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ECCITAZIONE E CONDUZIONE DEL CUORE - Coggle Diagram
ECCITAZIONE E CONDUZIONE DEL CUORE
Nodo seno-atriale
Striscia ellissoidale e appiattita di muscolo cardiaco specializzato
Lunga 15 mm
Spessa 1 mm
Larga 3 mm
Collocato nella parete superiore postero-laterale dell'atrio destro, sotto e appena lateralmente allo sbocco della vena cava superiore
Fibre che non posseggono alcun filamento contrattile
Diametro di 3-5 micrometri
Si connettono direttamente con le fibre del muscolo atriale
Ciascun potenziale d'azione generato nel nodo SA diffonde nella parete muscolare dell'atrio
Sono le più rapide ad autoeccitarsi
Controllano la frequenza del battito dell'intero cuore
grazie all'intrinseco lento passaggio di ioni sodio e calcio attraverso la membrana delle fibre del nodo SA
a causa dell'elevata concentrazione di sodio nel liquido extracellulare e della presenza di un moderato numero di canali del sodio aperti
non determina uno stato di depolarizzazione persistente
due eventi impediscono l'instaurarsi di tale stato
i canali sodio-calcio di tipo L si inattivano entro 100-150 msec dall'apertura
apertura di un elevata quantità di canali per il potassio
iperpolarizzazione
corrente funny
Lievemente permeabili agli ioni sodio e calcio
Potenziale di membrana a riposo della fibra del nodo SA
-55 e -60 mV
il potenziale di riposo è di -55 mV
a questo potenziale i canali del sodio sono per lo più inattivi
solo i canali lenti sodio-calcio possono aprirsi
si genera il potenziale d'azione
il potenziale d'azione si sviluppa più lentamente di quello del muscolo ventricolare
anche il ritorno allo stato negativo avviene lentamente
velocità di conduzione
nella maggior parte del muscolo atriale è di 0,3 m/sec
è di circa 1 m/sec in alcuni piccoli fasci di fibre atriali
uno è il fascio interatriale anteriore
passa nella parete anteriore degli atri per raggiungere l'atrio sinistro
fascio di Bachmann
fasci
fascio di Bachmann
passa anteriormente per raggiungere l'atrio sinistro
via internodale anteriore
percorre la parete atriale anteriore
termina nel nodo atrioventricolare
via internodale media
percorre la parete atriale laterale
termina nel nodo atrioventricolare
via internodale media e posteriore
percorre la parete atriale posteriore
termina nel nodo atrioventricolare
nodo e fascio atrioventricolare
ci arrivano i fasci internodali anteriore, media e media posteriore
causa ritardo nella trasmissione dei ventricoli
il passaggio dell'impulso da atri ai ventricoli non avviene rapidamente
permette agli atri di trasferire il proprio sangue nei ventricoli
insieme alle sue fibre conduttive adiacenti
localizzato nella parete posteriore dell'atrio destro immediatamente dietro la valvola tricuspide
l'impulso raggiunge il nodo a circa 0,03 sec
si verifica un ritardo di 0,09 sec nel nodo AV prima che l'impulso entri nella porzione penetrante del fascio AV
si genera un altro ritardo di 0,04 sec avviene nella porzione penetrante del fascio AV
composta di piccoli fasci che attraversano il tessuto fibroso che separa gli atri dai ventricoli
questo ritardo è dovuto al diminuito numero di giunzioni comunicanti tra cellule successive nelle vie conduttive
elevata resistenza alla conduzione degli ioni da una fibra all'altra
le fibre di purkinje conducono dal nodo AV attraverso il fascio AV nei ventricoli
caratteristiche funzionali opposte rispetto a quelle del nodo atrioventricolare
fibre molto grandi
trasmettono potenziali d'azione ad una velocità di 1,5- 4 m/sec
trasmissione quasi istantanea dell'impulso
scarso numero di miofibrille
quindi si contraggono poco o affatto durante la trasmissione dell'impulso
fascio AV
il potenziale d'azione non viaggia in senso retrogrado ma solo da atri a ventricoli
la porzione distale si dirige nel setto interventricolare per 5-15 mm verso l'apice del cuore
si divide in due branche
destra
sinistra
sotto l'endocardio
sulle due facce del setto interventricolare
si divide in ramificazioni più piccole
corrono obliquamente attorno a ciascuna camera ventricolare per tornare verso la base del cuore
la parte terminale delle fibre di purkinje penetrano per circa 1/3 dello spessore della massa muscolare e si continua con le fibre muscolari cardiache
controllo
parasimpatico
rilascio di acetilcolina
diminuisce la frequenza di scarica del nodo SA
rallenta la frequenza cardiaca
diminuisce l'eccitabilità delle fibre giunzionali AV tra la muscolatura atriale e quella del nodo AV
rallenta la trasmissione dell'impulso cardiaco ai ventricoli
agisce sui recettori muscarinici M2
aumenta la permeabilità delle fibre agli ioni potassio
rapida perdita di potassio dall'interno delle fibre conduttive
iperpolarizzazione
diminuzione dell'eccitabilità
potenziale a riposo tra -65 e -75 mV
diminuisce il fattore di sicurezza
rapporto tra l'ampiezza del potenziale effettivo e il potenziale minimo capace ancora di propagarsi
un'intensa stimolazione dei nervi vaghi può bloccare completamente sia l'attivazione del nodo SA sia la trasmissione dell'impulso cardiaco dagli atri ai ventricoli
i ventricoli possono cessare di battere per 5-20 sec
dopo questo tempo nella porzione settale del fascio AV si sviluppa un ritmo proprio
fuga ventricolare
simpatico
causa
aumenta la velocità di conduzione così come il livello di eccitabilità in tutte le zone del cuore
aumenta la forza di contrazione della muscolatura cardiaca
aumento della frequenza di scarica del nodo SA e quindi della frequenza cardiaca
rilascio di noradrenalina
stimola i recettori noradrenergici beta1
aumenta la permeabilità della membrana della fibra agli ioni sodio e calcio