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ANATOMIA LABORATORIO 2 - Coggle Diagram

- - - - anamni acquatici--> epitelio pluristratificato, giunzione epidermide-derma sottile con cromatofori. Dopo la metamorfosi la pelle degli anfibi adulti rimane sottile ma compare uno
        strato cheratinizzato che garantisce protezione contro essicamento e abrasioni, senza limitare gli scambi gassosi.
        Nel derma sono presenti numerose ghiandole PLURICELLULARI mucose e sierose. Cheratinociti che maturano ma non perdono mai il nucleo, cellule germinali produrranno cheratinociti. Ghiandola mucosa e sierose/granulosa
        
        derma lasso--> ghiandole pluricellulari mucose
        
        ghiandole paratoidi--> neurotossiche Ghiandole a secrezione sierosa situate nella zona del capo dietro agli occhi.
        Secernono sostanze alcaloidi con azione neurotossica, al fine di scoraggiare il predatore. Colorazione accesa,
        
        anfibi acquatici, terrestri
        
        xenopus--> epidermide
        
        rospo--> strato corneo
        
        salamandra--> strato corneo, cellule morte, derma lasso ghiandole secrezione mucosa
        
        DERMOLITI (bufonidi)
        Concrezioni calcaree che potrebbero essere una reminescenza di un dermascheletro ancestrale. Diminuzione del rischio di evaporazione, limitazione della perdita di acqua
        
        tegumento dei rettili--> si proteggono dai raggi--> squame o piastre cornee che ricoprono il cuscinetto dermico o papilla dermica, Compare per la prima volta la CHERATINA BETA, che
        ritroveremo anche negli uccelli. La presenza di ghiandole è limitata a zone specifiche del corpo. Numerosi cromatofori, non hanno ghiandole pluricellulari
        
        tegumento tartaruga--> Nei cheloni troviamo cheratina beta nella corazza mentre nelle altre regioni del corpo troviamo
        o cheratina alfa o cheratina alfa e beta. Inoltre nei cheloni si trova un DERMASCHELETRO molto sviluppato sotto forma di placche ossee. Ossificazione derma-scheletrica, esso ingloba colonna vertebrale e coste
        
        tegumento uccelli--> La cute degli uccelli è sottile e priva di ghiandole diffuse. Lo strato corneo è
        generalmente poco sviluppato ad eccezione di alcune parti come le squame. Rare ghiandole pluricellulari nel derma, epitelio sottile in presenza del piumaggio. Derma sottostante abbiamo follicolo sottostante con accrescimento delle barbe
        
        penna (rachide centrale con bolle di aria), barbe e poi barbule, strutture adatta al vessillo. Canamo da cui partono le barbule. Ghiandole pluricellulare negli uccelli vicino agli occhi e in presenza dell'uropigio, secrezione olocrina
  - - - follicolo pilifero--> vi è sempre una ghiandola sebacea, rilasciano il contenuto ne follicolo del pelo, ci possono essere ghiandole sudoripare libere o in presenza dei peli (guaina esterna della radice, guaina connettivale, pelo, cuticola, papilla dermica
      - tegumento pangolino--> squame di cheratina alfa, vi sono peli come nei mammiferi
      - tegumento di fanone--> misticeti, ipercheratinizzazione che formano filamenti di chratina alfa, filtrano il contenuto
      - palco cervidi--> struttura ossea, quando il palco del cervo cresce è ricoperta da tegumento detto velluto che alla fine della crescita morirà per chiusura dei vasi, cellule muoiono e velluto e anche palco dei cervi si stacca
- - - - processo odontoide, si incastra sull'atlante, permettendo movimento dorso-ventrale e rotatorio
      - alcuni scheletri di serpenti, non vi sono cinti, atlante ed epistrofeo, numero di vertebre poi molto variabile con regionalizzazione non specifica
      - cheloni--> dermascheletro si fonde con cheloni e coste
  - - - pube posteriore, adattamento per deporre le uova per il guscio rigido. Ileo, pube e ischio si uniscono per formare il femore
      - cinto pettorale uccello--> a partire da una scapola con forma falciforme, clavicola che si fonde a formare la fibula che è caratteristica degli uccelli, coracoidi articolati con sterno che è carenato
        
        omero, radio, ulna+ falangi, numero limitato di dita. Tibia-tarso con fusione di tibia+ basepodio, struttura anche tarso- metatarso, a seguire acropodio con falangi
  - - - adattamento in funzione della locomozione
      - scapola, omero e clavicola--> fossa di embloigea
      - cavità acitabolare--> dove si inserisce femore
      - arto tetrapodi formato da 3 porzioni differenti
        
        stilopodio--> arto superiore
        
        zigopodio--> radio ulna e tibia e tibula
        
        antopodio-->
        
        basepodio--> carpi e tarsi
        
        metapodio--> metatarsi e metacarpi
        
        atriopodio--> falangi
    - - cinto pettorale formato dalla scapola, coracoide, piccola porzione e da una clavicola anteriore a formare una cavità dove si inserisce l'omero
      - macaco-->acetabolo, tibia, fibula inferiormente, superiormente abbiamo omero, radio, ulna ed autopodio formato da carpi, metacarpi e falangi, tarsani fibulari e astragalo si fondono in una struttura ancorante per la muscolatura, oleocrano (anteriore), olocrano (posteriore)
      - artiodattili, arti posteriori del quadrupede--> tarsani fibulari e astragalo si fondono con la tibia, simile nell'arto anteriore detta olecrano dell'ulna, punto d'innesto dei tricipiti. Autopodio si adatta alla corsa, basepodio dove vi sono i carpali, la seconda porzione detta metapodio formata da metacarpali, terzo e quarto dito si sollevano da terra detti fessi
        
        tarissadattilo--> scapola su cui vi sono omero, radio-ulna fusi insieme, porzione autopodio termina a fine arto, unico metacarpo, altopodio troviamo i carpali
  - - - cinto pettorale e una sovrascapola, coracoide e la clavicola coperta da scapola e sovrascapola