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EDUCAZIONE INCLUSIVA, SPINTE VERSO INTEGRAZIONE SCOLASTICA ANNI 60-70,…
EDUCAZIONE INCLUSIVA
MONDO
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ALCUNI PAESI SI IMPEGNANO PER INCLUSIONE, ALTRI FANNO POCO O NULLA (NO SCUOLA DI TUTTI E NO INSEGNANTI QUALIFICATI, Nè SOSTEGNI TECNICI E SCIENTIFICI)
ITALIA: UNO DEI POCHI PAESI CHE PRATICANO INCLUSIONE SCOLSTICA ISPIRANDOSI ALLE LINEE GUIDA DELLA CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
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MAI STATE ABOLITE SCUOLE SPECIALI ISTITUITE CON RIFORMA GENTILE DEL 1923. MA SONO REALTÀ MARGINALE (70 SCUOLE E TOTALE 1800 STUDENTI).OGGI IL 98% STUDENTI CON DISABILITÀ FREQUENTA SCUOLA DI TUTTI.
DICHIARAZIONE SALAMANCA 1994: BASE DELL'EDUCAZ. INCLUSIVA è CHE TUTTI GLI ALUNNI DEVONO IMPARARE INSIEME E LE SCUOLE DEVONO RISPONDERE AI BES ASSICURANDO ISTRUZIONE DI QUALITÀ
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CONVENZIONE ONU: DISAB. COME RISULTATO DI INTERAZIONE TRA PERSONE CON MINORAZIONI E BARRIERE AMBIENTALI CHE IMPEDISCONO PARTECIPAZIONE.
ITALIA
scuola importante ruolo inclusivo dopo unificazione per spinta a diffusione italiano e nascita unica cultura nazionale
anni 60: nuovo bisogno di inclusione a causa delle migrazioni interne. A scuola arrivano figli di emigrati, inseriti spesso in classi differenziali (non sanno italiano). Ma questa educazione per loro può costituire uno svantaggio sociale
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INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER MASSIMIZZARE IL POTENZIALE DELLA FORZA LAVORO E FAVORIRE RIPRESA ECONOMICA DOPO GUERRA
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L118/1971 ACCESSO ALLE SCUOLE DI TUTTI PER STUDENTI CON DIS. (SCUOLE SPECIALI RIMANGONO PER DIS. GRAVI). MANCA RIFLESSIONE PEDAGOGICA
DOCUMENTO FALCUCCI 1975: ANCHE I SOGGETTI CON DIFFICOLTÀ NELLO SVILUPPO, NELL'APPRENDIMENTO E E NELL'ADATTAMENTO SONO PROTAGONISTI DELLA LORO CRESCITA E HANNO POTENZIALITÀ CONOSCITIVE, OPERATIVE E RELAZIONALI.
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