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PERCHÉ STUDIARE ARTE A SCUOLA? :<3: - Coggle Diagram
PERCHÉ STUDIARE ARTE A SCUOLA?
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La storia dell’arte permette di conoscere le nostre origini.
Il disegno della propria mano, quello che fanno tutti i bambini, è il più antico disegno fatto dagli uomini! Fin dall’età della pietra, dunque, l’arte è insita nella natura umana. La prima vera attività che ha distinto l’uomo dagli animali, infatti, è stata l’arte. Il disegno nacque prima della scrittura ed è stato la prima forma di comunicazione degli uomini.
La storia dell’arte aiuta ad ampliare il proprio bagaglio culturale.
Chi conosce il linguaggio visivo e la storia dell’arte avrà sempre una marcia in più! Il proverbio dice: “Impara l’arte… e mettila da parte”, nel senso di conservarla per sempre, fare tesoro delle cose apprese a scuola.
La storia dell’arte consente di capire meglio le altre discipline.
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La storia, la geografia, la letteratura, ma anche la scienza, la matematica, la chimica e la tecnologia hanno stretti rapporti con l’arte. Lo studio della storia dell’arte può servire a capire meglio alcuni aspetti delle altre materie perché permette di osservarli da un punto di vista diverso.
La conoscenza della storia dell’arte serve per riconoscere, apprezzare e preservare le opere d’arte.
Tutti, dal politico di turno all’esperto da bar, sono pronti a spiattellare dati sull’entità del patrimonio culturale italiano ma poi non sanno riconoscere neanche lo stile della cattedrale della loro città.
Conoscendo la storia dell’arte si è in grado di interpretare monumenti e opere d’arte che si incontrano viaggiando ma anche capire il valore dei monumenti presenti nel proprio territorio (provando personalmente l’emozione che riesce a dare l’arte). E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso l’identificazione e la necessità di protezione dei nostri beni artistici. Chi non conosce non capisce e chi non capisce svaluta e disprezza le cose.
L’arte consente di socializzare e superare la diversità.
Le attività manuali permettono di collaborare e usare la creatività, favoriscono l’integrazione perché sfruttano un linguaggio universale.
Lo studio della storia dell’arte secondo modalità attive risulta efficace anche come forma “terapeutica“, permette di superare le barriere comunicative e aiuta a sentirsi capaci di creare.