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MOD B4 - Coggle Diagram
MOD B4
Regole Propp riscontra ->Quattro principi fondamentali:
1.elementi costanti->funzioni dei personaggi, indipendentemente identità esecutore e modo di esecuzione.
- numero di funzioni ->magia russa limitato a 31: la funzione-> definita conto collocazione nella narrazione. La funzione nella collocazione giusta (es. nozze alla fine, non prima).
- successione funzioni identica. -> l'ordine costante.
- fiabe di magia -> struttura monotipica-> diverse combinazioni (solo una parte virtualità schema narrativo) ->sottotipi struttura fondamentale. Fiaba matrice tutte le 31 funzioni-> le altre variazioni di questa.
-
allontaniamo fiabe russe, ->bisogno interpretare queste funzioni per applicare
Perrault :
[i] e v w j y X
Sit. Iniz. – Allontanamento – Investigazione/Delazione – Tranello/Connivenza – Danneggiamento
Cappuccetto rosso di Perrault è strano perché conclude con il danneggiamento.
differente Grimm :
[i] k e (q ?) v w j y=q X Y W Rm Pu
Sit Iniz. – Divieto (raccomandazione materna) – Allontanamento – (Infrazione ? ) – Investigazione/Delazione – Tranello/Connivenza – Danneggiamento – Mediazione (la sciagura è resa nota) – Inizio della reazione – Rimozione della Sciagura – Punizione
Un’analisi di questo tipo-> capire differenza strutturale tra diverse versioni-> L’analisi in funzioni ->aspetti su cui vertere l’interpretazione
Lüthi-> problema-> questione delle origini della fiaba->afferma -> no assolutamente "ingenua", la sua semplicità è artificiale-> frutto cultura altamente sviluppata
No come sembra, no genere elementare, ->risultato lungo processo culturale ( ipotesi, non si fondano su nulla).
popolo-> fruitore e cultore della fiaba-> no creatore. -> fiaba dono al popolo da parte di poeti veggenti. L’identità degli originari creatori-> sfugge. Difficilmente stabilire fino a che punto porto al popolo la fiaba->forma a lui adeguata e fino a che punto,-> vera fiaba limata e assestata solo dalla trasmissione orale popolare.
Altri autori diversamente - vedono -> forma qualcosa compatibile-> idea lavoro fatto dall’oralità stessa (culture oralità primaria).
Walter J. Ong il canale comunicativo scrittura, no solo incide sulla comunicazione ma coincide sulle strutture mentali. Oralità e scrittura= diversi modi di pensare, ragionare e interagire.
Molti dei tratti per noi ovvi del pensiero e dell’espressione letteraria, filosofica e scientifica-> no dell’uomo in quanto tale, ma dalle risorse ->tecnologia della scrittura-> disposizione della coscienza umana.
abituati alla scrittura-> difficile concepire universo mentale e comunicazione-> orale e no semplice variante di un universo alfabetizzato.
scrittura fissa, registra->era evanescente. Fissa in una sua forma. Conseguenze -> come ci si relazione al mondo.
scrittura->vedere parole= qualcosa di esterno rispetto a noi, oggettivizza le parole.= cultura orale parole-> evento, qualcosa che si produce, -> situazione specifica che poi finisce.
parola= cosa da osservare, vedere da fuori-> funzione metalinguistica-> astratta capacità di pensiero astratto.
ultimi decenni-> studi linguistici-> rivolto attenzione testi scritti piuttosto che oralità, -> motivo-> studio legato alla scrittura. Ogni tipo di pensiero->certa misura analitico= suddivide propria sostanza in varie componenti.
senza saper leggere e scrivere, no eseguire esame dei fenomeni o delle affermazioni->sull’astrazione, sequenziale, classificatorio ed esplicativo-> culture orali primarie,-> profonda saggezza, ma non “studiano
imparano no studio in senso stretto, -> sorta di apprendistato, imitazione, esempi, proverbi, sentenze e altre forme semplici
->con l’interiorizzazione della scrittura= studio in senso stretto-> prime cose alfabetizzati esaminano-> lingua stessa e i suoi usi. [funzione metalinguistica-> possibile senza scrittura-> molto limitata. scrittura potenzia questa facoltà]
senza scrittura-> parole no presenza visiva, anche oggetti che rappresentano visibili… Sono occorrenze
parola come occorrenza = c’è una volta sola e poi sparisce-> collegare caratteristiche dell’oralità: lo scongiuro e l’incantesimo-> potere magico delle parole->Se parola è oggetto replicabile->l potere magico diminuisce. -> La parola si prende carico dell’azione.
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Ong: oralità primaria -> personalità in un certo modo più comunitarie ed esteriorizzate, meno introspettive, di quelle degli alfabetizzati-> raggruppa individui;->scrittura e lettura ->attività solitarie-> popoli orale esteriorizzano comportamenti schizoidi= alfabetizzati li interiorizzano.
tipico racconto fiabesco esternalizzare conflitto.
=quanto detto letture psicoanalitiche della fiaba= la funzione.
passaggio scrittura alcuni tratti attenuati,->troviamo comunque->forma affievolita->letterati conservare-> tratti caratteristici della fiaba.
la multi-interpretabilità della fiaba si esaurisce-> pretende di aver esaurito quel contenuto, quella possibilità di interpretazione
idea Lüthi->interpretabilità della fiaba – racconto dice qualcosa di diverso a chiunque ascolti e chiunque racconti
Vladimir Propp (1895-1970) – Morfologia della fiaba
formalisti russi -> ciò che stiamo. Autore morfologia della fiaba -> derivano studi successivi-> radici storiche dei racconti di fate.
Lüthi ne parla ->alcune critiche= Propp parlare delle funzioni narrative no sufficientemente conto regolarità a livello più discorsivo/tematico superficiale.
Lüthi conclude sua analisi e di Propp-> complementari, si completano(Lüthi parte stilistica e Propp parte del contenuto fiabesco).
prima intuizione di Propp ->sono tutte variazioni della stessa storia. Matrice comune ->diversi intrecci fiabeschi= profondità comune in tutte le fiabe. distingue sincronico (composizione e struttura) e diacronico
- possiamo studiare fenomeni e gli oggetti che ci circondano-> composizione e struttura, o processi e mutamenti sottoposti, o il modo origine.
- Al tempo stesso-> parlare dell’origine di un qualsiasi fenomeno solo dopo fenomeno stato descritto.
(Punto due): polemica con epoca si avventuravano in indimostrabili ipotesi l’origine dei racconti.-> polemizza approccio poco scientifico.
favola stata esaminata -> un punto di vista genetico senza tentativo descrizione sistematica preliminare-> ora no studio genetico delle favole, ma loro descrizione, = infruttuoso occuparsi origine senza risolto problema descrizione
Prima di Propp ->classificare le fiabe in base agli intrecci e ai motivi-> già frammenti fiabesco-> Propp troppo poco sistematici, no cosa c’è di profondo fiaba.
->cercare tipologia no livello di intrecci, ma livello più profondo(meno variabile).
A livello più profondo della fabula-> matrice strutturale profonda-> andare a reperire. Sintassi profonda della fiaba. =cercare particelle non divisibili ( linguisti con i fonemi)-> pochi gli elementi primari intrecciati= varietà delle fiabe.
elementi primari Propp: funzioni narrative:azione di un personaggio =dal punto di vista del suo significato-> l'andamento della narrazione. Azione generare altre azioni stesso livello
Propp->100 fiabe di magia russe->analizza scomponendole, segmentandole nei blocchetti narrativi.
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Effetti scrittura sulla memoria scrittura indebolisce memoria-> smette di ripetere una cosa,->viene persa.
=come culture orali trattengono discorsi socialmente utili (es. leggi)?
cultura orale primaria->risolvere problema tenere a mente o recuperare un pensiero= pensare in moduli mnemonici ->creati per pronto recupero orale.
forma del discorso conto ->problemi della memoria= comunicare di volta in volta, se no si perde la memoria. Il ritmo aiuta->un punto di vista fisiologico.
Ong elenca -> tratti psicodinamici dell’oralità,-> caratteristiche discorsi a oralità->distinguono discorsi nati cultura chirografica/tipografica:
• Discorso orale paratattico no ipotattico e…e Mancano connettivi logici, subordinate, esplicitazione dei nessi causali.
Il sistema paratattico ->constatiamo->fiaba fabula e intreccio coincidono-> nulla troppo complicato.
• discorso orale aggregativo no analitico – formule ed epiteti fissi: pensiero e l’espressione a base orale-> comporsi no unità discrete,-> ma gruppi di elementi = epiteti, i termini paralleli od opposti. [funzione mnemonica, ritmica, formulaica]
assieme parole-> ripetute, memorizzano brevi sintagmi. Formule standard. fiaba-> molte frasi fatte.epiteti forma scritta=ripetitivi e pesanti
• Ridondante: ripetizioni, lentezza. Arte narratore orale – rhapsodein: cucire insieme parti di testo prefabbricate… Ridondanza= “mantenere sul tracciato oratore, ascoltatore”-> scrittura= fastidioso->orale è importante. Chi ascolta no attento
• Conservatore o tradizionalista: scrittura->informazioni scaffalate e conservate fuori dalla mente -> recuperarle= buon sistema di indicizzazione, nelle culture orali -> continuamente ripetute.
Aspetto relazionale:
• Dal tono agonistico: primo piano funzione fatica del linguaggio-> in tanti modi, sia cooperativi (appelli diretti ecc.), sia polemico-conflittuali.->culture orali -> enfasi su questi aspetti conflittuali: il pubblico reagisce in modo polemico – ruolo attivo del pubblico->fiabe scritte difficile->presenza del pubblico-> no limita a leggere -> incontro alle esigenze dell’ascoltatore.
• Situazionale piuttosto che astratto-> Ong riferimento studi di Lurjia-> psicologia degli analfabeti. Ridotta capacità di astrazione. Pensiero concreto e situazionale. Mancanza di introspezione, ragionano diversa.->descrivere se stessi no senso per loro, chiedere agli altri (tipico della fiaba)-> mentalità orale-> scrittura-> vita interiore= tratti di un oggetto da analizzare.
LE 31 FUNZIONI NARRATIVE
funzioni esserci o non esserci. Dalla i alla y Propp-> fase preparatoria, niente di irrimediabile, il vero problema. No in tutte. Da x a Rm ->corpo centrale di una fiaba. Spesso coda= terzo movimento di funzioni non bene il perché. ogni funzione ->lettera/simbolo:
• i = situazione iniziale - no una funzione ->Spazio interno da cui si avvia la storia.
• e = allontanamento-> fiaba non si sviluppa in casa, ma fuori.
• k = divieto – personaggio posto un divieto. Va di pari passo con l’infrazione.
• q = infrazione – complicazione.
• v = investigazione: l’antagonista ricognizione – approccia il protagonista.
• w = delazione: l’antagonista informazioni sulla vittima. investigazione c’è delazione.
• ↑= partenza: l’eroe abbandona la casa.
•D = prima funzione del donatore: prova l’eroe. Domande, indovinelli. se supera z.
•Z = conseguimento del mezzo magico: dono, strumento indispensabile
• R = trasferimento nello spazio.
• L = lotta: confronto tra protagonista e antagonista.
•M = marchiatura: strana funzione segno corpo identifica l’eroe (es. Harry Potter).
- V = vittoria: quando c’è.
• Rm= rimozione della sciagura o mancanza: sembrerebbe finito.
• ↓= ritorno: il ritorno stesse forme dell’andata. A volte ostacolato da altri antagonisti
• Sm= smascheramento (del falso eroe)
• T = trasfigurazione: l’eroe nuove sembianze
• Pu= punizione (dell’antagonista)
• N = nozze: vissero sempre felici e contenti