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[10] OPERA e TRAMA: IL GIORNO (PARINI) - Coggle Diagram
[10] OPERA e TRAMA: IL GIORNO (PARINI)
l'episodio all'origine del "Giorno" accadde nell'ottobre 1762 nella villa Serbelloni di Gorgonzola
la 1° parte dell'opera "Mattino" nacque in pochi mesi e fu pubblicata nel 1763, la 2° parte dell'opera "Mezzogiorno" uscì nel 1765
sul piano narrativo il "Giorno" è retto da una finzione -> il poeta indossa i panni del precettore che illustra a un giovin signore quali debbano essere le sue attività e comportamenti
in alcune sequenze l'ironia cade ed emerge l'indignazione del poeta
questo avviene nell'episodio dell'opera "La Vergine cuccia"
sono presenti nella narrazione dell'opera tecniche di innalzamento che elevano ciò che è in realtà basso ed inconsistente
il peta così decide di narrare in endecasillabi sciolti la giornata di un giovane nobile dell'epoca
una sera la duchessa negò alla propria dama da compagnia di recarsi dal padre gravemente malato
ma alle proteste della giovane la duchessa la schiaffeggiò
così il precettore Parini offrì alla giovane di accompagnarla a Milano e il girono dopo rassegnò le dimissioni da precettore e si trovò senza lavoro
il
"Mattino"
descrive il risveglio, colazione, toilette, vestizione del giovin signor, le sue prime visite fino a quando egli decide di uscire
nel
"Mezzogiorno"
la scena si ampia ad altri personaggi aristocratici evidenti al momento più grande, il pranzo
le prime 2 parti furono pubblicate quando l'autore era ancora vivente
queste dovevano essere seguite da
"La sera"
, ma Parini non fu mai riuscito a completarla del tutto
egli però continuò a lavorare sul poemetto, sdoppiando "La sera" in 2 parti ->
"Vespro"
e
"La notte"
dopo ciò riprese e corresse il "Mattino" e il "Mezzogiorno"
il protagonista appare come eroe grazie alle iperboli ->celeste prole in cui le sue azioni sono episodi con similitudini
il "Giorno" è un poemetto di tipo didascalico e di scopo satirico -> riguardante costumi dei nobili
la fine dell'opera è il recupero dell'originaria dignità del mondo aristocratico
ma alla fine fu un suo successore a pubblicare nel 1801 l'opera che risultava ancora incompleta