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I Longobardi - Coggle Diagram

- - - - In Italia si profilò ben presto una nuova invasione:
        
        Quella dei Longobardi
        
        I Longobardi erano considerati come “più barbari della stessa barbarie germanica”
        
        Nel 568 questi “barbari tra i barbari” si affacciarono ai confini d’Italia sotto la guida del loro re Alboino
        
        Si trattava di cento/centocinquantamila persone costrette a spostarsi in Italia dalla Pannonia, in seguito all'avanzata di altre popolazioni barbariche(gli Àvari)
        
        Quella dei longobardi, dunque, più che una conquista fu un'occupazione militare:
        
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- - - - I duchi elessero un nuovo sovrano: Autari, nel 584
        
        Egli respinse i Franchi e estese le conquiste longobarde a danno dei bizantini
        
        La popolazione romana assoggettata ai Longobardi fu costretta a versare un regolare tributo
        
        Sotto il regno di Autari e di sua moglie, la principessa bavara Teodolinda, iniziò la conversione dei Longobardi dall'arianesimo al cattolicesimo
        
        Dopo l'avvelenamento del re, Teodolinda sposò Agilulfo, il duca di Torino
        
        Che fu uno dei più notevoli sovrani longobardi
        
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- - - - Nel 728 il re longobardo Liutprando cedette al papa alcune terre che aveva conquistato, in particolare la rocca di Sutri
        
        Questo territorio che apparteneva ai Longobardi fu ceduto allo stato della chiesa e ne rappresentò il primo nucleo
        
        Tanto da prendere il nome di "Patrimonio di San Pietro" (Patrimonium Petri)
        
        Il vero creatore del potere temporale della Chiesa fu Gregorio I, detto "Magno", che fu papa dal 590 al 604
        
        Gregorio ebbe il compito di organizzare la difesa e l'approvvigionamento di Roma e del territorio circostante
        
        Assumendo quindi il ruolo di capo politico
        
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- - - - Antonio inaugurò un tipo di vita completamente estraneo a quello dell'uomo di epoca classica:
        
        Alla vita politica e cittadina sostituì un'esistenza solitaria, fatta di digiuno, preghiere e meditazione
        
        La parola "monaco", del resto, deriva dal greco mónos, che significa «solo»:
        
        Il monaco, infatti, si apparta dal mondo e nella solitudine si dedica alla ricerca di Dio e alla sua contemplazione
        
        I monaci rappresentavano la negazione totale della vita di comunità, la sola - secondo gli antichi Greci e Romani - che valesse la pena di essere vissuta
        
        Talvolta i monaci si rendevano protagonisti di clamorose dimostrazioni pubbliche di autosufficienza:
        
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