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L'ETA' NAPOLEONICA (1795-1815) - Coggle Diagram
L'ETA' NAPOLEONICA
(1795-1815)
diffusione degli ideali rivoluzionari
politica imperiale di Napoleone e
"triennio giacobino"
(1796-1799): creazione delle "repubbliche giacobine" e di Stati "satelliti" della Francia
emergere dei ceti medi (funzionari pubblici, ufficiali, insegnanti)
rinnovamento delle strutture economiche
patriottismo
coinvolge solo i ceti colti
democratici (si ispirano agli ideali rivoluzionari, ma restano poi delusi dal regime napoleonico)
moderati
propaganda
delle idee rivoluzionarie prime, del regime napoleonico poi
giornali e libelli
teatro
scuola
feste e cerimonie pubbliche
nuovo intellettuale
elaborazione e diffusione delle ideologie rivoluzionarie
durante il regime napoleonico, intellettuale cortigiano e funzionario (vd. Monti)
generi e forme letterarie
improntati a
classicismo
e
purismo linguistico
l'unica eccezione e l'
Ortis
di Foscolo, ma non inaugura ancora il genere moderno del romanzo
due tendenze opposte e complementari
NEOCLASSICISMO
Classicismo archeologico
(scoperte archeologiche e studio dell'arte classica)
+
Classicismo rivoluzionario > napoleonico
(esaltazione della libertà e dell'eroismo > celebrazione della grandiosità imperiale del regime)
Winckelmann
: l'arte greca ha realizzato l'ideale del
bello assoluto ed eterno
, che consiste in
"nobile semplicità"
e
"calma grandezza"
, nate dall'armonia e dal dominio delle passioni. L'arte e la letteratura devono quindi mirare al
bello ideale
che trasfiguri la realtà
PREROMANTICISMO
esasperazione delle
passioni
e della
soggettività
, predilezione per
atmosfere cupe e malinconiche
(> poesia cimiteriale), per l'esotico e il
primitivo
, il
selvaggio
Sturm und Drang
(= tempesto e impeto): culto del
genio
e rifiuto del classicismo: Rousseau, Schiller, Klingner, Richardson
sono entrambe forme di
evasione
, di fuga dal presente di
crisi
(rivoluzione francese e industriale + delusione post rivoluzionaria): ci si rifugia nella bellezza ideale e nel passato, oppure nelle profondità dell'io