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STATI TERRITORIALI ITALIANI (pt. I) - Coggle Diagram
STATI TERRITORIALI ITALIANI (pt. I)
CONTESTO
Area di civiltà avanzata ma debole rispetto alle città, dell’Europa settentrionale
Quelle italiane si autogovernavano; quelle settentrionali erano coperte da un re
Le città nelle fiere si presentavano con mercanti singoli che dovevano far fronte autonomamente alle proprie spese
Città meridionali: mancanza di un appoggio borghese nella costruzione di solidi assetti statali
Presenza dello stato della Chiesa
Operò sempre a difesa della propria sopravvivenza e si frappose tra l’Italia delle città e degli stati territoriali e quella dei regni
Policentrismo politico
Stati regionali: entità territoriali di media e piccola dimensione che non potevano mettere a disposizione dei loro governi risorse umane e finanziarie analoghe a quelle delle grandi monarchie d’Oltralpe
Fine XV secolo: l'Italia appare come un paese ricco, al centro dei traffici mediterranei e un’area strategica nei confronti dell’aggressiva potenza turca
Diviene obiettivo della lotta per l’egemonia continentale tra le grandi monarchie nazionali
Angiò e Aragonesi
L’indipendenza di molti stati venne meno e numerose regioni furono poste sotto il dominio straniero per molti secoli
FRAMMENTAZIONE POLITICA
Carlo I d'Angiò viene investito dal papa come re di Sicilia
Benevento (1266), Tagliacozzo (1268): sconfitta degli Svevi
Napoli come capitale
Riconoscimento dell'autorità su città in Piemonte, Toscana e Lombardia
Alleanza ghibellina contro l'alleanza tra la casata di Francia, il papato e Firenze
Espansione catalano-aragonese: separazione del regno di Sicilia dalle regioni rimaste francesi nel 1282 (rivolta dei Vespri)
1442: riunificazione del regno con Alfonso V d'Aragona
Dopo l’estinzione della dinastia sveva, gli imperatori si riaffacciarono in Italia solo nella prima metà del Trecento
Discesa di Enrico VII di Lussemburgo (1310 - 1313): tentativo di pacificare le lotte interne alle città sotto l’alta sovranità imperiale
Tenace resistenza dell’alleanza guelfa guidata da Firenze e da Roberto d’Angiò, re di Napoli
Appoggio allo schieramento ghibellino; fallimento della creazione di un dominio in Toscana
Fallita spedizione di Ludovico di Baviera
Carlo IV di Lussemburgo, consapevole di poter esercitare un potere effettivo solo sulla Boemia e su poche altre aree tedesche, rinuncia ad imporre la sovranità sull'Italia
Dispensa solo diplomi e riconoscimenti
Concessione del titolo di vicario imperiale ai signori cittadini in cambio di cospicui tributi
Allentamento dei rapporti, del grado di consenso e di legittimazione dei signori con la comunità cittadina
Tirannide: forma di governo nella quale chi detiene il potere lo esercita nel proprio interesse e non per il bene comune
Processo di ricomposizione territoriale dell'Italia centro-settentrionale (XII - XII sec.)
Città che costituiscono un proprio contado, assoggettando i signori, le comunità rurali e gli altri poteri presenti sul territorio
Ulteriore riduzione della frammentazione politica (anni trenta del XIV secolo)
Sottomissione di altre città
Lotte politiche e militari fino alla metà del XV secolo: emersione di un sistema politico centrato su pochi stati di medie dimensioni regionali e su alcune formazioni politiche più piccole
Fine XIII - fine XIV secolo: semplificazione della geografia politica italiana
Formazione di cinque stati regionali: Firenze, Venezia, Milano, stato della Chiesa, regno di Napoli e di Sicilia
Mancata ricomposizione territoriale a causa di un forte particolarismo locale
STATI TERRITORIALI
Accentuazione come patriziati che controllano il potere oligarchico degli uffici locali da parte dei gruppi dirigenti urbani
Assoggettamento di altri centri urbani
Esclusione dei gruppi dirigenti locali dal governo degli stati
Adeguamento delle strutture di governo alle nuove esigenze
Affidamento delle campagne militari a mercenari
Incremento delle spese
Maggiore pressione fiscale
MILANO
Impulso alla formazione degli stati territoriali italiani dalla politica espansionistica che caratterizzò tutta l’esperienza dei Visconti
Gian Galeazzo Visconti
Canton Ticino, parte della Lombardia e del Piemonte occidentale
Conquiste: Verona, Vicenza, Padova, Belluno, Pisa, Siena, Perugia, Spoleto, Bologna
1402: dispersione delle conquiste a causa della morte del duca
Ricomposizione col figlio Filippo Maria
Consolidamento della propria autorità: riforma degli statuti locali, controllo dei benefici ecclesiastici, rafforzamento dei poteri degli organismi centrali
Prestiti personali per il finanziamento delle guerre
Nomina di individui di diverse provenienze per gli apparati centrali e periferici