ANATOMIA PROFESSIONALE
MODULO 1

1)MUSCOLO
-Contrazione: riduzione, il restringersi in sè.
Ha diverse definizioni: fusiforme o pennato, agonista o antagonista, mono o biarticolare.
Ha diverse classificazioni in base alla forma o struttura: fusiforme, ventaglio e penniforme
-Nel muscolo fusiforme la direzione delle fibre è la stessa dell'asse maggiore del muscolo.
-nel muscolo pennato le fibre sono tra loro parallele ma loro direzione diversa da quella dell'asse maggiore del muscolo.
-muscolo pennato è in grado di produrre una tensione maggiore.
-Forza generabile da un muscolo, proporzionale al numero di sarcomeri in parallelo.
-I muscoli pennati producono una forza massima maggiore rispetto a un muscolo fusiforme perché comprendono più fibre muscolari più corte.

2)ORGANIZZAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO
-Ci sono delle subunità anatomiche tra i quali la più grossa consiste nel fascio contornato da un'altra fascia connettivale detta PERIMISIO.

3)ARCHITETTURA DELLA CELLULA MUSCOLARE
-Cellula muscolare=cellula postmitotica(cellula precursore non divisibile di un neurone). non in grado di dividersi. Il suo rapporto lunghezza/diverso è maggiore di 3000.
-nella vita fetale i mioblasti si fondono e le cellule satelliti possono rientrare nel ciclo cellulare.
-Si pensa che la fibra muscolare parta dal tendine di origine e raggiunge quello di inserzione distale mantenendo lo stesso diametro, ma non è così.

LA MEMBRANA
-sequenza semplificata dell’accoppiamento
eccitazione-contrazione.
-l potenziale d’azione attiva i
recettori della diidropiridina che causano l

liberazione di calcio dalle cisterne del reticolo sarcoplasmatico. Il calcio attiva la contrazione legandosi alla troponina C e viene catturato da una pompa.

STRUTTURE FUNZIONALI ALL'INTERNO DELLA FIBRA MUSCOLARE
-Classica rappresentazione dell'interno della cellula muscolare con descrizione dell'organizzazione sarcomeriale.
-Actina e miosina definite "contrattili" anche se non si contraggono.
Principali proteine che costituiscono la struttura del sarcomero: actina, Tropomiosina, miosina, proteina M, titina, nebulina e α-actinina:

TRASMISSIONE DELLA FORZA DALLA FIBRA AL TENDINE
-Rappresentazione della giunzione
miotendinea (GMT)
-I sarcomeri trasmettono la tensione ad invaginazioni della ,membrana cellulare legata al connettivo extrafibra.
-costamero= componente morfo-funzionale che connette il sarcomero con il sarcolemma che si ripete regolarmente.
-costameri= complessi asemblaggi di proteine subsarcolemmali che accoppiano la forza generata dal sarcomero e sono considerate come un punto debole del muscolo scheletrico.

  • Importante per l'accoppiamento tra il tessuto connettivo perimuscolare(endomisio ed epimisio) con le mio fibrille contrattili assicurando il non-danneggiamento delle miofibrille durante la contrazione.
    -in conclusione: la forza si trasmette al tendine sia in via longitudinale che trasversale.

MECCANISMO DELLA CONTRAZIONE
-Consiste in una rappresentazione schematica delle fasi biochimiche e meccaniche del ciclo di interazione actina-miosina

ACCOPPIAMENTO ECCITAZIONE CONTRAZIONE------troponina e tropo miosina= proteine associate con filamenti sottili nei muscoli. Le loro interazioni impediscono all'actina di combinarsi con la miosina in un muscolo a riposo.
-Il disattivare e l'attivare l'attività contrattile ricade sullo ione calcio.
-Comando per la liberazione del calcio(Ca) è costituito dal potenziale d'azione.
-potenziale d'azione=variazione temporanea del potenziale di riposo della cellula muscolare.

TIPI DI CONTRAZIONE
-Statica= non prevede alcun cambiamento di lunghezza da parte del muscolo.
-Dinamica= sistema analogo a quello della contrazione isometrica. Il muscolo si accorcia spostando il peso e in questa fase isotonica, la lunghezza del muscolo viene cambiata mentre la tensione è costante. Il corpo produce movimento dei segmenti corporei interessati.
-Grazie a "macchine" specifiche, si riesce a modulare la resistenza ad ogni angolo e quindi a modificarla= contrazione isotonica.
-si può fare in modo che l'angolo articolare cambi a velocità costante=contraz isocinetica.
-le fibre si accorciano o si allungano durante il movimento.

PRESTAZIONE MUSCOLARE(F e V)
-Contributo delle singole fibre muscolari
-" " unità motorie reclutate
-" " caratteristiche dell'unità muscolo tendinea.

-determinanti della forza
-determinanti della velocità di accorciamento
-proprietà delle diverse unità motorie e prestazione muscolare.

Le UM vengono

classificate in S (lente pochissimo affaticabili), FR (veloci resistenti alla fatica) e FF

(veloci molto forti ma estremamente affaticabili) sulla base della valutazione del

tempo di contrazione della scossa singola (risposta ad un singolo comando motore

isolato) e al calo della forza durante contrazione in alta frequenza (40 Hz per 400

4)MODELLO DI ATTIVAZIONE SULLE UNITA MOTORIE
-Piu grande è il diametro della fibra nervosa piu grande è il potenziale d'azione rilevato
Comprende:
-il modello meccanico del muscolo
-proprietà dell'unità muscolo-tendinea e prestazione muscolare
-relazione lunghezza-tensione e velocità-carico
-vie di trasmissione della forza
-muscolo liscio

5)PLASTICITA NEURO-MUSCOLARE
-Definizione del patrimonio di fibre e unità motorie
-variazione del patrimonio di fibre e unità motorie

Le miopatie ereditarie sono:
-Duchenne
-facio-scapolo-omerale
-miotonica
-degli arti e dei cingoli

Articolazioni:
-meccanismi anatomici che condizionano i movimenti tra le singole ossa assicurando allo stesso tempo unione di tutti gli organi componenti lo scheletro.
-Conciliano due esigenze contrastanti, la solidarietà generale delle ossa nello scheletro e la possibilità di movimento reciproco delle ossa contigue
-Si distinguono in SINARTROSI e DIARTROSI.

ANATOMIA PROFESSIONALE
MODULO 2

1)TIPI DI OUTPUT MOTORE
IF R x bR > P x bP then Contrazione = Statica
F R x bR < P x bP then Contrazione = Dinamica
-Relazione L/T del muscolo rivista per i flessori del gomito
-il senso di avere una contrazione massimale è quello di allenare il SNC a reclutare le UM disponibili.
-L’allenamento con esercizi “isometrici” aumenta la forza allo specifico angolo di
lavoro e meno ai restanti angoli del ROM e flessibilità migliorata con gli esercizi stessi.


I MOVIMENTI DELL'UOMO
-Movimento riflesso
-" " volontario
-" " ritmico

PARAMETRI CONTROLLATI NELL'ESECUZIONE
-Forza
-Velocità
-Accelerazione
-Angolo articolare
Diverse strategie di controllo convergono su un singolo effettore a seconda del compito eseguito.

MODELLO

Rappresentazione per analogie di un’ipotesi funzionale che si basa sull'uso di sistemi semplici.
-Il valore di un modello stà nella sua capacità di semplificare/sintetizzare sistemi complessi a livelli comprensibili e in grado di generare disegni sperimentali.
-deve evidenziare le proprietà chiave del sistema che vuole descrivere.

Processore di informazioni:
-Movimenti che durano piu di 330 ms possono essere valutati ed eventualmente corretti durante l'esecuzione-
-movimenti che durano meno 330 ms necessitano di pacchetti di comandi efferenti strutturati preventivamente ed eseguiti in modo stereotipato.
-le fonti di errore possono venire da errori di percezione.

I segnali biologici sorgenti dal muscolo da rilevare sono: forza, coppia, angolo, velocità, spostamento, EMG, oscillazione di forza, meccaniogramma di superficie.

Gli strumenti consistono in: segnali biologici dal muscolo attivo, EMG, MMG, Forza.

EMG-RMS e EMG-MF possono essere usati per monitorare la modulazione del REC e
FR (frequenza di scarica
-durante la contrazione volontaria il REC si attua secondo il principio delle dimensioni di Hennemann che riconosce soglie di attivazione specifiche per le diverse UM corrispondente a un dato % MVC.
-Strategia di deattivazione delle UM non investigata in modo estensivo
-Il lavoro descrive le MUAS e MUDS utilizzando le relazioni EMG-RMS/ % MVC e EMG-MF/ % MVC ottenute durante gradini di sforzo dal 5 al 90% MCV e rampe incrementali e decrementali.
•MUDS utilizza un minor numero di UM a frequenze di attivazione inferiori rispetto
alla MUAS a livelli di sforzo isometrico corrispondenti
•Clamann and Schelhorn (1988) (hysteresis of F/n of active MUs relationship due to co-operation between simultaneously active motor units).
Test di tenuta isometrica submassimale
MMG → Il reclutamento (REC) delle UM (specie se vengono aggiunte UM grandi e
superficiali) aumenta MMGRMS. • L’aumento della frequenza di scarica (FR, firing
rate) al contrario diminuisce drammaticamente MMG-RMS specie quando, in base aL modello di attivazione delle UM, REC è completo e per produrre ulteriore tensionel
dobbiamo incrementare forzatamente FR.

ALTERAZIONI DEL CONTROLLO MOTORIO NEI SOGGETTI EMIPARETICI. STUDIO DELL'OSCILLAZIONE DI FORZA E DELL'ELETTROMIOGRAMMA DI SUPERFICIE
-Tensione sviluppata dalla contrazione muscolare non completamente lineare e stabile.
-grado di variabilità evidenziata dall'oscillazione presente nel segnale del FR.
-SCOPO DELLO STUDIO: proporre e validare sperimentalmente una metodica obiettiva e non invasiva di valutazione della compromissione del controllo motorio del muscolo. Sviluppare uno strumento. Valutare l'affidabilità dell'elettromiogramma di superficie e del ripple di forza.