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CAP 6 GESTIONE DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE - Coggle Diagram
CAP 6 GESTIONE DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE
STRATEGIA AZIENDALE
bisogna distinguere:
la STRATEGIA è strettamente correlata al perseguimento di un fine rilevante nel medio lungo termine, le decisioni di tale tipo sono oggetto di attenta valutazione da parte dell’organo di governo
La strategia si fonda su scelte che influiscono profondamente sulla articolazione delle combinazioni produttive, nonché di rilievo non trascurabile in relazione alla quantificazione economico finanziaria delle risorse e delle determinanti reddituali e patrimoniali.
Il processo di definizione della strategia si basa sull’orientamento di fondo che gli attori chiave hanno sulle finalità istituzionali dell’impresa ed in particolare sul ruolo sociale della stessa
la TATTICA è attinente ad obiettivi di breve periodo, sebbene non slegate dall’obiettivo finale.
ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO
L’orientamento strategico di fondo è la visione dell’impresa e del suo futuro, di ciò per cui l’impresa è vocata, dei suoi fini e del modo di condurla
il campo di attività da svolgere nel futuro;
l’ampiezza dell’orizzonte temporale;
la dimensione dello sviluppo quantitativo;
la identificazione dello sviluppo qualitativo
DECISIONI STRATEGICHE E DECISIONI TATTICHE
L’organo di governo identifica l’orientamento strategico di fondo dell’azienda di produzione e la mappa strategica delle diverse combinazioni prodotto/mercato/tecnologia nelle quali operare (le risposte dell’azienda ai bisogni della clientela) e definisce gli obiettivi generali da perseguire e mantenere.
Le decisioni
strategiche
attengono alla definizione dei confini attuali e quelli prospettici dell’attività economica dell’azienda (cosa), del come si vuole distinguere l’attività dai competitors (come), con quali altre aziende si perseguono accordi di lungo periodo (con chi), con quali risorse umane e materiali si perseguirà lo sviluppo aziendale, e quali risultati sono attesi da tali decisioni.
Le decisioni
tattiche
riguardano invece scelte concernenti le modalità di impiego delle risorse aziendali attuali e prospettiche in un arco temporale di breve periodo, che sono in relazione coerente e funzionale con le scelte di tipo strategico.
STRATEGIA COMPETITIVA
si fonda sulle fonti del vantaggio che l’area d’affari può offrire e sviluppare verso i clienti nei confronti dei competitors, agendo sia sulle fonti interne che su quelle esterne.
VANTAGGI COMPETITIVI
I vantaggi di COSTO attengono alla capacità di sviluppare l’attività economica simile a quella dei concorrenti con costi meno elevati. In particolare sono rilevanti le capacità di mantenere vantaggi di costo unitario dei prodotti in funzione di economie di scala.
I vantaggi di DIFFERENZIAZIONE attengono alla capacità dell’azienda di offrire beni merci e servizi che siano caratterizzati da specificità percepite dai mercati di sbocco come unici.
FONTI
I vantaggi competitivi possono derivare da fonti esterne o da fonti interne.
Le fonti
esterne
fanno tipicamente riferimento ai cambiamenti che intervengono nella domanda e nella tecnologia i quali, per essere trasformati in vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti, richiedono una elevata capacità di anticipazione e risposta da parte dell’impresa
Le fonti
interne
del vantaggio competitivo possono invece promanare dalla capacità dell’azienda di innovare le combinazioni produttive e articolare le risorse interne aziendali differentemente e con modalità più efficaci dei concorrenti in relazione alle richieste dei mercati in cui opera l’azienda.
GOVERNI ECONOMICO DELLE AZIENDE DI PRODUZIONE
Si riferisce agli indirizzi generali e alle scelte pertinenti lo svolgimento dell’attività economica effettuate dagli organi di vertice,
all’attività di controllo che può/deve essere svolta su tali ambiti decisionali