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PROSPETTIVE COGNITIVISTE E COSTRUTTIVE SULL'APPRENDIMENTO MUSICALE -…
PROSPETTIVE COGNITIVISTE E COSTRUTTIVE SULL'APPRENDIMENTO MUSICALE
alcuni studiosi sostengono che
durante la vita dell'essere umano ci sia un continum tra musica e linguaggio
dal punto di vista
ontogenesi
quindi gli stimoli sonori che il bambino riceve inizialmente
vengono percepiti ed elaborati in forma musicale
ovvero il linguaggio umano inizialmente è musicale
ovvero su fonemi musicati
dal punto di vista
filogenetico
secondo Brown
è rintracciabile alla base della musica come del linguaggio
da lui chiamata
musilingua
una forma capace di esprimere informazioni e emozioni
attraverso dei fonemi musicati da specifiche melodie
La teoria di Gordon prevede specifici esercizi musicali per ogni fase per ogni stadio
con l'obiettivo di sollecitare le possibilità del bambino nell'età specifica
si fonda sul concetto fondamentale che l'apprendimento musicale si attui come l'apprendimento del linguaggio
Rifacendosi agli studi di Chomsky, Sloboda sostiene che
bambini iniziano a imparare la musica molto presto, prima di iniziare a leggere (elemento positivo per la plasticità cerebrale)
e si potrebbero seguire le stesse sequenze di quando imparano a parlare
Una volta che il bambino prende possesso della musica che sta creando, è pronto per imparare a creare la notazione
Questo avviene spontaneamente quando il bambino inventa dei segni per aiutarsi a ricordare la musica che ha realizzato
L’acquisizione del linguaggio verbale e quella del linguaggio musicale sembrano dunque
muoversi in modo sincrono sul piano della percezione uditiva e dell'ascolto
musica e lingua
entrambe hanno un fraseggio basato sull’intonazione che utilizza il ritmo e i suoni
MUSICA E LINGUAGGIO
Lo studio di Maess ha dimostrato che
l'area coinvolta per l'elaborazione della sintassi musicale
è l'area di Brocca
l'area coinvolta per l'elaborazione della sintassi musicale
nell'elaborazione del linguaggio
invece con questi recenti studi si è scoperto che essa è implicata anche nell'elaborazione delle strutture armoniche e tonali della musica
Dunque il cervello umano mette in atto gli stessi meccanismi per interpretare la sintassi linguistica e musicale
Vi è una differenza:
per il linguaggio l'aria dell'emisfero sinistro assume un ruolo determinante
per la musica, invece, questo ruolo è rivestito dall'area dell'emisfero destro
Questo legame tra musica e linguaggio può fare ipotizzare un'influenza positiva dell'attività musicale sulla plasticità cerebrale e una possibile incidenza sulle nostre abilità linguistiche
Dall'analisi di Nattiez
risulterebbe che la musica, come il linguaggio verbale, sia costituita da un sistema simbolico dotato di capacità espressiva e comunicativa
la musica come linguaggio verbale è costituita da
un sistema di simboli che hanno capacità comunicativa ed espressiva
quindi può essere considerata come parte del linguaggio umano
Prima della comparsa del linguaggio verbale
il canto avrebbe costituito il
sistema di comunicazione primario
sul quale gradualmente, secondo l'evoluzione naturale, il linguaggio si sarebbe insediato
Le attività musicali favorisco un notevole sviluppo
nelle abilità linguistiche dei bambini
Gardner
fa notare come i bambini piccoli oltre a balbettare cantano
sono in grado di emettere singoli suoni, imitare toni cantati con estrema precisione
I bambini piccoli sono predisposti a cogliere molti aspetti della musica
lo dimostra il fatto che, servendosi dell’imitazione, essi già a due mesi riescono a riprodurre tono, intensità e melodia dei canti della madre
intorno ai quattro mesi
sono in grado di imitare anche le strutture ritmiche
sono in grado di imitare anche le strutture ritmiche
I bambini sarebbero degli universalisti dotati della capacità di percepire la musica
a pochi mesi di vita possiedono delle capacità di discriminazione più ampie di quelle degli adulti
Questa semplicità nell’espressività musicale da parte dei bambini
portò Zoltan Kodaly
a ritenere la musica un diritto di tutti, una vera e propria lingua da apprendere sin dalla nascita per comunicare, la madrelingua, musicale di ciascun popolo
fece della tesi sulla radice musicale
comune a tutte le lingue e tutti i popoli
il principio del suo metodo didattico
L’apprendimento musicale deve seguire le stesse tappe dell’apprendimento linguistico
La musica, secondo lui, stimola l’intelletto
o rendendolo maggiormente ricettivo nei confronti di tutti gli altri apprendimenti e nutre l’individuo nella sua interezza
Per questo motivo egli si batte contro la visione elitaria della musica
vista come una disciplina per pochi, e promuove l’insegnamento di questa a tutti i bambini in tenera età
perché attraverso una visione democratica e comunitaria della musica tutta la società ne trarrebbe beneficio