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FUNZIONI SECRETORIE DELL'APPARATO DIGERENTE - Coggle Diagram
FUNZIONI SECRETORIE DELL'APPARATO DIGERENTE
Ghiandole dell'apparato digerente
Tipi
Ghiandole mucose monocellulari
Cellule mucose o caliciformi
Funzionano in risposta a stimoli locali dell'epitelio
Riversano direttamente sulla superficie epiteliale il muco
Funge da lubricante
La protegge da escoriazioni e aggressioni enzimatiche
Cripte di Lieberkuhn
Intestino tenue
Sono cavità
Introflessioni dell'epitelio nella mucosa
Rivestite da cellule specializzate nella secrezione
Ghiandole tubulari
Si approfondano nella mucosa dello stomaco e nella parte prossimale del duodeno
Quelle dello stomaco secernono acido cloridrico e pepsinogeno
Ghiandole complesse
Fegato
Pancreas
Acinose composte
Salivari
Acinose composte
L'ingestione di cibo causa
Stimolazione della secrezione da parte delle ghiandole
Attivazione del plesso nervoso enterico
Stimoli che attivano questo sistema
Stimoli chimici
Distensione della parete del tubo digerente
Stimoli tattili
La stimolazione parasimpatica
Determina un aumento dell'attività secretoria delle ghiandole
Particolarmente significativo per le ghiandole della porzione prossimale
Innervate da vago e glossofaringeo
Ghiandole
Salivari
Esofagee
Gastriche
Pancreas
Ghiandole del Brunner del duodeno
Causa anche un relativo aumento della secrezione della porzione distale dell'intestino crasso
Innervate dai nervi pelvici parasimpatici
Stimolazione simpatica
Aumento, da lieve a moderato, della secrezione locale di alcune ghiandole
Da luogo a costrizione dei vasi che irrorano le ghiandole
Per ridurre la secrezione quando essa è stimolata dal parasimpatico
Regolazione ormonale
Diversi ormoni gastrointestinali hanno il compito di regolare il volume e la composizione delle secrezioni
Sia nello stomaco che nell'intestino
Liberati dalla mucosa gastrointestinale
In risposta alla presenza di cibo
Sono polipeptidi o loro derivati
meccanismi di base di secrezione
principi per la secrezione di sostanze organiche
l'energia liberata dall'ATP è utilizzata per sintetizzare la componente organica delle secrezioni
questa sintesi avviene nel reticolo endoplasmatico e nell'apparato di Golgi
le sostanze da secernere sono trasportate attraverso i tubuli del reticolo endoplasmatico
in 20 min arrivano alle vescicole dell'apparato di Golgi
molti mitocondri usano l'energia derivata dall'ossidazione per formare ATP
nell'apparato di Golgi le sostanze sono modificate, concentrate e riservate nel citoplasma sotto forma di vescicole secretorie
il materiale nutritivo necessario per la formazione del secreto deve prima diffondere o essere trasportato attivamente dal sangue nei capillari presenti verso il lato basale della cellula ghiandolare
queste vescicole rimangono immagazzinate fino a quando segnali del controllo ormonale o nervoso determinano l'estrusione del contenuto delle vescicole attraverso la superficie cellulare
l'ormone si lega al suo recettore e fa aumentare la permeabilità della membrana cellulare agli ioni calcio
il calcio entra nella cellula e fa sì che un gran numero di vescicole si fonda con la membrana cellulare apicale
la membrana si fonde e riversa il contenuto delle vescicole all'esterno
secrezione di acqua ed elettroliti
la stimolazione nervosa fa sì che acqua e sali passino attraverso la cellula ghiandolare in grande quantità
trascinando le sostanze organiche attraverso il versante secretorio delle cellule
secrezione di saliva
contiene secrezioni seriose e mucose
principali ghiandole salivari
sottomandibolari
sottolinguali
parotidi
la secrezione giornaliera di saliva varia da 800 a 1500 mL
composta da 2 principali tipi di secrezione proteiche
secrezione sierosa
contiene ptialina
enzima che digerisce gli amidi
secrezione mucosa
contiene mucina
lubrifica e protegge la superficie epiteliale
secrezione di ioni
grandi quantità di ioni potassio e bicarbonato
la concentrazione degli ioni sodio e cloro è molto inferiore rispetto al plasma
passaggi
gli acini producono una secrezione primaria che contiene ptialina o mucina in una soluzione la cui concentrazione ionica non differisce molto da quella del tipico liquido extracellulare
la secrezione passa attraverso i dotti
gli ioni sodio vengono attivamente riassorbiti in tutti i dotti salivari e scambiati con gli ioni potassio che vengono attivamente secreti
si crea un potenziale di -70 mV nei dotti salivari
determina il riassorbimento passivo di ioni cloro
gli ioni bicarbonato vengono secreti attraverso l'epitelio nel lume del dotto
salivazione massimale
concentrazione ionica della saliva cambia
perchè la velocità di produzione della secrezione primaria da parte degli acini può aumentare fino a 20 volte
il passaggio di questa secrezione nei dotti avviene così velocemente da non poter permettere la modificazione
regolazione nervosa
le ghiandole salivari sono sotto il controllo di segnali nervosi parasimpatici che provengono dai nuclei salivatori superiori e inferiori del tronco encefalico
i nuclei salivatori si trovano nella giunzione bulbo pontina
vengono eccitati da stimoli sia tattili che gustativi
quelli acidi provocano un'enorme secrezione di saliva da 8 a 20 volte
la presenza di oggetti lisci aumenta la salivazione mentre gli oggetti ruvidi determinano una riduzione della saliva
centro della fame
regola gli effetti nervosi
si trova in prossimità dei centri parasimpatici dell'ipotalamo anteriore
funziona in larga misura in risposta in risposta a segnali derivanti dall'area del gusto e dell'olfatto della corteccia cerebrale o dell'amigdala
la salivazione si verifica anche in risposta a riflessi che hanno origine nello stomaco e nella porzione prossimale nel tenue
soprattutto quando vengono ingeriti cibi irritanti o quando un individuo prova un senso di nausea
una volta deglutita la saliva aiuta a rimuovere i fattori che causano l'irritazione diluendo o neutralizzando le sostanze irritanti
stimolazione simpatica
lieve aumento della salivazione
saliva più densa
partono dai gangli cervicali superiori
l'apporto sanguigno che giunge alle ghiandole è un fattore secondario che influenza la secrezione salivare
la secrezione richiede un adeguato apporto di sostanze nutritive derivanti dal sangue
la salivazione dilata direttamente i vasi sanguigni
in parte causato da callicreina secreta dalle cellule salivari attivate
agisce come un enzima che scinde l'alpha 2 globulina per formare la bradichinina
secrezione gastrica
la mucosa gastrica presenta due tipi di ghiandole tubulari
ghiandole ossintiche
ghiandole gastriche
secernono
pepsinogeno
fattore intrinseco
acido cloridrico
muco
sulla mucosa del corpo e del fondo dello stomaco
formata da 3 tipi di cellule
cellule peptidiche
producono il pepsinogeno
avviene in risposta a 2 segnali
acetilcolina
rilasciata dai nervi vaghi o plesso nervoso gastrointestinale
acidità dello stomaco
cellule parietali
secernono
acido cloridrico
meccanismi di secrezione
pompa idrogeno potassio
l'acqua si dissocia nel citoplasma in ioni idrogeno e idrossido
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soluzione isotonica con 160 mmol/L
formato a livello di estroflessioni simili a villi, presenti all'interno dei canalicoli
fattore intrinseco
necessario per l'assorbimento della vitamina B12 nell'ileo
cellule mucose del colletto
contengono alcuni tipi di cellule aggiuntive
esempio cellule simil-enterocromaffini che secernono istamina
ghiandole piloriche
secernono muco per la protezione della mucosa pilorica dagli acidi provenienti dallo stomaco
secernono la gastrina
secreto dalle cellule G
localizzate nelle ghiandole piloriche
nella parte distale dello stomaco
attivate da alcune proteine presenti nella carne
secreto in due forme
G34
forma più grande
G17
forma più piccola
posizione antrale
fattori stimolanti
gastrina
istamina
acetilcolina
rilasciata dalla stimolazione parasimpatica
provoca la secrezione di
pepsinogeno
cellule peptidiche
vari tipi di pepsinogeno
non possiede attività digestive
viene attivato dall'acido cloridrico formando pepsina
acido cloridrico
cellule parietali
muco
dalle cellule mucose
cellule mucose di superficie
intera superficie della mucosa dello stomaco è coperta da uno strato continuo di un tipo particolare di cellule
cellule mucose di superficie
secernono una grande quantità di muco molto viscoso
ricopre la mucosa gastrica con uno strato di più di 1 mm
barriera protettiva
alcalino
secrezione pancreatica
enzimi digestivi pancreatici
chimotripsina
scinde proteine intere e parzialmente digerite
carbossipeptidasi
scinde i peptidi in singoli aminoacidi
tripsina
più abbondante
scinde proteine intere e parzialmente digerite
amilasi pancreatica
idrolizza amidi, glicogeno e la maggior parte dei carboidrati
forma principalmente dipeptidi
enzimi per la digestione dei grassi
colesterolo esterasi
idrolizza gli esteri del colesterolo
fosfolipasi
stacca gli acidi grassi dai fosfolipidi
lipasi pancreatica
idrolizza i grassi neutri in acidi grassi e monogliceridi
appena sintetizzati sono inattivi
chimotripsinogeno
attivato dalla tripsina
procarbossipeptidasi
attivato dalla tripsina
tripsinogeno
attivato dall'enterochinasi
secreto dalla mucosa intestinale quando viene in contatto con il chimo
secreti dalle cellule acinari
vengono secreti enzimi inibitori
inibitori della tripsina
secrezione di bicarbonato
secreto dalle cellule epiteliali dei duttili e dei dotti che originano dagli acini
serve a neutralizzare l'acido cloridrico riversato nel duodeno dallo stomaco
passaggi del meccanismo di secrezione
anidride carbonica diffonde dal sangue alla cellula
sotto l'azione dell'anidrasi carbonica reagisce con l'acqua per formare l'acido carbonico
si dissocia in ioni bicarbonato e ioni idrogeno
entrano nella cellula attraverso la membrana basolaterale per mezzo di un meccanismo di cotrasporto
gli ioni bicarbonato vengono scambiati con il cloro mediante un trasporto attivo secondario attraverso il lato luminale della cellula
vengono secreti nel lume del dotto
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gli ioni idrogeno vengono scambiati con gli ioni sodio attraverso la membrana basolaterale della cellula
il sodio viene trasportato attraverso il lato luminale della cellula nel lume del dotto
questo spostamento crea un gradiente di pressione osmotica
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il sodio entra anche attraverso un meccanismo di cotrasporto
regolazione
stimoli di base
colecistochinina
secreta dalla mucosa del duodeno e dalla porzione prossimale del digiuno quando il cibo arriva nell'intestino tenue
dalle cellule I
attivano le cellule acinari del pancreas
costituito da 33 aminoacidi
il rilascio avviene per la presenza di proteosi, peptoni e acidi grassi a lunga catena nel chimo
secretina
secreta dalla mucosa del duodeno e del digiuno quando arrivano nell'intestino tenue cibi molto acidi
avvia la secrezione di una grande quantità di soluzione acquosa di bicarbonato di sodio da parte dell'epitelio duttale pancreatico
acetilcolina
rilasciata dalle terminazioni nervose parasimpatiche vagali e da altre fibre nervose colinergiche del sistema nervoso enterico
attivano le cellule acinari del pancreas
fasi della secrezione
fasi gastrica
continua la stimolazione nervosa che causa la secrezione di enzimi e ciò contribuisce per un ulteriore 5-10% alla quantità totale di enzimi secreti dopo un pasto
solo una piccola quantità di secrezione arriva al duodeno per la mancanza di liquido
fase intestinale
dopo che il chimo ha lasciato lo stomaco ed è arrivato nel tenue la secrezione di succo pancreatico diventa abbondante
soprattutto in risposta alla secretina
polipeptide di 27 aminoacidi
presente in forma inattiva nelle cellule S della mucosa del duodeno e del digiuno
si attiva a pH inferiori a 4,5-5
fase cefalica
gli stessi segnali provenienti dal cervello che attivano la secrezione nello stomaco determinano il rilascio di acetilcolina da parte delle terminazioni del nervo vago del pancreas
determina una modesta secrezione di enzimi negli acini pancreatici
secrezione epatica di bile
da 600 a 1000 mL/die
importante nella digestione e nell'assorbimento di grassi
gli acidi grassi nella bile svolgono due funzioni
aiutano a emulsionare le grosse particelle di grasso presenti nel cibo in numerose piccole particelle
la cui superficie può essere attaccata dalle lipasi secrete nel succo pancreatico
favoriscono l'assorbimento dei prodotti della digestione dei grassi attraverso la membrana della mucosa intestinale
mezzo di escrezione di importanti prodotti di scarto presenti nel sangue
bilirubina
colesterolo
anatomia della secrezione
prima parte è secreta dagli epatociti
contiene una grande quantità di acidi biliari, colesterolo e altri composti organici
viene secreta nei canalicoli biliari
poi si riversa nei dotti biliari terminali
arriva al dotto epatico e al dotto biliare comune
trasportata nel duodeno e nella cistifellea
seconda secrezione epatica
soluzione acquosa di ioni sodio e bicarbonato secreti dalle cellule epiteliali
per la maggior parte immagazzinata nella cistifellea
volume massimo di 30-60 mL
tutta la bile prodotta in 12 ore può essere immagazzinata nella cistifellea
450 mL
acqua, sodio e cloro vengono continuamente riassorbiti attraverso la mucosa della cistifellea
composizione della bile
sali biliari
rappresentano circa la metà dei soluti totali
il precursore è il colesterolo
convertito in acido colico o acido chenodesossicolico in parti uguali
si legano principalmente con la glicina e con la taurina per formare acidi biliari glico e tauroconiugati
i sali di questi acidi vengono secreti nella bile
funzioni
azione detergente sulle particelle di grasso
fa diminuire la tensione superficiale
permette il rimescolamento di cibo
favorisce l'assorbimento di
monogliceridi
colesterolo
acidi grassi
lipidi
formando micelle
bilirubina
colesterolo
lecitina
elettroliti
la colecistochinina determina la contrazione della cistifellea
secrezioni dell'intestino tenue
secrezione di muco nel duodeno da parte delle cellule del Brunner
ghiandole mucose composte
parete nei primi centimetri del duodeno
tra piloro e la papilla di Vater
secernono una grande quantità di muco alcalino in risposta
a stimoli tattili o irritativi sulla mucosa del duodeno
ormoni gastrointestinali
stimolazione vagale
protegge la parete duodenale dall'azione digestiva digestiva
inibite dalla stimolazione del simpatico
cripte di lieberkuhn
si trovano tra i villi intestinali
coperte da epitelio
2 tipi di cellule
cellule caliciformi
secernono muco
enterociti
grande quantità di acqua ed elettroliti
il meccanismo di secrezione di acqua non è noto
2 processi secretori attivi
secrezione attiva di ioni cloro
secrezione attiva di ioni bicarbonato
si forma una carica negativa che richiama ioni sodio
enzimi
contenuti negli enterociti
tipi
peptidasi
saccarasi, maltasi, isomaltasi e lattasi
lipasi intestinale
regolazione
riflessi enterici locali
causati da stimoli tattili o irritativi
secrezione di muco
dalle cellule mucose
contiene moderate quantità di bicarbonato
stimolato da stimolazione tattile riflessa
la stimolazione dei neri pelvici stimola la secrezione di muco
in caso di prolungata stimolazione parasimpatica può essere secreto così tanto muco da avere movimenti intestinali di circa 30 min