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IL CASO ITALIANO - Coggle Diagram
IL CASO ITALIANO
IL PROBLEMA NAZIONALE ITALIANO
I moti degli anni 20 e 30 sono alla base di quel processo detto
RISORGIMENTO
, che condusse nel 1861 all'
indipendenza
e all'
unità nazionale
.
:warning: questo fenomeno va inserito all'interno del processo ottocentesco di
formazione degli stati nazionali europei.
In tutta Europa era acceso il dibattito attorno alle idee di LIBERTà, DEMOCRAZIA, NAZIONE.
RITARDO ITALIANO:
La penisola appariva una PERIFERIA ECONOMICA rispetto a paesi industrializzati come Gran Bretagna, Belgio, Francia settentrionale, alcuni stati tedeschi.
CAUSE: frammentazione politica ed economica
(tantissime dogane e debolezza infrastrutturale:
strade lente e insicure, esigua rete ferroviaria; diversità di pesi e misure)
:warning:gli stati italiani intrattenevano rapporti di scambio più intensi con l'estero che fra di loro.
POLICENTRISMO E "PICCOLE" PATRIE:
altro problema era la frammentazione culturale: l'Italia era un paese dominato dai dialetti, con tantissimi analfabeti, solo il 3% parlava l'italiano.
Scrittori come Foscolo, Berchet, Manzoni, esaltavano la
nazione culturale
, fondata sulla tradizione della cultura italiana.
Dall'altra parte però le classi dirigenti erano legate a una dimensione locale e cittadina, la "piccola patria" (il policentrismo ha da sempre caratterizzato l'esperienza italiana)
OPINIONE PUBBLICA RIFORMATRICE
:
inizia a svilupparsi un'èlite di estrazione prevalentemente borghese (avvocati, medici, ingegneri, insegnanti universitari):
aveva un punto di riferimento culturale nel riformismo illuminista o nella rivoluzione francese (criticavano però gli eccessi giacobini)
avvertivano il peso dell'arretratezza economica e civile italiana
volevano superare la frammentazione, investire nelle vie di comunicazione, creare una lega doganale, unificare pesi e misure, ridurre le dogane interne, migliorare l'istruzione e ottenere una COSTITUZIONE LIBERALE
DIVERSE IPOTESI PER UNA NUOVA ITALIA:
orientamenti politici
Vincenzo Gioberti
moderati neoguelfi
: confederazione di Stati italiani sotto la guida del pontefice (identificato con Pio IX)
Balbo
confederazione di stati italiani sotto monarchia sabauda
D'Azeglio
monarchia liberale sotto i Savoia
Carlo Cattaneo
repubblica federalista da ottenere attraverso riforme
Giuseppe Mazzini
e la
Giovine Italia
popolo = nazione
"pensiero e azione": va prima educato il
popolo
(propaganda), poi va pianificata l'insurrezione (azioni concrete)
obiettivo: Italia unita, libera, indipendente e repubblicana
vuole coinvolgere il popolo, che però è più interessato alla questione sociale (scollamento tra ideali e realtà) => fallimento dei primi tentativi insurrezionali (per es. fratelli Bandiera in Calabria nel 1844)
intellettuale genovese, ex carbonaro, confinato in Francia nel '30, progetta una nuova organizzazione clandestina che superi i limiti delle precedenti:
la "Giovine Italia" (il nome allude all'
entusiasmo rivoluzionario dei giovani
+ aspirazione all'
unità
nazionale)
"Dio e popolo": religione civile basata sulla fede nel sentimento nazionale
Queste tematiche si intrecciano con il dibattito politico dei patrioti (:red_flag: contribuirono soprattutto gli esuli, che analizzavano la situazione dall'esterno).
Fu presto chiaro che
1) l'obiettivo dell'
indipendenza
doveva essere connesso a quello dell'
unificazione nazionale
;
2) il modello della società segreta, come la Carboneria, andava sostituito con programmi politici chiari e di ampio consenso.
2 LINEE:
LIBERALI MODERATI:
secondo loro, gli obiettivi andavano raggiunti gradualmente, senza insurrezioni, sotto la guida di un sovrano (aspiravano alla monarchia costituzionale liberale)
DEMOCRATICI REPUBBLICANI: credevano nell'importanza dell'iniziativa popolare e dell'insurrezione nazionale, aspiravano alla fondazione di una repubblica fondata sul principio della sovranità popolare.
In una prima fase prevalsero i demcratici, poi i moderati.