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media politica e società 1 - Coggle Diagram
media politica e società 1
Capitolo 1. LA RICERCA SOCIALE
La sociologia, scienza politica e i media studies si ≠ da filosofia politica (si concentrano su dati empirici e no giudizi morali), dal diritto pubblico (studiano processi reali e no formali) e storia (comparazione dimostrano eventi essere generalizzati e no unici) instaurando, però, rapporti collaborazione e scambio con queste discipline.
Le scienze empiriche lavorano su oggetti di indagine: istituzioni, gruppi sociali, soggetti, comunità. Il metodo= percorso di investigazione segue logica e usa regole stabili; percorso ripetibile in condizioni simili ma diverse, anche da parte di altri.
Metodologia= discorso sul metodo, il suo studio, l’interrogazione su quali metodi utili in determinate condizioni.
Il paradigma positivista 3 tendenze:
• Misurazione (ottocentesca): considera società alla stregua di un oggetto o corpo;
• Variabili (Lazarsfield);
• Postpositivista: no conoscenza oggettiva della realtà>l’indagine scientifica condizionata dalla realtà e dai sistemi di conoscenza e analisi (oggi paradigma positivista riferimento terza tendenza).
Il paradigma interpretativista: realtà interpretata; quella sociale no presenta leggi bensì enunciati di possibilità. Nella ricerca quantitativa disegno ricerca strutturato, precede fasi della rilevazione e dell’analisi e obiettivo verificare ipotesi o teoria da cui le ipotesi discendono.
Fasi:
Teoria: stabilite relazioni costitutive fra teoria e ricerca, specificando il background concettuale su cui definite le ipotesi;
Ipotesi: dalla teoria alle ipotesi, specifiche> l’applicazione delle teorie al caso particolare che scelto di studiare;
Raccolta di dati: operativizzazione della ricerca> due sottogruppi:
• Operativizzazione dei concetti: trasformazione dei concetti derivanti dalle ipotesi in variabili;
• Scelta degli strumenti: scelta procedure di rilevazione.
Analisi dei dati: le informazioni ricavate nel ricerca organizzate e sistematizzate da poter essere confrontate e misurate;
Interpretazione e presentazione dei risultati: attraverso processo logico dell’induzione, verificare ipotesi di partenza e stesse teorie di riferimento> essere confermate o confutate.
Modello Gray e Guppy
Operazionalizzazione: stabilire relazioni fra teoria e ricerca e formulare ipotesi di ricerca (dimensione teorica, ipotesi di ricerca);
Identificazione varabili nelle domande di ricerca
Definizione delle variabili
Specificazione variabili dipendenti e indipendenti
Scelta del livello di misurazione:
• Livelli di misurazione: assegnazione numero a oggetti o eventi, secondo regole;
• Grado: determinati fenomeni sociali caratteristiche definibili (scala di rapporto).
Le scale nominali: qualitativo e no ordinabili;
Le scale ordinali: ordinabili riguardare diversi ambiti:
le scale a intervalli: differenziale fra categorie è definito e costante;
Le scale a rapporti: caratterizzate dall’esistenza punto o e dal fatto che scala no arbitraria.
Progettazione del campione: il campione= risultato di operazione logica; costruzione ricercatori finalizza ’obiettivo conoscitivo. necessario definire limiti di affidabilità campione stesso (= fino a che punto tollerabile l’errore statistico):
Metodo probabilistico o non probabilistico di campionamento;
target, localizzazione e ampiezza del campione;
Definizione dei limiti di affidabilità e dei margini d’errore.
Mappatura e analisi dei dati:
Ricerca monovariata;
Ricerca bivariata o multivariata.
Modelizzazione delle relazioni tra variabili
Analisi relazioni tra variabili: coerenza fra diverse variabili e condizioni rilevate costituisce elemento analitico.
Preparazione risultati: fase disseminazione dei risultati. Tutti i tipi di survey organizzate lungo tre dimensioni:
finalità:
• Approccio descrittivo: descrivere i fenomeni;
• Approccio interpretativo: spiegare i fenomeni;
dicotomia descrittivo/interpretativo ampliata e resa complessa ricorrendo ad altre categorie:
• Esplorativo;
• Direzionale;
• Comparativo;
• Contestuale.
Forme
:distinguere questionario aperto e chiuso.
Temp
i:
• Indagini trasversali: dato momento e in qualche modo fotografano l’osservazione;
• Indagini longitudinali: ripetute e/o reiterate. individuare tre gruppi di ricerche:
L’analisi delle tendenze;
Lo studio delle coorti anagrafiche;
I panel di studio.
Nella tradizione delle scienze sociali> processo conoscitivo ricorrendo triade: raccolta dati, analisi, interpretazione. strumenti più utilizzati nella survey > questionario. prima importante classificazione di questionari> scopo della ricerca:
• Indagini demografiche;
• Indagini sul rating;
Esistono survey su percezione e opinioni o su comportamenti di consumo e stili di fruizione mediale. Il ricercatore> formulare domande non ambigue e definite nel loro contesto d’uso
tipi di domanda due:
• Chiuse: facilità d’uso per i rispondenti> più agevole manipolazione statistica parte ricercatore;
• Aperte: intervistato rispondere in maniera più autonoma e meno vincolata a risposte predeterminate.
• Questionari ibridi.
Nelle ricerche quantitative importanti quattro grandezze:
• La rappresentatività;
• La generalizzabilità;
• La trasferibilità;
• La rilevanza.
importante scegliere popolazione rilevante rispetto all’indagine, ma al tempo stesso non troppo piccola né troppo grande. necessario scegliere popolazione congrua rispetto agli obiettivi della ricerca.
Ricordando popolazioni di ricerca costruzioni concettuali; si parte assunto che caratteristiche, qualità e skills dei soggetti individuali in qualche modo aggregate.
La procedura di campionamento
• Campionamento probabilistico: fonda presupposto positivistico> ripetizione ricerca con stesso campione produrre stessi risultati.
• Campionamento non-probabilistico: testare popolazione su cui poi si realizza ricerca, che può essere anche di tipo qualitativo.
Mixed methods
: raccogliere, analizzare e interpretare dati qualitativi i e quantitativi nella stessa ricerca= integrare e miscelare dati e risultati qualitativi e quantitativi.
• Metodi sequenziali: diversi approcci no usati in contemporanea ma in successione.
Disegno di ricerca di tipo esplorativo: stesso tipo di situazione ma fase qualitativa precede quella quantitativa.
Disegno di ricerca di tipo trasformativo: la sequenza fra qualitativo e quantitativo è ininfluente.
Metodi convergenti: approcci qualitativi e quantitativi usati contemporaneamente> processo meno lineare>una compresenza di metodi e strumenti nelle varie fasi della ricerca.
Disegno di ricerca nidificato: vero e proprio incastonamento metodi qualitativi dentro cornice generale di tipo quantitativo o viceversa.
Triangolazione
: ottenere evidenze empiriche attraverso metodi differenti, usati congiuntamente, in maniera sequenziale o parallela. ricerche multi-metodo presentare logica metodologica sull’idea della complementarietà= possibilità affrontare aspetti diversi rappresentano segmenti complementari progetto di ricerca. La triangolazione utile logica di sviluppo= contributo conoscitivo che metodo fornire ad altri metodi per renderli più affidabili.
Disegno di ricerca= Fase si progettano operazioni da svolgere nelle fasi successive. Momenti:
scelta metodologia di campionamento
dei metodi statistici per analizzare i dati
dei limiti di accettazione/rifiuto dell’ipotesi
delle tecniche di raccolta delle informazioni
Capitolo 3. L’ANALISI QUALITATIVA
ricerca qualitativa, soddisfatti tre criteri:
• Attendibilità: processo di ricerca> procedure sistematiche e protocolli definiti=evitare distorsioni provenienti da elementi soggettivi;
• Validità: conseguenza delle modalità condotto il processo di ricerca: più intervistati spontanei e autentici (-influenzati) maggiore validità ricerca;
• Generalizzazione: trovare implicazioni generali da ricerche, anche con “campioni” piccoli, senza pretesa considerare i risultati rappresentativi di popolazione. Può generalizzazione analitica interna o esterna
Campione= concetto difficile> ricerche qualitative basano su numero limitato di unità di analisi. No rappresentatività statistica. Chiamato anche gruppo sotto analisi, panel, partecipanti, membri del setting.
“Dato” no corretto>usare informazione= ricerca qualitativa no dati ma informazioni.
3.2 le interviste
tecniche maggiormente utilizzate. evento discorsivo. trovare luogo familiare agli intervistati. capire il tipo di intervista: individuale o di gruppo? In quelle individuali> prodotti resoconti su azioni> interviste di gruppo resoconti in azione.
L’intervista di gruppo no situazione “naturale”>gruppo costruiti artificialmente. Anche quella individuale no set naturalistico> volte dinamica di gruppo più conveniente.
La scelta dell’intervista individuale dipende finalità ricerca, impostazione generale e possibilità e risorse a disposizione.
Il termine intervista risalto l’asimmetria status detenuto da chi chiede e chi risponde. importante definire ruolo l’intervistatore assume. Intervista= interazione tra intervistato e intervistatore, provocata intervistatore finalità di tipo conoscitivo, guidata dall’intervistatore base di schema di interrogazione> numero consistente di soggetti scelti su base di un piano di rilevazione.
Le interviste presentare maggiore o minore direttività (=peso presenza dell’intervistatore) e maggiore o minore standardizzazione(= rigidità struttura di interrogazione) certo grado di strutturazione
7 tipi di intervista qualitativa (senza ibride o riassumono altre come l’intervista biografica, motivazionale, focalizzata, narrativa):
1.Intervista informale: simile intervista etnografica> informazioni dal ricercatore sul campo e fenomeni osservati mentre accadono> l’adozione di protocolli definiti e ricercatori esperti. L’uso consigliato all’interno di ricerche etnografiche.
2.Intervista a testimoni: gli intervistati persone conoscenza specifica fenomeni studiati oppure maturato competenze all’interno degli oggetti d’indagine della ricerca.
3.Intervista individuale semi-strutturata: ricerca sociale. Sembra facile questionario percorso definito di indagine si affianca spazio lasciato al rispondente integrare informazioni e abbandonare il percorso di interrogazione predefinito. Per Lazarsfeld almeno 5 fini dell’intervista: chiarire significato concetti comuni e opinioni; distinguere elementi significativi opinioni espresse;
determinare cose e come influenza un soggetto nel processo di formazione delle opinioni e dei comportamenti; classificare strutture complesse di atteggiamento; comprendere l’interpretazione persone attribuiscono a loro motivazioni all’agire sociale. numero di interviste ricerca relativamente basso=appropriatezza esperienze intervistati rispetto alle domande di ricerca=base successo di questo tipo di intervista.
4.Intervista in profondità:particolare conversazione ricercatore guidare e strutturare situazione dialogica. Entrambi i soggetti attivi e parte del fenomeno empirico> informazioni di base (età, sesso, professione,) e più specifiche per ogni ricerca. Le domande no troppo accademiche, no generare confusione e rispettare la privacy.
No più di paio d’ore, iniziare con domande stimolanti attivare dimensione culturale e l’interesse rispondente e preceduta da sforzo conoscitivo sull’intervistato in relazione all’oggetto dell’intervista. La fase finale tre step: prima lettura> primo livello di osservazione; seconda> l’interpretazione; terza> connettere diverse osservazioni fra loro.
5.Intervista biografica o storie di vita: particolare di intervista in profondità. intervista di tipo narrativo persone >liberamente esperienze e storie di vita. La fonte è l’attore individuale> focus della sull’esperienza personale, percezioni e sentimenti del rispondente. Le storie di vita dimensione dialogica e interattiva della procedura, lo schema relativamente aperto conversazione e prevalenza di tecniche qualitative nell’analisi dei risultati.
utili nell’analisi dei gruppi marginali> esperienza dei ricercatori che considerare risposte come storia orale da prospettiva soggettiva> memoria autobiografica sempre vera> comprendere in che senso e per quale motivo. tecnica dispendiosa e complessa> forte conoscenza teorica e dell’universo di riferimento dei soggetti, ricercatori attenti e rispettosi di tale universo.
6.Intervista di gruppo: la direttività e mediamente bassa (l’intervistatore conduce e orienta l’intervista) e la standardizzazione (struttura dell’intervista) alta>intervistati gruppi di persone appartenenti ad ambiti omogenei.
7.Focus group (‘40): particolare intervista di gruppo> discussione all’interno di piccolo gruppo, animata ricercatore= informazioni tema specifico> usati come strumenti di controllo stadio finale di survey e anche studio interazioni fra membri di un gruppo. La discussione stabilita certo numero di persone non si conoscono fra loro (8-10) >moderatore. diversi tipi di focus group:
-Focus group a doppia via: gruppo osserva discussione altro discute risultanze osservate;
-Focus group con moderatori a contrasto: due ricercatori posizioni opposte sull’argomento;
-Focus group con soggetti partecipanti: usato marketing e nel testing di prodotti. discutibile soggetti in conflitto d’interesse;
-Focus group in remoto: partecipanti no stesso luogo; focus group online l’interazione più difficile controllare;
-Focus group tradizionale: tradizionale intervista di gruppo focalizzata. strumento più efficace ricerca sulla politica, sui media e in ambito sociologico=scoprire costruzione significati all’interno di gruppo determinato e studiare processi conducono alla formazione di opinioni e posizioni.