GIUSEPPE MAZZINI (1805-1872)
Opposizione al governo dei Savoia
Carboneria
1830: arresto + esilio a Marsiglia
Sviluppa idee democratiche e critica la Carboneria
1831: fonda la GIOVINE ITALIA
Scopo di organizzare ribellioni
Il programma è pubblicato su un giornale periodico
Trasformare l'Italia in una Repubblica Democratica unitaria, basata sui princìpi di LIBERTÀ, INDIPENDENZA E UNITÀ
Ha un carattere nazionale
E' necessaria una rete di collaborazioni ramificate in tutto il Paese, che abbia come unico capo Mazzini stesso
Si stampano migliaia di volantini distribuiti per le strade, col motto di Mazzini: PENSIERO e AZIONE
Ogni uomo ha il dovere di collaborare fraternamente in famiglia, per la Nazione e per l’Umanità. Il diritto di voto, l’educazione e il lavoro sono fondamentali per una Nazione.
INSURREZIONI
1833: primo tentativo, scoperto subito dalla polizia sabauda
Arresto dei ribelli
1834: nuovo tentativo insurrezionale in Piemonte e a Genova, guidato da Giuseppe Garibaldi
Fallito perché Garibaldi si ritrovò solo e dovette fuggire
Mazzini, deluso, si trasferì in Svizzera
Fondò la GIOVINE EUROPA: puntava alla solidarietà tra diverse nazioni, sperava di unire tutti i popoli contro i sovrani e di formare gli Stati Uniti d'Europa.
Espulso dalla Svizzera e rifugiato in Inghilterra
Prosegue la sua attività politica a distanza per incoraggiare la ribellione degli italiani
1844: tentativo di insurrezione dei fratelli Bandiera
Sbarcarono in Calabria, ma furono bloccati e fucilati
1849: a Roma, i rivoltosi guidati da Garibaldi costrinsero il papa Pio 9° a fuggire a Gaeta e si formò la Repubblica Romana (Seconda Repubblica) governata da Giuseppe Mazzini più altri due uomini.
Intervenne l’esercito francese di Luigi Napoleone Bonaparte
ULTIMI EVENTI
1866: la Camera dei Deputati annullò due volte l’elezione di Mazzini a deputato
1867: fu rieletto deputato per la terza volta, ma lui stesso rifiutò per non dover giurare fedeltà allo Statuto Albertino.
1870: Mazzini organizzò una spedizione che sarebbe dovuta partire dalla Sicilia
Fu arrestato mentre stava per sbarcare e rinchiuso in una fortezza di Gaeta
Liberato ma costretto di nuovo all'esilio.
1872: rientra in Italia usando un nome falso
Malato da tempo, visse nascosto nell'abitazione di un amico, fino al giorno della sua morte