A Napoli si sviluppa invece l’opera buffa, in seguito diffusasi anche a Roma e in altre città Italiane, fino a prendere piede in tutta Europa.In questo caso troviamo: importanza dell’azione della scena, cantanti con ottime doti recitative, orchestra e dotazioni sceniche ridotte, pochi personaggi, linguaggio colloquiale, rifiuto del canto virtuosistico con pronuncia errata delle parole, poco impiego dei castrati.Questi tipi di opere trovano successo fino a metà del 19° secolo, per poi iniziare il declino.