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RICERCA EMPIRICO SPERIMENTALE IN EDUCAZIONE - Coggle Diagram
RICERCA EMPIRICO SPERIMENTALE IN EDUCAZIONE
Nel diciottesimo secolo
secondo Comenius
c'era la necessità di una didattica sperimentale
2 secoli dopo
Herbert
prevede di unire una scuola sperimentale all'università
La pedagogia sperimentale e la conoscenza dei processi educativi
Nasce nel contesto dei tedesco e inglese
nel contesto inglese nasce
psicologia applicata all'educazione e la costruzione di nuove tecniche di misura
come i test
hanno un rapido sviluppo a differenza della pedagogia sperimentale
Gli studiosi concordano che lo sviluppo della ricerca empirico sperimentale in educazione riguarda l'Europa occidentale alla fine del diciannovesimo secolo
Ma è anche importante quello che accade nel contesto scolastico e accademico in America
L'obiettivo dei ricercatori americani è
quello di migliorare la prassi scolastica
Da una parte, Dewey si fa portatore di un’istanza democratica e sociale
dall’altra Thorndike spinge per il controllo scientifico dei dati educativi
ricercatori e psicologi statunitensi contribuiscono alla diffusione dell'orientamento sperimentale nella ricerca educativa
impegnandosi nell'elaborazione di nuovi strumenti di misura
Il loro contributo è essenziale sotto il profilo metodologico ma non tocca quello epistemologico
De Landsheere (1986)
articola lo sviluppo della ricerca empirico-sperimentale in educazione in cinque periodi generali
prescientifico
lo possiamo collocare alla fine del diciottesimo secolo fino al diciannovesimo
già alla fine del diciannovesimo secolo si avverte che la pedagogia non resterà estranea alla scienza
infatti, Da una parte, Dewey si fa portatore di un’istanza democratica e sociale, dall’altra Thorndike spinge per il controllo scientifico dei dati educativi
va dall'ultimo decennio del diciannovesimo secolo alla metà degli anni 30
Kant (1959)
aveva indicato come errore credere che nell’educazione non fossero necessari esperimenti e si potesse decidere in linea teorico-razionale se qualcosa fosse buono o meno buono;
Inizia a nascere la necessità di costruire sistemi di istruzione su larga scala
Lo spirito positivo rimarca la necessità di sperimentazione sia nelle scienze naturali che in quelle umane, coinvolgendo quindi anche all’educazione: è compito della scienza determinare le leggi educative
La psicologia sperimentale è ciò che maggiormente contribuisce allo sviluppo della pedagogia sperimentale;
l’approccio scientifico-sperimentale nelle scienze umane prende piede prima nella psicologia
Wundt fonda a Lipsia nel 1879
il primo laboratorio di psicologia sperimentale
Progressivamente alcuni studiosi di area pedagogica iniziano a rifarsi agli studi psicologici e a mutuarne i metodi di ricerca
Fra l’ultimo decennio del XIX secolo e l’inizio del XX il metodo sperimentale applicato allo studio dell’educazione si diffonde in diversi Paesi
In Europa a causa del sopraggiungere del conflitto si assiste a un arresto nell’ambito della ricerca sperimentale in educazione
negli Stati Uniti si assiste alla diffusione dei test nei processi di selezione delle reclute militari e nell’organizzazione dell’industria
ria, con una conseguente ricaduta nello sviluppo della ricerca sperimentale anche in campo educativo;
In Europa la situazione è più complessa poiché, nonostante l’attività sui test di Binet e Simon
l’impatto economico del conflitto e la tradizione culturale in molte regioni europee frenano l’accoglienza su larga scala di tale orientamento.
Nel dopo guerra si assiste a una forte tendenza al rinnovamento in ambito pedagogico
favorita da un lato dai fautori di nuove scuole e dall’altro da quanti auspicano l’assunzione di un metodo sperimentale in campo educativo
Nel 1909 esce il primo importante testo della Montessori
Il metodo della pedagogia scientifica applicato alle case dei bambini
Nel nostro Paese inizia a diffondersi l’impegno a rinnovare la prassi educativa
mentre è più debole la spinta a conferire scientificità alla pedagogia
Non mancano iniziative che attribuiscono importanza all’esigenza di dare fondamenti scientifici alla ricerca educativa:
anche con la Montessori si diffondono iniziative che manifestano la conoscenza e l’accoglienza progressiva in Italia della pedagogia dell’attivismo; si guarda ancora con diffidenza all’idea della sperimentazione
Metà anni Trenta-inizio anni Cinquanta
caratterizzato da una fase di riflessione e poi di stagnazione;
La crisi economica causa l’interruzione di molte ricerche
non c’è molto spazio per la ricerca in campo educativo;
A partire dal 1945
l’Europa deve impegnarsi nella ricostruzione, nel riavviare l’economia, nella riorganizzazione delle strutture amministrative
dunque la riforma dell’istruzione entra nei programmi dei diversi Paesi
con l’obiettivo di rinnovare la scuola affinché sia leva per la nuova vita sociale e civile
1954
è ufficialmente istituita l’Associazione Internazionale di Pedagogia Sperimentale di Lingua Francese (AIPELF), presieduta da Mialaret.
Metà anni Cinquanta- metà decennio successivo
In questo quarto periodo si mescolano molte dinamiche socio-economiche e politiche e vi è un notevole afflusso di risorse per la ricerca educativa
I Paesi anglosassoni spiccano nella ricerca sperimentale applicata al settore dell’istruzione, seguiti da quelli scandinavi
Dagli anni Sessanta si osserva un riavvicinamento della ricerca alla pratica educativa,
in particolare nei primi importanti lavori sulla definizione degli obiettivi dell’insegnamento e sulla costruzione dei curricoli
In Italia la ricerca empirico-sperimentale in educazione, dopo un primo periodo positivo, ha faticato ad affermarsi e a diffondersi come aspetto integrante necessario alla formazione di operatori e professionisti in campo educativo
Metà anni Sessanta-giorni nostri
Questo quinto periodo è caratterizzato da un riesame epistemologico nell’ambito delle scienze sociali e della ricerca educativa
I Paesi anglosassoni e scandinavi appaiono in genere più avanzati nel campo della ricerca sperimentale e la mettono in discussione
Dopo aver sviluppato i metodi quantitativi, essi sono messi in discussione da due nomi importanti nel campo della valutazione di programmi;
Campbell
Nasce come quantitativista
nella sua comunicazione all’Assemblea dell’American Psychological Association mette in discussione l’approccio esclusivamente quantitativo nella valutazione di programmi
Fondamentale è unificare la conoscenza qualitativa e quantitativa
Cronbach
occorre andare molto più a fondo per poter spiegare un risultato osservato, poiché fattori diversi intervengono agendo gli uni sugli altri e variando nel tempo
Numerosi accademici e studiosi eccellenti che dagli anni 50 hanno espresso contributi autorevoli
come Visalberghi a Calonghi
Nella comunità scientifica italiana di area pedagogica
gli studiosi attivi nel settore della ricerca empirico-sperimentale sono la minoranza rispetto a quelli degli altri settori.
Oggi si assiste via via ad un consistente sviluppo di tale tipologia di ricerca anche in ottica di confronto internazionale.