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GIUSEPPE PARINI, CARLO GOLDONI - Coggle Diagram
GIUSEPPE PARINI
biografia
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Precettore presso nobili famiglie milanesi, entra in contatto con il mondo dell'aristocrazia
Interpreta il ruolo dell'intellettuale impegnato nelle battaglie civili e collabora con la politica riformista del governo
La delusione politica seguita alla svolta autoritaria di Giuseppe II e alla rivoluzione francese e lo allontana dagli incarichi ufficiali
poetica e pensiero
Dell'Illuminismo condivide gli ideali di ugualitarismo e la polemica antinobiliare, la fiducia nel progresso e l'idea della letteratura come impegno civile ma ne rifiuta l'atteggiamento antireligioso
Sostiene le teorie fisiocratiche, condannando il mercantilismo
Fedele a un'idea di poesia civile, Parini tenta di conciliare tematiche di attualità politica, economica e sociale con la tradizione classica; aderisce inoltre alla poetica del sensismo, che ricerca la parola capace di evocare sensazioni e immagini vivide
Convinto del fallimento del programma illuministico e, dunque, del ruolo didascalico della poesia, nell'ultima produzione aderisce agli esiti del Neoclassicismo (esaltazione del bello ideale della perfezione formale)
Il Giorno
LA STRUTTURA: Quattro poemetti di endecasillabi sciolti intitolati Mattino, Mezzogiorno, Vespro, Notte (gli ultimi due sono incompleti)
LA REALTÀ RAPPRESENTATA: la giornata di un "giovin signore", di cui sono rappresentati i passatempi e le abitudini
I TEMI PRINCIPALI: la condanna della vacuità e della corruzione dell'aristocrazia, al confronto con la nobiltà del passato e con le classi popolari
LA LINGUA E LO STILE: il discorso è condotto in chiave ironica e satirica, attraverso l'uso di un linguaggio colto e prezioso
CARLO GOLDONI
poetica e pensiero
Condivide e apprezza princìpi e valori del ceto borghese veneziano (onestà lealtà, tolleranza, senso civico, socievolezza, laboriosità) ma nell'ultima fase della sua produzione li sottopone a una dura critica ed esalta i pregi e le virtù dei ceti popolari
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Intraprende una radicale riforma del teatro comico: la recitazione degli attori si deve basare su un testo scritto; i personaggi devono essere unici e rappresentati nella loro individualità; contesto, azioni avvenimenti devono essere verosimili e credibili
La lingua italiana si ispira al modello della conversazione, ma è caratterizzata da una certa convenzionalità
Il dialetto veneziano è impiegato in chiave realistico mimetica e si differenzia in numerosi registri
biografia
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Studia a Perugia e a Rimini da dove fugge per raggiungere la madre a Chioggia con una compagnia di comici; laureatosi in legge inizia la carriera di avvocatura che abbandona per dedicarsi all'attività di scrittore di teatro
Nel 1762 accetta l'invito a recarsi a Parigi per dirigere la Comédie italienne; viene poi assunto a corte come maestro di italiano
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La Locandiera
TEMI: osservazione pungente della realtà; critica della nobiltà dissipata, superba e oziosa; cinismo e desiderio di rivalsa sociale
FINALITÀ DELL'OPERA: l'opera a un intento morale e istruttivo, per dare un esempio del "Barbara crudeltà" con cui le seduttrici "si burlano dei miserabili che hanno vinti"
LINGUA E STILE: personaggi caratterizzati sul piano linguistico espressivo; uso dell'italiano "parlato" con alcuni residui dialettali; sintassi prevalentemente paratattiche