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cap.3 del conflitto IL CONFLITTO E LE SITUAZIONI DI STRESS SPERIMENTALE A…
cap.3 del conflitto IL CONFLITTO E LE SITUAZIONI DI STRESS SPERIMENTALE A BREVE TERMINE
Stress
indica sia lo stimolo
ovvero agente stressante o stressor
sia la risposta psico-disiologica dell'individuo
gli aspetti e effetti
sono stati studiati secondo l'approccio
fisiologico
lo stress genera risposte specifiche nell'organismo umano o animale
psico-fisiologico
lo stress è una variabile relazionale tra l'individuo e la situazione ambientale
fenomenologico
lo stress corrisponde all'attivazione del conflitto psichico
psicodinamico
storicamente era presentato come
fonte di fastidio
provocato dall'ambiente fisico e sociale
secondo Cannon
l'organismo risponde allo stress con
un pattern di reazioni fisiologiche automatiche
pronte a combattere o evitare situazioni avversive (fonti di ansia)
e mantenere un'equilibrio interno nonostante le variazioni esterne (meccanismo omeostatico interno)
quindi ciò che è stressante per una persona potrebbe non esserlo per un'altra
secondo Selye
lo stress è
la risposta dell'organismo alle esigenze dell'ambiente
e non ha importanza se derivi da cause fisiche e psicologiche, ne se si combatte per esperienze piacevoli o spiacevoli
ma esse produce le stesse reazioni biologiche
queste reazioni lui le definisce
"risposte non specifiche del corpo ad una qualsiasi richiesta formulata nei suoi confronti"
a tali risposte si occupano vari centri nervosi e biochimici del cervello
l'ipotalamo, la ghiandola pituitaria e il sistema adrenalinico
secondo lui la risposta di stress attraversa 3 stadi
che la definiscono "sindrome di adattamento generale"
reazione di allarme che si ha nel momento iniziale di esposizione allo stress
si registra un'aumento della scarica adrenalinica, un'accelerazione della frequenza cardiaca, diminuzione della temperatura corporea e del tono muscolare
se la causa di stress persiste, si passa
stadio di resistenza
l'organismo aumenta la produzione di sostanze difensive e intensifica l'attività metabolica per mantenere l'efficienza
se e quando i sistemi biochimici non riescono più a mantenere elevati livelli di resistenza si ha
stadio di esaurimento
introduce il termine
distresssi
inteso come stress nocivo
riferito a condizioni sgradevoli e di pressante minaccia
si presenta quando la vita quotidiana non presenta un grado sufficiente di stimoli (stressors)
eustress
inteso come stress benefico
Il concetto di differenze individuali nelle reazioni allo stress
quindi di relative soglie di tolleranza
sarà introdotto dagli studi psicosociali
che considerano lo stress come
la risultante di una interazione tra le caratteristiche dell'individuo e la natura dell'evento ambientale
mettono l'accento sulla interpretazioni che l'individuo da delle situazioni e sulla valutazione delle proprie capacità di fronteggiarla
a dimensione cognitiva diventa intermediaria tra
lo stimolo avversativo e la risposta dell'individuo
lo stress viene inteso come
il risultato di una relazione tra le esigenze ambientali, la valutazione cognitiva e le risorse personali dell'individuo
secondo Lazarus
c'è stress quando il soggetto valuta la situazione come impegnativa
definisce la sua teoria dello stress come
una teoria fenomenologica
in quanto riprende il principio della scuola gestaltista con
"teoria di campo"
secondo cui il significato che un evento ha per una persona orienta la sua risposta emotiva e comportamentale
Identifica tre tipi di valutazione cognitiva utilizzati dall'individuo
Valutazione primaria
giudica se l'evento considerato è positivo, minaccioso o irrilevante
valutazione secondaria
stabilisce ciò che deve e può essere fatto per fronteggiare la situazione in termini di capacità, risorse disponibili di efficacia, delle strategie e di valutazione delle conseguenze
infatti c'è un sistema di - valutazione continua che tiene conto delle nuove informazioni che possono provenire dall'ambiente o dalla persona
questi processi cognitivi di valutazione non sono necessariamente coscienti
ma c'è comunque una regolazione dinamica tra individuo e ambiente
In Quest'ottica la vulnerabilità allo stress è relazionale
ovvero una persona vulnerabile e una persona le cui risorse di fronteggiamento (coping) dello stress sono deficitarie (careni)