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L’ARTE ROMANICA - Coggle Diagram
L’ARTE ROMANICA
IL CONTESTO STORICO//.
PITTURA E SCULTURA. le sculture solitamente ornavano le parti esterne delle chiese, ed erano caraterizzate dal loro essere sproporzionate e goffe. all'interno delle chiese, sulle pareti. vi erano sculture che, accompagnate alle pitture, trasmettevano un messaggio religioso al fedele.
L'ARCHITETTURA. sempre a partire del XI secolo si diffonde nei paesi cristiani un nuovo stile artistico, IL ROMANICO. l'espressione più comune di questo stile erano le chiese. le chiese erano caratterizzate da imponenti muri e da piccole finestre. l'interno aveva toni forti di chiaro scuro che ne segnavano la forte religiosità.
il perdono di dio per i peccati commessi dall'uomo spinse le persone a copiere pellegrinaggi lunghi e pericolosi. le tre mete principali erano: LA TOMBA DI SAN PIETRO A ROMA, QUELLA DI SAN GIACOMO A COMPOSTELA ED IL SANTO SEPOLCRO A GERUSALEMME.
LE CITTADELLE DEI MONACI. innanzi tutto la chiesa era l’edificio più importante, vi era il dormitorio, le cucine i magazzini e le stalle. poi vi era lo scriptorium . lì i codici erano miniati e copiati, la forestiera era dove venivano ospitati i forestieri e poi l’ospizio. gli edifici sorgevano attorno ai chiostri che erano giardini chiusi.
lungo le vie dei pellegrinaggi sorserò cappelle, ospizi, monasteri. i pellegrinaggi divennero centri di cultura.
UN NUOVO STILE ARCHITETTONICO (2) dopo il mille, la cattedrale divcenne il nuovo puntodi riferimento. alla sua costruzione partecipava l'intera comunità. gli abitante delle campagne avevano le ABBAZIE, o le PIEVI. questi edifici sorgevano spesso lungo le vie del pellegrinaggio.
LE FACCIATE DELLA CHIESA ROMANICA in italia, le facciate utilizzate nella costruzione della chiesa romanica erano due: a CAPANNA(in cui le falde del tetto formano una capanna che nascode le altezze delle navate). a SALIENTI. (evidenziano l'altezza maggiore della navata centrale.
LA STRUTTURA INTERNA DELLA CHIESA ROMANICA. la l pianta della chiesa romanica era solitamente a croce, le navate laterali erano sovrastate da lunghe gallerie che introducevano spazi riservati alle donne. (MATROMEO). vi era il PRESBITERIO che acquistò maggiore visibilit nel periodo paleocristiano, una CRIPTA, e il soffitto che fu sostituito da VOLTE IN MURATURA. per sostenere la pesantezza di queste volte erano stati costruiti dei muri all’esterno con CONTRAFFORTI. le FINESTRE erano piccole per non indebolire la struttura.
IL ROMANICO ITALIANO (3). LE REGIONI SETTENTRIONALI ITALIANE furono influenzate dal ROMANICO LOMBARDO e dalla sua severità. a VENEZIA continuò a predominare l’ARTE BIZANTINA e inTOSCANA l’arte PALEOCRISTIANA classica, che impiegava marmi policromi. in SICILIA STILI DIVERSI legati alle dominazioni arabe.
l’elemento piú rappresentativo dello stile romanico lombardo era la CHIESA DI SANT’AMBROGIO a milano. fu eretta su una precedente basilica paleocristiana e l’impiego del mattone nella sua costruzione mette in risalto la severitá dello stile romanico lombardo.
a parma, in piazza d’uomo si affaccia un complesso di edifici tutti destinati a compiere funzioni diverse, al duomo è affiancato i, campanile, e poco distante ma separato il battistero. la costruzione di questi edifici si deve in parte all’architetto BENEDETTO ANTELAMI
a venezia gli interessi politici coinvolsero anche l’architettura, infatti gli architetti si ispirarono, per la costruzione della BASILICA DI SAN MARCO (5)alle basiliche bizantine di costantinopoli. utilizzarono una pianta a croce greca sormontata da cinque cupole e strutture murarie in mattoni. i lavori proseguirono dal 1063 alla fine del 14esimo secolo.
LA DECORAZIONE. la basilica è riccamente decorata con mosaici a sfondo d’oro e marmi policromi, che rendono l’ambiente un prezioso scrigno, in oltre all’interno della basilica sembrano crearsi giochi di luce che rendono l’ambiente molto soggiestivo.
IL DUOMO DI MONREALE (7). in sicilia vi fu un particolare intreccio di diverse culture, quale quella roba, bizantina, e normanna, quando i normanni conquistarono la sicilia diedero una particolare svolta artistica al territorio, avviando la costruzione di numerosi e raffinati edifici, come il duomo di monreale. LA FUSIONE DI TRE STILI. il duomo di monreale è il frutto della fusione di vari stili, quello della pianta paleocristiana unito a l’architettura araba, ad altri tipici di quella normanna. tutto ciò impreziosito dalla vistosa decorazione musiva bizantina.
EDUCARE CON LE IMMAGINI(8) durante la costruzione delle chiese romaniche architetto e scultore lavoravano a stretto contatto. le decorazioni erano prevalentemente scolpite ad alti e bassorilievi, ed erano ben esposte al di fuori della costruzione. spesso temi religiosi erano uniti a temi profani per facilitare la comprensione di scene religiose al popolo, spesso analfabeta, e specialmente avevano il compito di educare il vedere e di introdurlo alla vita religiosa.
IL GIUDIZIO DIVINO. nella simbologia della chiesa, questo ambiente doveva significare il vero e proprio paradiso. una volta che abbandonavi l’ambiente esterno, profano e pieno di tentazioni, ti avvicinavi sempre di più al sacro. alla salvezza. le immagini che il fedele lèggeva avevano l’obiettivo di indicarglinla strada verso il paradiso. i timpani dei portali erano infatti scolpiti con il giudizio universale.
animali fantastici o figure mostruose animavano spesso i capitelli, queste visioni spesso significavano la grazia disoensata della chiesa, o le tortuose difficoltà che il fedele avrebbe potuto incontrare verso il suo cammino verso la salvezza.
STORIE DELLA GENESI
(9) alla costruzione della cattedrale di modena contribuì wiligelmo, a lui ed a i suoi collaboratori di devono le sculture della genesi. questa originariamente formavano delle lastre uniche, ma che con il tempo si sono divise. i bassorilievi della storia della genesi raccontano la creazione dell’umanità, hanno perciò funzione didattica. i personaggi si ripetono più volte, e wiligelmo ha voluto concentrarsi particolarmente sui personaggi, lasciando gli sfondi quasi vuoti. l’espressione emotiva da espressività al racconto.
CREATIVITÀ E FANTASIA DI PITTORI E SCULTORI (10) come abbiamo già visto nelle chiese le figure avevano scopi didattici, per educare il fedele alla sua religione. le figure, anche se goffe, colpivano nella loro immediatezza.
IL TRONFO SULLA MORTE. a partire dal dodicesimo secolo, l’immagine cristiana più diffusa divenne il cristo in croce. che generalmente era esposto sul presbiterio. ed era pitturato direttamente su cuoio o su lastre di legno. l’immagine era inizialmente rappresentata con il cristo vivo per simboleggiare la sua vincita sulla morte, per poi essere rappresentato morto, per enfatizzare il suo sacrificio per l’umanità.
le rappresentazioni, inoltre, seguivano un ordine preciso. in modo da accompagnare il fedele nel suo percorso spirituale. nella tavola dell’abside vi era l’immagine del cristo pantocratore. dove cristo è seduto sull’universo, in segno della sua potenza.
all’interno della chiesa, per attirare l’attenzione del fedele, i capitoli istoriati, erano disposti di un gran numero di colori particolarmente accesi. le figure si adattavano nello spazio del capitello, ed i personaggi non erano dettagliati. erano infatti rappresentati essenzialmente.
il complesso monumentale di pisa sorge in piazza dei miracoli, al centro della città. l’architettura degli edifici deriva dai diversi contatti commerciali che avvenivano tra la città e gli altri paesi del mediterraneo. per la costruzione degli altri edifici venivano usati degli altri pezzi, presi dagli edifici in disuso della città (marmi). LA CATTEDRALE. la cattedrale fu opera di bruscherò per festeggiare la vincita dell’esercito di più sui saraceni. la pianta è a croce latina, il marmo viene utilizzato sia al suo interno che al suo esterno. questa cattedrale è il perfetto esempio di architettura romanica pisana. la cupola che sorge sul presbiterio, invece, si ispira all’architettura araba.