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CONCENTRAZIONE E DILUIZIONE DELL'URINA E SETE - Coggle Diagram
CONCENTRAZIONE E DILUIZIONE DELL'URINA E SETE
l'ormone antidiuretico controlla la concentrazione dell'urina
quando l'osmolarità dei liquidi dell'organismo sale oltre il valore normale l'ipofisi secerne una maggiore quantità di ADH
fa aumentare la permeabilità all'acqua dei tubuli distali e dei dotti collettori
liquido tubulare
nel tubulo prossimale rimane isosmotico
acqua e soluti vengono riassorbiti nello stesso modo
diluito nella branca ascendente dell'ansa di Henle
sodio, potassio e cloro vengono riassorbiti
in assenza di ADH quello presente nei tubuli distali e collettori è ulteriormente diluito
la capacità del rene di formare un'urina più concentrata del plasma è essenziale per la sopravvivenza dei mammiferi che vivono sulla terraferma
condizioni fondamentali per la formazione di urina concentrata sono
elevati livelli di ADH
aumenta la permeabilità all'acqua dei tubuli distali e dei dotti collettori
elevata osmolarità del liquido interstiziale della midollare renale
dà origine al gradiente osmotico necessario per il riassorbimento di acqua in presenza di elevati livelli di ADH
diventa iperosmotico grazie al meccanismo di moltiplicazione controcorrente
dipende dalla speciale disposizione anatomica dell'ansa di Henle e dei vasa recta
l'osmolarità del liquido interstiziale può aumentare fino a 1200-1400 mOsm/L
una volta raggiunta un'elevata concentrazione di soluti, essa viene mantenuta da un bilancio tra l'ingresso di soluti e acqua nella midollare e la loro uscita da essa
principali fattori che contribuiscono alla concentrazione dei soluti nella midollare
trasporto attivo di ioni dai dotti collettori nell'interstizio midollare
diffusione facilitata di urea dai dotti collettori della midollare più interna nell'interstizio della midollare
trasporto attivo di ioni sodio e cotrasporto di potassio e cloro
limitata diffusione di acqua dai tubuli della midollare all'interstizio midollare
passaggi che portano a un interstizio midollare iperosmotico
il liquido tubulare e quello interstiziale raggiungono rapidamente l'equilibrio osmotico in seguito all'uscita di acqua dal ramo discendente per osmosi
altro liquido passa dal tubulo prossimale dell'ansa di Henle, il liquido scorre nel ramo ascendente
la pompa ionica riduce la concentrazione all'interno del tubulo e aumenta quella dell'interstizio
quando il liquido si trova nel ramo ascendente altri ioni vengono pompati nell'interstizio, finchè non viene stabilito un gradiente osmotico di 200 mOsm/L
il liquido che entra nell'ansa di Henle ha la stessa concentrazione del tubulo prossimale
il liquido nel ramo discendente raggiunge l'equilibrio con il liquido interstiziale midollare iposmotico
L'urea contribuisce a rendere iperosmotico l'interstizio della midollare renale
Formazione di urina concentrata
Meccanismo di riassorbimento
L'acqua scorrre nel ramo discendente dell'ansa di Henle e nei tubuli collettori distali e corticali
Poca urea viene riassorbita
Elevato ADH
L'acqua viene rapidamente riassorbita
La concentrazione dell'urea cresce rapidamente
Il liquido passa nei dotti collettori della midollare interna
Altra acqua viene riassorbita
Concentrazione dell'urea aumenta
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Gli scambi controcorrente che avvengono nei vasa recta mantengono l'iperosmolarità della midollare renale
Caratteristiche che permettono di mantenere un'elevata concentrazione di soluti
Flusso ematico della midollare basso
Meno del 5% del flusso ematico renale totale
Vasa recta servono come scambiatori controcorrente
Meccanismo di scambio controcorrente
Il sangue arriva e esce dalla midollare attraverso i vasa recta
Quando il sangue fluisce verso le papille, diventa più concentrato
All'estremità dei vasa recta la contrazione è di 1200
Quando ritorna verso la corteccia diventa meno concentrato
Aumento del flusso ematico midollare riduce la capacitá di concentrare l'urina
Cause dell'aumento del flusso
Vasodilatatore
Aumento della pressione
Allontana alcuni dei soluti
Riduce la massima capacità di concentrazione dell'urina
meccanismo di concentrazione dell'urina nei segmenti
ramo ascendente spesso dell'ansa di Henle
impermeabile all'acqua
grosse quantità di sodio, cloro, potassio e altri ioni vengono spostate nell'interstizio
liquido molto diluito
porzione iniziale del tubulo distale
stesse proprietà del ramo ascendente spesso
ulteriore diluizione di liquido
ramo ascendente sottile dell'ansa di Henle
impermeabile all'acqua
riassorbe cloruro di sodio
parziale diffusione passiva di cloruro di sodio dal ramo ascendente all'interstizio
parte dell'urea assorbita nell'interstizio midollare diffonde nel ramo ascendente
previene il suo allontanamento dalla midollare renale
porzione terminale del tubulo distale e tubuli collettori corticali
l'osmolarità del liquido dipende dall'ADH
ramo discendente dell'ansa di Henle
l'acqua viene riassorbita
poco permeabile a cloruro di sodio e urea
dotti collettori della midollare interna
la concentrazione del liquido dipende da
ADH
elevati livelli
dotti altamente permeabili all'acqua
viene prodotta una piccola quantità di urina concentrata
osmolarità dell'interstizio circostante alla midollare
tubulo prossimale
circa il 65% degli elettroliti vengono riassorbiti qui
visto che la membrana è permeabile all'acqua si ha un riassorbimento anche di quest'ultima
favorito dalle acquaporine
controllo dell'osmolarità e della concentrazione di sodio del liquido extracellulare
sono strettamente collegati perchè il sodio è lo ione presente in maggiore concentrazione nel compartimento extracellulare
stima dell'osmolarità del plasma
l'osmolarità del plasma può essere approssimativamente stimata a partire dalla concentrazione plasmatica di sodio
Posm= 2,1 x Pna+ (mmol/L)
per essere preciso, soprattutto in patologie legate ai reni bisogna prendere in considerazione il glucosio e l'urea
Posm= 2 x Pna+ Pglu + Purea
feedback
aumento dell'osmolarità del liquido extracellulare
raggrinzimento degli osmocettori posti nell'ipotalamo anteriore
attivazione degli osmocettori
invio di segnali nervosi ad altre cellule del nucleo sopraottico
trasmissione di segnali all'ipofisi posteriore
stimolo del rilascio di ADH
trasportato fino ai reni
aumenta la permeabilità all'acqua delle porzioni terminali dei tubuli distali, dei tubuli collettori corticali e dei dotti collettori midollari
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ADH
sintesi di ADH nei nuclei sopraottico e paraventricolare dell'ipotalamo
5/6 dal nucleo sopraottico e 1/6 dal nucleo paraventricolare
l'ADH viene trasportato lungo gli assoni dei neuroni fino alle loro estremità che terminano nell'ipofisi posteriore
l'ADH immagazzinato nei granuli secretori delle terminazioni nervose è rilasciato in risposta all'aumentato ingresso di calcio
l'ADH rilasciato passa nei capillari ipofisari e poi nella circolazione sistemica
la secrezione di ADH in risposta ad uno stimolo osmotico è rapida, così che i livelli plasmatici di ADH possono aumentare molte volte in pochi minuti
regione AV3V
regione anteroventrale del III ventricolo
nella porzione superiore di questa regione è presente l'organo sottoforticale
nella porzione inferiore c'è una struttura chiamata organo vascolare della lamina terminale
tra questi due organi si trova il nucleo preottico mediano
ha connessioni nervose multiple con i due organi, con il nucleo sopraottico e con i centri di controllo della pressione sanguigna del midollo allungato
lesioni causano deficit multipli del controllo della secrezione di ADH, della sete, della fame di sodio e della pressione sanguigna
la stimolazione elettrica di questa regione può aumentare la stimolazione di ADH
in prossimità ci sono delle cellule nervose che sono attivate da piccoli aumenti dell'osmolarità dei liquidi extracellulari
osmocettori
inviano segnali nervosi ai nuclei sopraottici per controllare la loro scarica e la secrezione di ADH
stimolazione del rilascio di ADH dovuta alla diminuzione della pressione arteriosa e/o della volemia
una diminuzione del volume di sangue causa riflessi cardiovascolari
riflessi barocettoriali arteriosi
riflessi cardiopolmonari
originano in regioni del circolo ad elevata pressione
stimoli che aumentano la secrezione di ADH
diminuzione della pressione arteriosa
diminuzione del volume di sangue
sete
centri della sete
AV3V
un aumento dell'osmolarità del liquido cerebrospinale nel terzo ventricolo ha l'effetto di promuovere la sete
regione antero laterale nel nucleo sopraottico
i neuroni del centro della sete rispondono all'iniezione di una soluzione salina ipertonica, stimolando l'azione del bere
stimoli della sete
angiotensina II
secchezza delle fauci e delle membrane mucose dell'esofago
diminuzione del volume di liquido extracellulare e della pressione arteriosa
stimoli gastrointestinali e faringei
aumento dell'osmolarità del liquido extracellulare
causa la disidratazione delle cellule dei centri della sete
soglia della sete
valore della concentrazione di sodio quando questa sale di 2 mEq/L rispetto al normale