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IL "FU MATTIA PASCAL" DI PIRANDELLO - Coggle Diagram
IL "
FU MATTIA PASCAL
" DI PIRANDELLO
Venne pubblicato nel 1904
Abbandona il filone realistico-verista e si avvicina al quello
comico-umoristico
LE FONTI
Il "
Tristram Shandy
" di Laurence Sterne
Il protagonista dell'opera rimane una figura embrionale nel corso della storia, in continuo cambiamento
Shandy=Incompiuto,incerto
IL TITOLO
Mattia
in siciliano significa "
pazzia
"
per
fu
si intende la prima identità del protagonista che poi abbandonerà nel corso dell'opera
il cognome
Pascal
fa riferimento al filosofo
Blaise
Pascal
, noto per essere un gran pensatore
STRUTTURA
Il romanzo è suddiviso in
18 capitoli, numerati e intitolati
Si apre con 2
premesse
"Premessa narrativa"
Dedica alla memoria di Alberto Cantoni, maestro dell'umorismo
Il romanzo inizia con l'affermazione da parte di Mattia Pascal della propria identità
Intende motivare la sua decision eid raccontare gli eventi cruciali della propria vita, accendo della sua duplice e paradossale morte
L'unica sua certezza era il suo nome
"Premessa filosofica a mo' di scusa"
Don Eligio Pellegrinotto (il nuovo bibliotecario che ha preso il suo posto) consiglia a Mattia Pascal di scrivere le sue memorie
Assume un compito "eroico", ovvero di mettere tutti i libri apposto
"Maledetto sia Copernico"
La scoperta di Copernico ha rovinato l'umanità togliendole ogni certezza, trovandosi così cambiare il proprio ruolo, da quello centrale a uno minore il quale non si sa nemmeno quale sia il suo scopo
Relativismo
Scritta nella biblioteca di Miragno in cui lavorava
E' narrato in
prima persona
con
focalizzazione interna
La vicenda è
circolare
: inizia dalla conclusione per poi procedere a ritroso
I TEMI
Le trappole e le forme
La filosofia del lontano
L'infinita piccolezza dell'uomo
"Maledetto sia Copernico"
La crisi delle certezze
Lo strappo nel cielo di carta
La tragedia di Oreste
Passaggio dall'eroe della responsabilità e dell'onore (Oreste) a quello dell'incapacità di agire (Amleto)
Lanterninosofia
Umorismo
Critica al progresso
Milano rappresenta il caos del progresso, mentre Roma la bellezza della tradizione
TRAMA
Mattia Pascal vive a Miragno, un immaginario paese della Liguria.
Il padre, intraprendente mercante, ha lasciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell'amministratore, Batta Malagna.
Mattia per vendicarsi compromette la nipote Romilda.
Costretto a sposarla si trova a convivere con la suocera Marianna Pescatori che lo disprezza.
La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa.
A Montecarlo vince alla roulette un'enorme somma di denaro e per caso legge su un giornale della sua presunta morte. Ha finalmente la possibilità di cambiare vita.
Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. S'innamora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. A questo punto si accorge che la nuova identità fittizia non gli consente di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l'anagrafe non esiste.
Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni nessuno lo riconosce e la moglie è ormai risposata e con una bambina.
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