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PEDAGOGIA RELAZIONE D'AIUTO: prendere in esame il fenomeno della cura…
PEDAGOGIA RELAZIONE D'AIUTO: prendere in esame il fenomeno della cura per comprenderlo
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UN INTERVENTO EDUCATIVO CHE AIUTI A PROMUOVERE LO SVILUPPO E IL BENESSEREA SCUOLA?
RISCHI DI UNA RELAZIONE colonizzatrice, espropriatrice
BARRIERE INTERNE
SONO:
relazioni asimmetriche
poca curiosità
meccanismi di difesa
lettura di eventi unica
rappresentazioni stereotipate
cambiamento solo dell'altra persona
MESSAGGI CHE OSTACOLANO IL DIALOGO
valutazione
interpretazione
consolazione
interrogare
trovare soluzioni
esempio attimo fuggente
LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE. ordinare, minacciare, predicare, consigliare, manipolare, giudicare, etichettareinterpretare, negare, sentenziare, interrogare
ALCUNI TIPI DI DOMANDE. chiuse, suggestive, retoriche, miltiple, perchè?
AIUTARE E' SALVARE O ASSISTERE? finiamo di comportarci come agenti di salvataggio, agire al posto di altri, sostituirsi, visione inadeguata e incompetente della persona
RISORSE in una relazione di aiuto
imperativo etico: AUMENTARE IL NUMERO DELLE SCELTE
I 6 PRINCIPI PEDAGOGICI
3. COMPRENSIONE DELLA SITUAZIONE
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI. co-osservazione
STRUMENTI: documantare il percorso come diario bordo, quaderno scuola-casa, indicatori PDF ePEI
PRINCIPIO PEDAGOGICO: analisi approfondita della situazione evolutiva
AREE DI SVILUPPO ATTUALE E PROSSIMALE E POTENZIALE
RILEVAZIONE, OSSERVAZIONE, COMPRENSIONE DELLE CARATTERISTICHE PERSONALI (DESCRIZIONE PDF)
RILEVAZIONE, OSSERVAZIONE, COMPRENSIONE DEI BISOGNI EVOLUTIVI (POTENZIALITA' PDF)
PROGETTAZIONE DELLE RISPOSTE EDUCATIVE
PRINCIPIO DI RESPONSABILITA'
LINGUAGGIO DELLA CO-OSSERVAZIONE: chiaro, privo di giudizi e consigli, descrittivo, si fonda su dati, parte dal positivo, non nega elementi di preoccupazione, traduce la comprensione in ipotesi progettuale
4. PERSONALIZZAZIONE
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI: percorso di accompagnamento e facilitazione con pluralità di proposte
STRUMENTI: PEI e programmazione gruppo classe
PRINCIPIO PEDAGOGICO: INCLUSIONE
2
. COMUNICAZIONE POSITIVA
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI: OCCASIONI SISTEMATICHE DI INTERAZIONE, TECNICHE COMUNICAZIONE
STRUMENTI: CONDUZIONE DEI COLLOQUI, MEDIATORI NARRATIVI, AUSILI TECNO
ATTEGGIAMENTI BASE CHE FAVORISCONO LA COMUNICAZIONE EFFICARE
CONGRUENZA essere genuino
EMPATIA
ACCETTAZIONE POSITIVA INCONDIZIONATA
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
3.PUNTEGGIATURA
1.NON SI PUO' NON COMUNICARE
4.LINGUAGGIO DIGITALE NV E ANALOGICO V
5.SCAMBI SIMMETRICI E COMPLEMENTARI
2.ASPETTO DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
MODELLO CIRCOLARE DELLA COMUNICAZIONE tra emittente e ricevente: il codice è il modo in cui formuliamo il messaggio
TECNICHE PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE
strategie assertive in caso di disaccordi
riassunti
domande aperte
linguaggio descrittivo
comunicazione non verbale
strumenti narrativi dar voce ai racconti dell'altro
gestione silenzio
problem solving
ASCOLTO COMPRENSIVO. la comunicazione comprensiva
MESSAGGI DI ACCOGLIMENTO
ASCOLTO ATTIVO
RIFORMULAZIONE dei sentimenti
VERBALIZZAZIONE dei contenuti
ASCOLTO PASSIVO dare spazio
documentare
IL POTERE DELLE PAROLE sono potenti frecce che colpiscono precisi bersagli del cervello come i farmaci
ALCUNE REGOLE DELL'ASCOLTO...
comunicazione non lunga e complessa
non presumere di aver capito
ascoltare e domandare piu' che affermare e consigliare
non avere convinzioni rigide
PRINCIPIO PEDAGOGICO: COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE
5. RECIPROCITA'
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI: co-valutazione collegiale continua dell'intervento
STRUMENTI: riflessione nel diario di borso, tracce di autovalutazione
PRINCIPIO PEDAGOGICO: CO-EVOLUZIONE
RECIPROCITA': PASSAGGIO da assistenzialismo/paternalismo a cultura della PARTECIPAZIONE CHE E' L'ANTROPOLOGIA DEL DIALOGO
1. LEGAME
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI: prestare attenzione, giusta distanza, segnali
STRUMENTI: tecniche comunicative, autoriflessione, DF e PDF
PRINCIPIO PEDAGOGICO:COSTRUIRE UNA BASE SICURA (l'ufficiale e il ruolo della base)
Il piccolo principe:addomesticare è creare legami
6. PROMOZIONE
PRATICHE EDUCATIVO DIDATTICHE
AZIONI: scaffolding, mediatori e facilitatori
STRUMENTI: PDF area potenzialità, PEI, mediatori
relazione di aiuto come possibilita: da determinismo a prognosi
GESTO INTERROTTO: io mi fermo va avanti tu rispetto le tue decisioni, apertura al rischio
PRINCIPIO PEDAGOGICO: EMANCIPAZIONE, FIDUCIA, CAPACITA'
STRUTTURA DEL CORSO: la relazione di aiuto è una relazione educativa. si affrontano:
PRATICHE
STRUMENTI
AZIONI
PRINCIPI PEDAGOCICI