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GIACOMO LEOPARDI
NASCITA
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Primogenito del Conte Monaldo (autoritario e conservatore) e della Marchesa Adelaide Antici (fredda e distaccata)
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GIOVINEZZA
1819 Tenta la fuga dalla casa paterna, che egli avverte come un ambiente troppo chiuso e stagnante, per andare a Roma, ma viene fermato dal padre. Resta ancora qualche anno a Recanati
1809 - 1816 Sette anni di studio "matto e disperatissimo" nella biblioteca del padre che gli portano gravi problemi di salute alla vista e postura. Studia da solo greco, latino, ebraico e francese
VIAGGI
1822 Va a Roma ospite dello zio Carlo Antici, ma rimane deluso e ritorna a Recanati
1825 Visita Bologna, Milano, Firenze e Pisa e fa vari incontri letterari
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1830 si innamora di Fanni Tozzetti, ma non è ricambiato. Ritorna a Recanati
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OPERE PRICIPALI
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LA GINESTRA, importante perché ritenuta il suo "testamento poetico"
LE FASI DEL PESSIMISMO
PESSIMISMO INDIVIDUALE:IL POETA PENSA DI ESSERE IL SOLO A VIVERE IN UNA CONDIZIONE DI INFELICITA' E ANGOSCIA, in un mondo in cui tutti vivendo a contatto ed in sintonia con la Natura sono felici. LA NATURA in questa fase è BENEVOLA
PESSIMISMO STORICO (1819-1823): in questa fase il poeta pensa che IL SENSO DI NULLITA' DI TUTTE LE COSE (NOIA), sia tipico del suo periodo storico, che ha perso LA SPONTANEITA' E LA NATURALEZZA DEGLI ANTICHI. Con il progresso e il subentro del RAGIONAMENTO L'UOMO SI ALLONTANA DALLA NATURA , PER CUI DIVENTA INFELICE.
PESSIMISMO COSMICO (1823- 1830) Il poeta comprende che L'INFELICITA' E' UNA CONDIZIONE INSITA NELL'UOMO.
LA NATURA NON E' PIU' MADRE BENEVOLA, MA MATRIGNA. "La natura illude l'uomo"
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PERCHE' L'UOMO E' INFELICE? Al centro del suo pensiero c'è l'infelicità dell'uomo generata dalla continua ricerca di un piacere infinito ma impossibile.