I EGOLOGA È un dialogo tra due pastori, Melibeo, espropriato dai propri campi per far posto ai veterani delle guerre civili, e Titiro, che ha conservato il possesso dei suoi per l'intervento di un "giovane" di Roma. Alla serenità di Titiro, intento a cantare la sua Amarillide, corrisponde l'angoscioso lamento di Melibeo costretto, come tanti altri agricoltori, a lasciare la casa per un triste destino di esule