L’emigrazione italiana, però, si inseriva all’interno di un flusso migratorio più ampio, che vedeva milioni di abitanti dell’Europa occidentale lasciare i loro Paesi per dirigersi in Sudamerica, in Australia, in Sudafrica, negli Stati Uniti o in Canada.
All’origine di questi lussi c’erano soprattutto le trasformazioni economiche che avevano interessato sia il settore agricolo sia quello industriale. L’introduzione delle macchine, infatti, aveva provocato la perdita dell’impiego a numerosi lavoratori, sostituiti nello svolgimento delle loro mansioni dai nuovi strumenti meccanici e tecnologici.
Anche l’incremento demografico che caratterizzò il passaggio dal XIX al XX secolo inluì sul movimento migratorio.
perché all’aumento del numero di persone disposte a lavorare non corrispose una crescita adeguata delle possibilità di trovare un impiego.
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