Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
MOD B 5 - Coggle Diagram
MOD B 5
RACCORDI E MOTIVAZIONI
Dopo l'analisi in funzioni ->materia residua-> nessuna funzione. Propp-> dividere due categorie non funzionali (aggiunte letterarie no tipiche stile orale fiabesco): raccordi e motivazioni.
• raccordi-> stabilire un rapporto immediato -> due personaggi, o personaggio e oggetto.-> informazioni ->personaggio nuovo -> possedere
Nello stile originario della fiaba-> no fondamentale.
•Le motivazioni esplicitamente formulate. Per maggior parte-> atti personaggi-> naturalmente giustificati dallo svolgimento della vicenda= danneggiamento-> prima funzione= motivazione particolare. Generalmente no motivazione-> azioni antagonisti.
-
Propp confronta-> struttura/la morfologia del rito e della fiaba->abbastanza simili. Le funzioni-> simili a quelle dei riti: Dal punto di vista morfologico funziona questa cosa.
-
ideologia Propp -> ricorrenza di alcuni ruoli-> all’interno del repertorio fiabesco ->ricorrenza ruoli narrativi->sempre gli stessi-> Propp-> sfere d’azione e sono 7
- Il falso eroe-> compare alla fine, l’usurpatore (blocco di funzioni dopo ritorno casa dell’eroe
- Mandante -> informa del danneggiamento ->eroe intraprendere viaggio ( funzioni di invio)
- L’eroe è il protagonista-> spesso non è chiaro chi possa svolgere questo ruolo (cenerentola; il salvatore o la principessa?) (funzioni rette dalla sfera dell’eroe,)
- Antagonista-> negativo, no moralmente o cattivo-> coinvolto funzione->danneggiamento o lotta o persecuzione
- Donatore o aiutante, (no perché dividere ruolo in due)donatore->mezzo magico o il sapere dopo-> prova l’eroe-> l’aiutante-> funzioni del trasferimento nello spazio rimozione della sciagura->anche mezzo magico stesso->dono del donatore
- La principessa e il re suo padre->principessa in senso lato, oggetto cercato e la contesa -> no ruolo attivo, e il re -> sfera preparatoria manda il salvatore (fondersi con il mandante)
nella morfologia di Propp, queste sfere d’azione -> certo margine di interpretazione-> molti ruoli confondere-> no detto una sola sfera d’azione per ogni personaggio, lo stesso coprire simultaneamente due o più sfere-> stessa sfera d’azione suddividersi vari personaggi.
-
Cappuccetto rosso o cenerentola-> vasta l’attribuzione dei ruoli-> interpretare parecchio, no funzionare bene al di fuori fiaba russa, per quante somiglianza fiabe della tradizione dell’Europa occidentale.
-
Anche fuori repertorio fiabesco-> film, generi della narrazione popolare,->ricorrenza di ruoli, però sistema di ruoli narrativi-> funzionare fuori del corpus specifico originario=scremare ancora di più i dettagli tematici= vincola ad un genere particolare.
->faranno gli narratologi successi->anni 60->studiosi recuperare studi di Propp sulla fiaba-> vedere se e fino a che punto applicarsi altri generi narrativi o addirittura ad ogni forma di racconto.
autori porterà -> pensiero di Propp della morfologia, modificandolo-> Greimas
Parte intuizione ->elimina residuo contenuto tematico=struttura profonda della lingua narrativa= matrice narrativa profonda -> diversamente manifestata, si trova ogni prodotto della discorsività umana->definizione di narratività svincolata rispetto al contenuto-> quasi solo sintattica. Quando testo narrativo? =principio di narratività=c’è in rilievo l’aspetto conflittuale tra soggetto e anti soggetto-> desiderano stessa cosa
No sicuri ->forma conflitto-> vera per tutti i racconti-> buon modo per vedere altro aspetto della struttura del racconto. (polemico = conflittuale)
partire da questa-> discorso sulle sfere d’azione-> elimina ogni residuo di tematicità, vincolante alla fiaba= distingue ruoli attanziali (sfere d’azione)-> puramente sintattici, svuotati di ogni contenuto tematico= pure relazioni tra ruoli, distinti dagli attori ->personaggi-> combinazioni ruoli attanziali, ruoli tematici e ruoli patemici
Questi ruoli ripartiti su tre assi, asse della comunicazione, del desiderio e del potere. ->schema applicabile->qualsiasi questione di interesse umano
asse portante-> rapporto di desiderio che unisce il soggetto (posizione narrativa->relazione con l’oggetto) all’oggetto->rende possibile la storia, -> ruoli interdefiniti, ->oggetto materiale, sembianze astratte.
soggetto tanto più soggetto quanto forte il desiderio l’oggetto= soggetto “agenty” nella misura in cui desidera l’oggetto-> determinare vero soggetto capire il soggetto che desidera di più-> altri personaggi ricadono intorno a queste azioni compiute dal soggetto.
La relazione di desiderio-> positiva, desidera l’oggetto-> anche negativa avversione-> soggetto staccarsi dall’oggetto, se l’oggetto valore negativo.
L’oggetto valore= agli occhi del soggetto ha un valore.
L’asse portante di tutta la narrazione -> movimento soggetto progettare azioni per congiungersi o disgiungersi oggetto. Questo insieme di azioni Greimas -> programma narrativo.
abbiamo in una narrazione tipica-> soggetto (S1) disgiunto (UOv) dall’oggetto di valore-> si troverà congiunto.
Anti-soggetto -> suo schema identico e speculare, opposto soggetto= due programmi narrativi scorrono paralleli congiungendosi -> nodo in cui i due si incontrano.
cosa personaggio riconoscibile soggetto o anti-soggetto? punto di vista ruoli attanziali, nulla, ->starti più superficiali -> per chi fare il tifo.
Secondo asse narrativo-> l’asse della comunicazione-> lega il destinante al destinatario attraverso l’oggetto-> perché soggetto investe di valore l’oggetto? Cosa rende desiderabile?-> in gioco altri ruoli:
Il destinate->posizione che opera quella del mandante-> Promessa o minaccia ->Motiva i soggetti ->d intraprendere programmi narrativi. Il destinante è il mandante->rende desiderabile l’oggetto
soggetti-> eterodiretti->perciò->destinanti incarnati a personaggi veri e propri, ma -> altri generi narrativi,-> legati “modernità”-> trovarsi una situazione-> soggetto è autodiretto=destinante (mandante) di sé stesso.
Però anche personaggio autodiretto se si scava sempre più nell’analisi ->destinante potrebbe corrispondere sistema di valori-> Il destinante no solo nella costruzione ma nell’interpretazione di un testo narrativo-> assenza di indicazioni possibili motivazioni -> soluzione=tassello della follia o cattiveria innata, sadismo.
destinante subito relazione no soggetto ma destinatario-> spesso soggetto e destinatario stesso personaggio, ma Greimas distingue->nel rapporto destinante -oggetto- destinatario, no detto soggetto unico destinatario di questa manipolazione.
interessante asse della comunicazione= potremmo intendere il rapporto tra le azioni destinante sui suoi destinatari= rapporto di tipo contrattuale-> condizioni.
contratto-> parte iniziale -> stipulato e conclusiva -> decide termini del contratto soddisfatti. -> destinante vedere in due momenti ->all’inizio e fine, ->due sotto ruoli del destinane che Greimas chiama
- destinante manipolatore all’inizio
- destinate sanzionatore o giudice alla fine (momento di riconoscimento sociale)
fiaba-> evidente ruolo e distinzione.
La manipolazione del destinante ->avvenire in tanti modi; potere, dovere, sapere ecc.
Come si identifica il programma narrativo? Dipende-> personaggio prendiamo punto centrale->ogni personaggio di qualsiasi intreccio-> desidera qualche cosa è potenzialmente soggetto programma narrativo=qualsiasi racconto -> diversi programmi narrativi a seconda dei personaggi guardare
Il vero conflitto ->cappuccetto rosso è tra il lupo e il cacciatore; il soggetto e l’anti soggetto->cappuccetto rosso l’oggetto dei programmi narrativi dei due->quasi tutte le storie occidentali il nome femmine ->titolo no soggetto ma l’oggetto
Infine, l’asse del potere-> unisce attraverso soggetto ->aiutante e un opponente, ->personaggi concreti o astratti. Molte trame->giocano ribaltamento continuo sull’asse aiutante, opponente.
Greimas-> aiutanti opponenti li troviamo da per tutto -> realtà no indispensabili come gli altri=solito entrano in gioco programmi narrativi secondari=programmi narrativi d’uso=programmi narrativi incastrano dentro il programma narrativo principale -> azioni narrative
Es programma narrativo di base-> salvare la principessa=soggetto superare una prova intermedia-> struttura a sacca-> per superare -> aprirsi un altro programma d’uso ecc.
Greimas-> aiutante e oppononente-> nei programmi narrativi d’uso= ruoli->aumentata o diminuita capacità che il soggetto ha di superare prova.
l’opponente dall’anti-soggetto->due ruoli ostacolano il soggetto-> l’azione di impedimento svolta dall’anti-soggetto-> programma narrativo di base, l’opponente ->programmi narrativi d’uso-> spesso l’aiutante dell’anti-soggetto=opponente del soggetto
Greimas-> questi ruoli narrativi no solo testi più canonicamente narrativi ->ogni tipo di situazione= narratività= modalità di pensiero, il modo umano per dare senso all’esperienza
Quando Greimas dice questo ->periodo story telling-> pratica più diffusa-> no idea di centro capacità di raccontare bene se stessi.
possibile trovare in ogni situazione umana i vari ruoli= Greimas riflettere sulla morfologia, nel senso delle funzioni di Propp->ricavarne sintassi delle azioni narrative legate alla struttura attanziale-> conto no genere narrativo attanziale-> tutto interesse narrativo esseri umani.
31 funzioni troppo vincolate alla fiaba ->eliminano caratteristiche principalmente fiabesche= scheletro, una sintassi= sequenza di tipiche azioni narrative prescindono dallo specifico genere.
prima constatazione-> Greimas parte-> struttura tipica della fiaba -> caratteristica ritmo ternario (numero tre nella fiaba è ricorrente) 3-> blocchi delle funzioni narrative e dentro ->possibilità triplicare queste funzioni.
Greimas-> buono Propp sulla struttura iniziatica del racconto fiabesco->ritmo ternario corrispondere->tre aspetti del modo percepiamo ogni azione umana narrativamente rilevante.
-