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MOD B 2 - Coggle Diagram
MOD B 2
Storia del genere fiabesco
genere fiabesco-> difficile datarlo,=oggi definizione di fiaba,-> genere narrativo fantasioso ->avvengano cose che vanno contro la realtà scientifica->dall’altra parte la caratteristica principale->pubblico infantile-> spesso scopo educativo. (contenuto pedagogico)
Parlare origine della fiaba no senso ->non sappiamo quando cominciano a configurarsi dei racconti simili a quelli -> sappiamo-> simil fiabeschi narrati anche nell’antichità.
per tradizione del folclore narrativo, fino -> scrittura-> fissare e documentare l’esistenza racconti-> saggezza orale, si tramanda ->no tracce-> tradizione tramandata-> gran parte delle cose che raccontate-> perse o depositate nei proverbi.
possiamo sapere-> indizi qua è la-> fiaba genere narrativo-> nel corso dei secoli millenni->adattabile nei doversi contesti e anni-> diverse funzioni comunicative, sociali, culturali-> ipotizzano fiaba nasca come relitto culturale di vecchi miti-> perduto loro originaria funzione magico-religiosa->diventa narrazione profana anche intrattenimento-> comunità analfabete, pre-letterarie.
tracce di forma fiabesca dell’antichità-> già tribù del paleolitico ->storie simili-> anche indizi testuali- letterari sparsi-> alcuni passi di opere greche e romane-> alludono antichi racconti tradizione orale.
esempio-> “vespe” di Aristofane, 422 a.C.-> scena incorniciata-> alcune delle nostre fiabe-> intrecci quelli di base ->elementi formali->ad oggi-> formula introduttiva “c’era una volta..” ->segnale di genere-> siamo di fronte fiaba.
->anticipazioni delle fiabe in letteratura, -> rielaborazioni letterarie fiabe popolari, miti e leggende->tempo suddivisioni di genere no così nette come adesso.
anticipazioni delle fiabe->Apuleio “l’asino d’oro” ->aspetti in comune con la “bella addormentata” o “amore e psiche”-> Apuleio colloca racconto interno cornice narrativa, tramite la quale ->capire quali attributi venivano associati alle fiabe->normali condizioni di enunciazione fiabe popolari ->Grecia del secondo secolo d.C.
snodo importante evoluzione-> esempi di rielaborazione artistiche fiabe lungo i secoli-> ma repertorio fiabesco ->stimolo per l’immaginazione letteraria dell’autore,-> discostano dallo stile fiabesco= corso dei secoli->difficile momento del cambiamento-> fiaba s-> graduale ma inesorabile delegittimazione culturale-> considerata racconto puerile e inverosimile.
1550 “le piacevoli notte” di Giovanfrancesco Straparola-> diverse storie troviamo il magico e il meraviglioso, riconosciuto-> più evidente l’aspetto fantasioso ->ma l’autore ->pubblico colto-> distanza forma tradizionale fiaba orale-> elementi estranei= stile fiabesco-> estremamente scarno>> spiegazioni, approfondimenti, giustificazione di azioni da parte dei personaggi= elemento letterario sopraggiunto nel frattempo.
634-36, Gianbattista Basile “il pentamerone”, modo racconta le storie-> pensare ->città grande-> Napoli primo trentennio del 600, le fiabe-> pubblico infantile-> Però simultaneamente ->anche pubblico adulto-> impadronito repertorio narrativo popolare-> riadattato gusti raffinati e sofisticati adulti, -> elementi stilistici no stile originario.
altri due autori-> Charles Perrault-> codifica fine 600 ->regole del genere fiabesco letterario ->oggi lo conosciamo poi->fratelli Grimm-> raccolta “le fiabe del focolare” ->genere fermato->forma codificato loro.
riduzione del romance-> abbiamo l’evidenza due modi diversi della finzione scritta ->a stessa società; l’uno -> adeguato ai principi conoscitivi civiltà occidentale orientando=principi cartesiani, mentalità razionale-> l’altro respinto forma inadeguata alle conquiste conoscitive
In questo contesto ->“secondo capitolo” di cappuccetto rosso ->versione scritta letteraria di Charles Perrault -> altro contesto-> corte del re sole-> Luigi 14° -> sviluppa moda letteraria->corte forme di intrattenimento-> racconti di fate(chiamati-> fata-> personaggio importante, aiutante magica), messi in scena o raccontati-> dame di corte.
destinazione di queste fiabe ambigua-> trasformazione già in corso-> finta di raccontare le storie ai bambini-> ma agli altri adulti di corte->conoscere storie agli aristocratici-> inservienti, balie che si occupavano dei bambini.
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notare-> qualche cosa succede -> 500 e il 600-> cambiare il genere fiabesco->spostamento di destinazione indifferenziato, adulto-infantile->pubblico infantile.->600 fiaba no intrattenimento per bambinai=l’attuale distinzione tra mondo infantile e mondo adulto no presso maggioranza della popolazione mondiale (europea).
storico francese ->Philippe Aries-> scuola storiografica->prima metà 900, “scuola degli annales” ->abbastanza rivoluzionaria nel campo degli studi storiografici-> più semiotica->no occuparsi storia prima
=storia della lunga durata-> contrapposizione -> storia detta evenemenziale= come storia prima della scuola degli annales? ->archivi ufficiali-> ricavavano informazioni->eventi politici; battaglie, guerre, re ecc-> tagliava fuori ciò no documentato-> vivevano le persone, no parte storiografia fino a quel momento.
storici degli Annales-> ampliare il numero di fonti ->costruire la storia no solo protagonisti attivi grandi eventi ->anche quelli stati esclusi di cui non si parlava( gente popolare)= recuperare documento che non sapevano neanche di esserlo-> scritture della chiesa, giocattoli, residui di cibi o di ricette->elemento del passato ->idea di tutto il passato che era stato trascurato.
=lunga durata della storia=cambia scala temporale dei fatti=centro delle città cambiamenti drastici avvertiti subito->periferie dalle persone più povere-> cambiamenti no avvertivano se non dopo tanto tempo= cose abbastanza invariate-> si considerano mentalità delle persone-> Eco->l’enciclopedia= modo di pensare, assunti dati per scontati, credenze generali
tra gli studi -> Philippe Aries-> posto come oggetto di studio-> concetto dell’infanzia, ->chiama sentimento dell’infanzia.
oggi distinguiamo ->età infantile -> adulta -> segmentazione che fa il sistema scolastico->Philippe-> distinzione nell’età moderna, fino prima distinzione->no esisteva-> giochi stessi degli adulti, i vestiti,-> anche dall’estrema povertà di elementi lessicali che servivano a designare i bambini.
->documenti-> bambini riferito a quindicenni->no distinzione tra bambini e ragazzi->altra fonte-> rappresentazioni pittoriche.
bambini -> stesse proporzioni degli adulti= adulti in miniatura= no attenzione e volontà distinguere tra bambini e adulti e diverse fasi della vita.
Questo-> contesto ->trasformazione genere fiabesco-> trasformazione parla->saggi capitolo Robert Darnton “il grande massacro dei gatti”.-> professore di Brighton ->1972 corso-> poi tratto libro->partecipava famosissimo antropologo Gerz.
idea generale-> raccolta di saggi->indagine mentalità dei modi di pensare-> Francia 700. Attraverso metodi degli Annales->spunto da documenti e oggetti culturali di ogni tipo
esempio-> darà titolo a libro->testimonianza operaio parigino-> massacro di gatti nelle strade della città ->operai-> varie forti= periodo-> borghesi proprietari delle fabbriche ->tenere in casa i gatti->operai ->gatti trattati meglio delle persone->propria rabbia sui gatti-> anche prima prova di ribellione
idea -> ciò che ci è incomprensibile-> li che bisogna incominciare a lavorare= distanza che ci separa da quella cultura->voler capire e cercare (d’accordo-> creazione dell’ipotesi di Pearce)
Un episodio strano e incomprensibile-> trascrizione -> 800->folcloristi si scatenano in tutta Europa ->raccogliere la viva voce del popolo-> caso fiaba diventa documento storico= trascrizione di una versione orale antica
Tra i vari episodi -> versione popolare orale-> cappuccetto rosso -> campagne francesi-> titolo no -> no traccia di nessun cappuccio rosso
Episodio di cannibalismo->no lieto fine-> elementi legati alla vita contadina->poi tolti, gli aghi e gli spilli non si capisce -> normalissime strade, lo spogliarsi, -> chiave di lettura sessuale mascherata ma violenza esplicita-> manca anche l’ammonimento materno=no riconoscimento morale
notare il cambiamento negli anni-> domandare per chi era-> per i bambini, o solo alle ragazze -> più anziane, o presa proprio più letteralmente?
Darnton-> riferimento questa storia-> polemizza letture psicoanalitiche-> psicoanalisti-> Erich Fromm e Bruno Bettelheim-> letto fiabe tradizione europea -> simboli nascosti= fiaba cappuccetto rosso-> rappresentazione conflitto edipico dopo -> esteriorizzazione del conflitto interno=figura paterna-> ragazza provare sentimenti ambivalenti-> scissa in due->lupo= pulsioni inconsce dell’Es-> attrazione -> cacciatore= versione “buona” del padre, super IO= parte razionale, prevale.
->esteriorizzando conflitto=psicodramma-> libera dell’ambivalenza.-> casa della mamma e della nonna= stessa casa->figlia l’uccisone della madre=uccisone della nonna-> ragionamenti validi-> Darnton, letture psicoanalitiche no conto-> elementi a cui attribuiscono l’importanza -> permettono l’interpretazione-> aggiunti successivamente-> epoche recenti, come il lieto fine-> 1812 cappuccetto finiva male o si liberava da sola
Darnton incrocia-> sua lettura di questa fiaba,-> conclusioni ->ipotesi= storia immorale, ingiusta e cruenta= richiede spiegazione-> ripescare altri documenti -> condizioni di vita dei contadini raccontavano queste storie->vivevano sull’orlo della povertà e dell’incidenza
la lotta per la sopravvivenza, vita famigliare era molto dura
contadine-> posavano tardi->contenere nascite-> troppi figli no mantenimento e cibo ma eredità->no per tutti-> matrigne= madri morivano-> contadini altra moglie per curare i figli,->personaggi -> ritroviamo nelle fiabe no inventati ->esse privilegiassero i propri figli rispetto nati da matrimoni precedenti-> condizioni in cui vivevano->rivalità tra fratelli-> aspetto materiale che affettivo,->proprietà future-> sopravvivenza.
=attraverso il racconto->rappresentano -> proprio mondo->loro esistenza-> lotta per la sopravvivenza. Da queste fiabe e altri documenti ->capire problemi dovevano affrontare.
- La fame; reale
- I lupi: attaccavano villaggi
->fiabe raccontate->realtà dei fatti-> mondo che ti volta le spalle ->rimedio =contare solo su sé stessi-> cappuccetto brutta fine->mondo spietato no spazio per fidarsi delle persone.
=istruzioni di vita-> forma narrativa-> più semplice da memorizzare->furbizia qualità di tutte le fiabe-> personaggio che vince no buono ma furbo (pollicino-> scambia cuffiette da notte-> figlie e l’orco mangia)
testo plasma la mentalità e la mentalità si riversa nel racconto= anche condizioni esterne-> cambiano le condizioni esterne-> istruzioni del vivere in un certo modo-> meno funzionali alla sopravvivenza= cambiare anche ruolo del racconto =cambia funzione della fiaba.
I cattivi nelle fiabe mai uomini ma trasfigurati.
varianti-> territorio vengono raccontante. Vari autori ->processo di trasformazione delle mentalità -> tra il 6-700 cultura europea ->francese= trasformazione del sistema simbolico iscritto nella saggezza popolare.
autori italiani->questa trasformazione-> Gianni celati-> libro-> raccolta di saggi = parla-> trasformazione-> le classi più elevate e poi -> anche classi meno alfabetizzate-> povere.= trasformazione riguarda rottura continuità tradizione, = impossibilità di riconoscersi nel proprio passato culturale -> distanza oggetto da rifiutare-> residuo di imbarazzo.
=bambini ->crescono no giocattoli prima o li rompono-> imbarazzano=essere stati piccoli e no riconoscono ->fase anteriore.
trasformazione->simultaneamente-> nascita della novella, romanzo-> storie di tipo più realistico
Il romanzo-> termine processo di trasformazione sistema simbolico->cultura europea=nostro mondo no riconoscersi nel proprio passato. Il romance arcaico=tipo di finzione-> don Chisciotte far rivivere, dopo il 600-> esistenza marginale e senza sviluppi, -> provincia di sotto-letteratura abbandonata dagli adulti -> bambini delle classi alte e adulti basse, popolari.
Quindi superata quella mentalità-> classi colte->due nuovi generi narrativi-> letteratura più realistica= racconto realistico->successivamente romanzo moderno(novel)-> no elementi fantasiosi->mondi finzionali ma più verosimili-> narrazione prerogativa delle classi subalterne-> tradizione orale coltivata dal popolo->poi sottogenere=letteratura per l’infanzia= fiabe rielaborate= genere specifico per i bambini.
ciclo di ricambio sanziona-> svolta mondi della finzione occidentale fra 6-700->l’avvento novel e della letteratura per l’infanzia assieme-> novel bisogno->letteratura per l’infanzia=racconti altro modo-> rimessi parzialmente in forma, ma soprattutto, ridestinati->romanzo diffonderà ->attraverso pubblicazioni d’appendice (intermedio fantasia fiabesca e realismo romanzo) -> ritorneranno oggetti letterari scartati dagli adulti classi alte.