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L'Italia dopo il Congresso di Vienna - Coggle Diagram
L'Italia dopo il Congresso di Vienna
Il perché del Congresso
I rappresentanti delle potenze europee vincitrici della Sesta Coalizione si riuniscono a Vienna dal
1 Novembre 1814 al 9 Giugno 1815
per ristabilire nei limiti del possibile gli equilibri antecedenti alla Rivoluzione Francese e dare un assetto stabile al continente europeo.
:green_cross:Impero Russo
:green_cross:Impero Austriaco
:green_cross: Regno Unito
:green_cross: Regno di Prussia
:green_cross:Regno di Francia (governo borbonico)
Il ministro austriaco
Klemens von Metternich
risulterà il grande registra del congresso e l'arbitro degli equilibri europei per un trentennio
Si istituisce la
Santa Alleanza
con Austria, Prussia e Russia
Per difendere l'assolutismo monarchico
Per fermare possibili nuove ondate rivoluzonarie
Per difendere la cristianità
Il congresso segue i seguenti principi
Principio di Equilibrio
Evitare la supremazia di una sola potenza nel continente
Spirito della pace di Vestfalia
Creazione stati cuscinetto
Principio di Legittimità
Restituire il trono ai sovrani deposti
La situazione Italiana dopo il Congresso di Vienna
Ducato di Massa e Carrara
Agli Este con
Maria Beatrice
Ducato di Lucca
Ai Borbone-Spagna con
Maria Luisa
Ducato di Modena e Reggio
Agli Austria-Este con
Francesco IV
nel
1829
Massa e Carrara sono incorporate nel Ducato di Modena e Reggio.
Granducato di Toscana
Agli Asburgo-Lorena con
Ferdinando III
Nel
1847
Lucca è incorporata nel Granducato di Toscana
Gli Asburgo-Lorena riprendono in Toscana la politica di dispotismo illuminato attuata prima della rivoluzione, viene garantito un temperato liberalismo che garantisce lo sviluppo economico e culturale della regione.
Ducato di Parma e Piacenza
Agli Asburgo-Lorena con
Maria Luisa d'Austria
, moglie di Napoleone, come titolo vitalizio.
Alla morte di Maria Luisa, nel
1847
, passa ai Borbone-Parma
Stato della Chiesa
Viene ripristinata la monarchia elettiva papale con
Pio VII
Torna a pieno regime il sistema di potere clericale e parassitario
Tuttavia viene concesso alle Legazioni (Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna) una forma di autogoverno che garantisce a queste province un maggiore sviluppo economico.
Regno Lombardo-Veneto
Dominio diretto dell'Impero austriaco che fonde i territori de fu
Ducato di Milano
con i territori della
Repubblica di Venezia
.
Efficiente amministrazione statale ma chiusura totale nei confronti di qualsiasi ideale nazionale
Regno di Sardegna
Ritornano i Savoia con
Vittorio Emanuele I
Il regno ottiene la Liguria, visto che non viene restaurata la
Repubblica di Genova
Le politiche economiche di chiusura dai mercati internazionali danneggiano Genova, città dalla tradizionale vocazione mercantile, dentro il capoluogo ligure inizia quindi a maturare una forte ostilità verso l'assolutismo e a favore delle idee liberali.
Il sovrano attua una politica reazionaria e clericale, cacciando i funzionari che avevano collaborato con i francesi, ripristinando l'inquisizione ed il monopolio dell'insegnamento da parte del clero, abrogando le riforme modernizzatrici volute dai francesi.
Regno di Napoli
Ritornano i Borbone-Napoli con
Ferdinando IV
(III in Sicilia)
Regno di Sicilia
Ferdinando III (IV a Napoli)
aveva mantenuto il controllo dell'isola nel corso del periodo napoleonico.
1816:
le due corone vengono fuse e si crea il
Regno delle Due Sicilie
I Borboni conservano una parte delle riforme francesi come il Codice Napoleonico (tranne il divorzio) ma ripristinano i privilegi dei nobili e del clero.