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le teorie di comunicazione di massa 5 - Coggle Diagram
le teorie di comunicazione di massa 5
l'industria culturale e la nascita dei generi
contributo più rilevante da
Horkheimer
e
adorno
studio sui media è la nozione di
industria culturale
, si contrappone a
cultura di massa
.
essa vera e propria fabbrica del consenso> eliminato funzione critica della cultura attraverso costruzione vero e proprio sistema dei media governato istituzionalmente.
i due autori volume d
ialettica dell'illuminismo
evidenziano come effetti perversi dell'illuminismo responsabili razionalità tecnologica che assoggetta l'individuo invece che liberarlo.
prodotto dell'industria culturale> determinato dal suo carattere industriale, logica seriale che lo contraddistingue e suo essere merce di consumo quotidiano.
l'industria culturale agisce sull'autonomia del consumatore riducendola a puro intrattenimento= divertirsi= significare essere d'accordo -> l'autonomia del consumatore non esiste. in tal senso consumo distratto= obiettivo per l'industria culturale e attitudine di consumo per gli individui .
l'industria culturale ricorre strumento dello stereotipo= stabilizzazione di alcuni elementi utili per la loro riconoscibilità in futuro= provocò nascita dei generi, definiscono il modello attitudinale dello spettatore .
il ritorno del concetto di manipolazione
punto di vista degli effetti attivati dall’industria culturale sugli individui obiettivo= manipolazione del pubblico; adorno sottolinea troviamo di fronte effetto di sistema capace di promuovere manipolazione latente di stampo omologante.
Inoltre la critica mossa studiosi scuola di Francoforte, sistema dell'industria culturale accusa anche mezzo televisivo di puntare alla mediocrità dei prodotti.
concetto di manipolazione riporta intorno anni '20 e '30> ritorna idea sistema dei media onnipotente rispetto ai soggetti, reintroduce l’asimmetria del processo comunicativo e totale passività degli individui>neanche possibilità di sottrarsi .
conclusione teoria critica no interesse classiche problematiche della comunicazione riferita agli individui ma sua attenzione sul analisi del sistema dell industria culturale> fine svelarne pericolosità
la teoria critica nelle trame di internet
alcuni temi della teoria critica> al centro della riflessione attuale sull evoluzione di internet e in del web 2.0.
La approccio critico internet consistenza momento in cui si realizzano due condizioni: massificazione e l'internazionalizzazione del web
sociologo e giornalista bielorusso
morozov
in guardia nei suoi saggi> sul lato oscuro della libertà della rete>posizione cyber realista, indicando come masse utilizzano internet per intrattenimento e convalida personale, indicando come internet assoggettata alle forme istituzionali dei governi e quelli più oppressivi utilizzano per reprimere libertà.
l'accento su omologazione in cui l'individuo assoggettato ai messaggi presenti nell ambiente e che internet strumento di distrazione di massa orientato all intrattenimento. ancora una volta fronte a audience che osservata in modo stereotipico
tema della componente ideologica della rete analizzato più attentamente olandese
lovink
> occorre analizzare profondamente l'architettura e la logica di funzionamento di internet. in particolare due ideologie da demistificare che fanno parte del discorso pubblico su internet:
l'ideologia del free e dell'open, nasconde il modello economico sotteso alla rete e uno sfruttamento di classe all'interno del web
l'ideologia partecipazione, cela effetto non intenzionale della produzione di informazione grassroots, nella costruzione di spazi che alimentano frustrazione e odio online.
secondo versante evidenzia come dimensione libertaria della pubblicazione online= diffusione di contenuti imbarazzanti e contraddittori.
la moltiplicazione dei contenuti su blog e social media> creano secondo visione critica> circolazione forme di informazione e intrattenimento> vita a cultura prodotta da un economia dell’amatorialità e nasconde rischio appiattimento culturale.
Andrew Keen
chiave critica i rischi di un culto della mature e di una grande seduzione che generando punto di vista superficiale sul mondo prodotto da un puro e semplice rumore.
suo pragmatismo digitale Keen punta il dito su dittatura del dilettante impone su quella dell'esperto>valorizzare l'esistenza dei mercati di nicchia eliminando fondamentale funzione di intermediari culturali a favore di una big conversation su ogni argomento.
sua visione sembra a più tratti una difesa dei media tradizionali e dell' elite culturali e professionali per far sì che la rete non degeneri velocemente in un egualitarismo radicale corrosivo .
la riproducibilità tecnica e il mutamento della cultura di massa
il percorso rivede l'analisi della scuola di Francoforte sul rapporto tra media e cultura comincia interno scuola di Francoforte stessa>lavoro
Walter Benjamin
, vede nelle forme tecnologiche dei media> strumento per l'emancipazione delle masse e per democratizzazione culturale .
espone teoria= ciò che distingue le opere d'arte e la loro aura> elemento che non può essere catturato in nessuna riproduzione -> mentre opera d'arte originale possiede esistenza unica condizionata da autenticità e autorità, l'era della riproduzione tecnica demolisce queste condizioni
tempo stesso però arte diviene più prossima alle persone> accessibile e disponibile a tutti=senso delle immagini e degli oggetti d'arte come unici e permanenti>sostituito dal senso della loro transitorietà e riproducibilità; secondo Benjamin questo cambiamento riflette passaggio significativo nella coscienza delle masse: e il rovesciamento del rapporto fra qualità e quantità.
lo spirito dei tempi e la teoria culturologica
ulteriore esplorazione nel lavoro sociologo
Morin
, autore volume l’ Espirit du temps, base della Fondazione di una teoria culturologica.
accanto alla cultura nazionale e classiche Morin individua terza, nata dalla stampa, dal cinema, radio e televisione:
cultura di massa
.
il funzionamento dell industria culturale su due coppie antitetiche: burocrazia - invenzione e standard- individualità .
ulteriore contributo per raggiungimento di questo obiettivo> sincretismo culturale= tendenza omogeneizzare sotto comune denominatore contenuti diversi -> e attraverso questo> crea standardizzazione e secondo Morin un film sincronizzate mi molteplici presenti nei generi classici, es. film western> storia d'amore, e linguaggio omogeneizzato consente che si possano convivere all'interno di uno stesso prodotto .
cultura di massa caratterizza per duplice tensione per cui l'immaginario e reale, reale assume i colori dell immaginario.
ma cultura di massa è anche cultura del
loisir
, del consumo, dei prodotti che diviene autoconsumo della vita individuale.
meccanismi attraverso cui opera cultura di massa sono:
il meccanismo di proiezione> esercita funzione evasiva
il meccanismo di identificazione> esercita funzione integrativa
=immaginare mediali da una parte alimentano i nostri bisogni soddisfatti, consentendoci consumare attraverso i media ciò a cui non accediamo per via materiale e altra nutrono nostra immaginazione di nuovi immaginari, rendendoci insoddisfatti di come siamo.
Capitolo 7 – I cultural studies
Nascita del Centre for Contemporary Cultural Studies
studio cultura di massa> sviluppo autonomo anni 50 e 60 al centro vocazione politica: cultura come luogo in cui osservare le dinamiche di potere della società .
L’obiettivo dei cultural studies= sviluppare critica ideologica del modo in cui le discipline umanistiche si presentavano come forme disinteressate di conoscenza, operando loro demistificazione per svelarne natura normativa e loro ruolo di costruire una cultura nazionale.
Per comprendere loro approccio> riferimento al contesto sociale che caratterizza l’inghilterra anni ’50> verificarono trasformazioni che indussero studiosi a interrogarsi sulle loro conseguenze>fronte socio-economico>rintracciate nella ripresa economica e nello sviluppo industriale, nell’affermazione del Welfare State, nella ritrovata unità dell’Occidente.
Sul fronte culturale i segni evidenti> americanizzazione della cultura destavano preoccupazioni tra gli studiosi.
in questo clima> due testi principale ispirazione:
The Uses of Literacy e culture and Society
.
L’idea di cultura abbracciata dai CCCS> risultato visione sociale e a fondo loro lavoro troviamo l’esigenza difendere le espressioni della cultura popolare.
Rispetto precedenti studi sulla comunicazione i CS:
rompono con l’enfasi comportamentalista (stimolo-risposta) caratterizza studi di com. di massa per approciare i media come forze sociali
sfidano l’idea testi mediali come portatori trasparenti di significato
rompono con l’idea di ricezione passiva dei pubblici
rompono con l’idea di cultura di massa come fenomeno unitario e indifferenziato
Perciò l’indagine sulla funzione dell’ideologia ruolo rilevante all’interno dell’intera corrente di studio> base revisione dei modelli comunicativi proposta da Hall.
Il modello encoding/decoding
L’accentuazione da parte dei CS della funzione dell’ideologia nei processi di produzione e consumo culturale si riflette sull’analisi del complessivo sistema dei media. Secondo
Stuart hall
sistema mediale assolve 3 funzioni ideologiche:
1) offerta e costruzione selettiva della conoscenza sociale
2) visibilità di un’apparente pluralità delle situazioni di vita sociale
3) organizzazione e direzione di tutto ciò che i media tengono insieme
hall elabora modello più generale ridefinisce>contesto comunicativo degli effetti mediali e mostra opzioni di sintonizzazione o resistenza rispetto ai meccanismi ideologici.
specifica che prima di produrre un effetto sul pubblico, un messaggio assumere per esso un significato, percepito come dotato di senso e il significato di un testo mediale si colloca sempre tra chi lo produce e chi lo consuma.
Il produttore crea il frame (codifica) del significato in un certo modo, mentre chi lo consuma (decodificatore) lo decodifica a partire dal proprio background personale .