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NOVECENTISMO
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ANTINOVECENTISMO
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CONTESTO STORICO
Nel periodo compreso tra la fine della Grande guerra e i primi anni del secondo dopoguerra, il panorama della poesia italiana mutò in maniera rilevante.
Per comprendere la poesia di questi decenni è necessario tener conto del nuovo scenario politico
FASCISMO
Sotto il regime fascista era proibita qualsiasi forma di critica e opposizione al governo di Mussolini e si cercava in tutti i modi di dissuadere gli intellettuali dall'affrontare tematiche civili e sociali
CENSURA
Intellettuali tenuti a bada
Anche le opere degli intellettuali stranieri venivano considerati non conformi alla cultura fascista
ISOLAMENTO CULTURALE
Tutti questi fattori fecero si che la poesia italiana si ripiegasse sempre di più verso una dimensione intima e privata e abbandonasse completamente la riflessione sul ruolo della letteratura sociale
POESIA DEL DISIMPEGNO
Poesia senza alcuno scopo sociale
"Vittoria mutilata"
Malcontento del popolo
Rivolte
Crisi generale
LE CORRENTI LETTERARIE
La poesia italiana del periodo fascista è riconducibile a due tendenze dominanti, denominate da Pier Paolo Pasolini:
Novecentismo
Riferendosi all'esperienza francese del Simbolismo e a un ideale di poesia pura, fondata sul potere evocativo e allusivo della parola e sulla ricerca di musicalità
Sarà all'origine dell'Ermetismo, un movimento che fece dell'oscurità la sua cifra stilistica
Anti novecentismo
Basato sul modella della "poesia semplice" di Saba e, prima di lui, nella poetica pascoliana delle piccole cose, degli oggetti quotidiani.