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LA RETE DISTRIBUTIVA IN ITALIA - Coggle Diagram
LA RETE DISTRIBUTIVA IN ITALIA
D.L. 114/98 (decreto Bersani)
Viene abolita la programmazione della rete commerciale su base comunale con la liberalizzazione dell’accesso al dettaglio per gli esercizi c.d. di vicinato
Nuova disciplina degli orari di vendita per il dettaglio e in materia di saldi e promozioni
Conferimento alle Regioni di ampi poteri normativi e amministrativi
Semplificazione burocratica
Evoluzione temporale della distribuzione commerciale agro-alimentare al dettaglio
Il ritardo dell’evoluzione della distribuzione commerciale moderna rispetto ai paesi anglosassoni è dovuto a:
Il modello insediativo ed urbanistico nazionale, caratterizzato da una distribuzione territoriale non facilmente adattabile ai nuovi formati del commercio moderno
La variabile socio-culturale: il forte legame con i consumi di tradizione delle comunità italiane e l’economia di prossimità
Motivo economico e, nello specifico, al relativamente recente processo di sviluppo del sistema economico italiano, con profonde differenze tra le aree del Nord e Sud del Paese
La politica commerciale pubblica (Testo Unico sul commercio fisso DM 375/88 e Decreto Bersani 1998).
Principale motivo
LA DISTRIBUZIONE MODERNA
Da cinghia di trasmissione debole tra i produttori ed i consumatori finali… ad anello strategico nella catena agro-alimentare;
È cresciuto il ruolo di fornitore di servizi
ruolo dell’information technology
Ottimizzazione della gestione delle scorte
Analisi dei consumi
Riduzione dei tempi e costi logistici
ruolo della marca commerciale
Con essa la distribuzione moderna ha deciso di diventare produttore
vantaggio: rapporto diretto con il consumatore
La “marca commerciale” come garanzia di convenienza di prezzo, a parità di qualità.
Il produttore perde importanza; acquista importanza la garanzia di qualità fornita dalla distribuzione
La crescente importanza della “marca commerciale”