Dalla Grecia Classica allo sviluppo della polis democratica (a.C.)

gli stereotipi storici si stratificano nella cultura scolastica. Bisogna decostruirli.

XIV-XIII a.C. civiltà micenea.

società guerriera organizzata attorno dei palazzi che sono simboli e luoghi pratici di esercizio del potere.

civiltà di un livello economico piuttosto significativo

non si trovano ancora le caratteristiche principali del mondo greco ovvero la democrazia cittadina

XII-VIII sec.Periodo di crisi. "secoli bui".

periodo di perdita di ricchezza economica

abbandono della scrittura

gli apparati militari più ricchi come era a quel tempo il carro da guerra scompaiono

diverse fasi

VIII-VII sec. età arcaia

VIII-VII società aristocratica (valori aristocratici, guerra, banchetto, amicizia ecc.)

è complesso utilizzare lil racconto epico di Omero come fonte storica in quanto è ambientato nel passato ma non corrisponde in maniera determinata ad un preciso periodo storico ma fonde elementi di due diverse età ovvero quella della civiltà micenea e quella dei cosiddetti secoli bui.

sviluppo polis (società in cui la cellula fondamentale di organizzazione diventa la città con i suoi principi di partecipazione politica da parte dei cittadini)

ATENE

lo sviluppo della città è anche lo sviluppo di un particolare modo di combattere. (p.24) Il cittadino ha dei diritti e anche dei doveri tra cui quello di prendere le armi per la città. Trasformazione della pratiche e delle tecniche di combattimento che invece del duello cavalleresco che era proprio della cultura aristocratica diventano quelle di un combattimento di fanteria.

guerra

cavalleria

fanteria

prima della polis. guerra combattuta da élite militari che dispongono di risorse significative per procurarsi cavalli, equipaggiamento, elementi di aiuto e quindi quando la guerra è essenzialmente la guerra delle cavallerie questo è un segnale di un organizzazione prevalmentemente di tipo aristocratica della società.

grecia dello sviluppo democratico. importante il ruolo della fanteria, di chi non combatte a cavallo ma a piedi, di chi deve mobilitare meno risorse per combattere, dunque una sorta di guerra di cittadinanza. Tattica Oplitica -> combattimento in schiera, fondato su elementi disciplina, reciproco aiuto, solidarietà, guerra dei cittadini

Socrate fu anche soldato di Atene non soltanto cittadino. Ecco la forma di pienezza espressiva della sua cittadinanza.

620 circa, Dracone. riforma dell'amministrazione della giustizia per contenere le pratiche democratiche. Si vuole giungere ad un giustizia meno orientata alla vendetta tra famiglie ma più orientata all'utilizzo di meccanismi pù impersonali di giustizia amministrata dai tribunali sulla base di norme. che in sostanza attua sul piano della giustizia un po' lo stesso principio a cui abbiamo fatto cenno a proposito delle tecniche di combattimento ovvero una società che non funziona più attraverso le pratiche aritstocratiche ma attraverso dei meccanismi a cui possono avere accesso anche i cittadini di minor rango.

inizio IV sec. Solone

riformatore politico che interviene nel campo della

schiavitù per debiti,

Se una persona si indebitava e non riusciva ripagare il debito diventava schiavo di chi era debitore.

rafforzamento di una giustizia pubblica al posto di pratiche personali di vendetta

esercito

impegno e obbligo militare

Periodo di tirannide VI metà

l'autorità viene a concentrarsi nelle mani di uno solo, cioé di una piccola dinastia

Pisistrato

Clistene, 510 compimento in Atene di un regime democratico fondato sulla partecipazione politica.

tiranno, riesce ad esercitare il suo potere per una ventina d'anni. Questo periodo i cui il potere viene monopolizzato da una figura di leadership è anche un momento di ulteriore diminuzione del ruolo degli aristocratici e quindi un ulteriore contributo agli esiti che saranno successivi cioé quella specie di trasformazione anche violenta, anche conflittuale che può usare come anno di riferimento il 510 a. C.

età classica

età di grande rigoglio culturale.

partecipazione politica

democrazia greca

importanza del sorteggio

il sorteggio ha una risorsa: parifica, consegna l'opportunità di ricoprire ruoli anche importanti sulla base dell'estrazione a sorte.

partecipazione politica esclusivamente maschile. Cultura greca ha elementi molto forti di esclusivismo maschilista.

società schiavistica, gli schiavi e i forestieri non partecipano alla vita politica.

la sfera femminile non è rinchiusa esclusivamente nel privato e nel domestico però la dimensione femminile sostanzialmente molto limitata e di estraneità alla sfera politica.

forestieri. stranieri, (meteci) non nativi della città (come aristotele) esclusi dalla vita politica.

si è osservato che gli imperi, qualche volta, che non avevano una base cittadina ma una figura dominante hanno promosso di più delle relazioni fra gruppi culturali e fra tradizioni, rispetto a queste città a forte partecipazione politica che poi finisco per essere molto gelose della propria identità,dell'appartenenza a pieno titolo alla comunità.

forme di esclusione squisitamente politica -> ostracismo

esclusione di una persona dalle cariche politiche o addirittura dalla stessa possilibità di stare nella città. Figura considerata pericolosa per la città e per la democrazia.

Aseenza di una nomina, assenza di un regime meritocratico, tutti potevano accedere anche alle cariche più importanti anche senza disporre di determinate competenze.

facilità di odi di parte, forme di insofferenza per determinate posizioni o figure.

questo non significa uguaglianza economica.