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le teorie della comunicazione di massa 2 - Coggle Diagram
le teorie della comunicazione di massa 2
Platform Society : le piattaforme sono i nuovi custodi di internet
piattaforma> funzione di intermediazione centrale e inedita struttura il flusso informativo attraverso logica degli algoritmi di visualizzazione.
Le imprese del web 2.0 esteso il significato del termine piattaforma connettendone definizione ad altri significati: computazionale, figurativo, architetturale, politico.
piattaforme intervengono su relazioni sociali, sui modi e sui significati dello stare assieme modificando modelli comportamentali.
diffusione norme di comportamento= effetti differenti, es> versante generazionale, più giovani vivono senso della connessione modo differente dai loro genitori.
La socialità che sviluppa nelle piattaforme> modellata da architetture delle piattaforme stesse e dalle affordances (qualità di oggetto che permettono interagire con esso) che messe in gioco .
punto di vista delle affordances, piattaforme costituiscono tipo di ambiente peculiare laddove loro caratteristiche hanno carattere relazionale> Facebook abbia nel tempo modulato relazioni ai post introducendo accanto ai like variabili love, wow ec.= piattaforme tendono no solo raccolta ma anche pre strutturazione del dato= consentirne standardizzazione.
piattaforme ambienti in cui affordances mutano nel tempo= sostituzione stella con il cuore Twitter 2015> logica del like.
Inoltre affordances agevolano pratiche di appropriazione e remix pubblico dei contenuti, condivisione di informazioni oggetti multimediali al fine raccogliere catalogare ed utilizzare in forma targettizzata il comportamento degli utenti stessi, loro gusti e loro reactions
infatti utenti dei social sono stessi prodotto della direzione data dall' algoritmo spinti verso contenuti particolari e venduti agli inserzionisti .
piattaforme incoraggiano utenti all'uso di
logica neoliberalista
gestione dei rapporti di rete e questo:
Consente presentare il proprio sè= collezione di gusti
Offre rete di contatti con cui tessere alleanze= ottenere vantaggi relazionali e simbolici in termini di visibilità
offre, come il mercato, informazione ampia, ma mai completa, ambigua .
se il prodotto che vendiamo siamo noi stessi la strategia neoliberalista di promozione del sé=esaltare nostre qualità, senza fornire i dettagli che non vogliamo rendere noti.
Josè Van Dijck
definisce Platform Society= “Un termine che enfatizza l inestricabile relazione tra piattaforme online e strutture sociali. le piattaforme no riflettono il sociale ma producono strutture sociali nelle quali viviamo.”
=strutture fatte di propensione a trattare gli altri come collezione di dati da poter seguire e a cui abbonarci, tramite meccanismo del following> sviluppare reazioni sintetiche confermando i nostri comportamenti in base alle possibilità offerte dalla affordances.
L'ecosistema delle piattaforme percorso diversi paradossi> producono degli stati di tensione:
sono imprese private ma operano secondo logiche tesi al valore pubblico
supportano retoriche dal basso pur essendo strutture altamente centralizzate
origini e sviluppo della ricerca sulla comunicazione Capitolo 3 -Dalla Manipolazione alla comunicazione persuasoria
La scoperta delle variabili intervenienti
Il diffondersi della ricerca empirica>mettere in discussione nessi e relazioni fino ad allora dati per scontati.
1948
Bernard Berelson
sostenne “certi tipi di comunicazione su certi temi sottoposti all’attenzione di certi tipi di persone= certi effetti”> aprì strada a interpretazione alternativa.
Ov. molti assunti di Lasswell mantenuti es. l’intenzionalità da parte dell’ emittente -> in virtù di tale assunto, oggetto di studio privilegiato della mass communication research divennero campagne.
L’elevato numero di ricerche svolte in quegli anni Usa=cogliere i segnali di crescente e diffusa consapevolezza circa necessità di introdurre fattori di mediazione tra messaggi mediali e membri dell’audience .
Inizialmente ricercatori> possibili effetti secondo caratteristiche sociali e psicologiche: ipotizzarono esistenza fattori di mediazione connessi a tali ambiti -> con l’espressione “
Variabili intervenienti”
Katz e Lazarsfeld ampliarono l’ambito del concetto e dichiararono> esse contribuiscono, in certe condizioni, facilitare flusso delle comunicazioni tra media e masse e bloccare flusso, in altre condizioni.
prima occasione riflettere sul complessità di tale rapporto> offerta dal lavoro di
Cantril
= analizzare reazione di panico derivante> programma radiofonico “la guerra dei mondi” .
Seguendo strada joseph Klapper i fattori di mediazione> individuati in relazione:
Al pubblico; variabili intervenienti che ostacolano l’esposizione a determinati messaggi
Al messaggio; contenuto e presentazione
dallo studio di Cantril= il programma radiofonico panico per i seguenti motivi:
Grande popolarità della radio tra i cittadini degli Usa
Affidabilità del mezzo radiofonico e autorevolezza
Uso degli esperti per presentare le notizie
Uso di località esistenti
Sintonizzazione all’inizio del programma o a programma già cominciato?
Categorie di ascoltatori;
Soggetti grado di controllare coerenza interna del programma (troppo simile alla fantascienza per essere un evento reale)
Ascoltatori avevano fatto controlli esterni
Soggetti avevano fatto controlli esterni ma fatti convincere effettivamente caduto un meteorite
Soggetti no effettuarono controlli e si impanicarono
=prime due categorie di ascoltatori> “abilità critica”>in grado valutare la situazione.
Questo concetto di abilità correla con:
Il livello di istruzione
La variabile religiosa
Fattori di personalità
Dunque castril> primi presentare dati raffiguravano molti profili di destinatari dei messaggi mediali, individuati ricorso ad alcune variabili intervenienti .
I fattori di mediazione rispetto al pubblico
Il problema ora era : perché spesso campagne volte a persuadere gli individui a modificare determinati comportamenti no obiettivi prefissati?
Grazie analisi dei risultati di ricerca empirica
Klapper
=comunicazione persuasoria di massa agisce più frequentemente come causa di rafforzamento che non di modificazione= individui >sottrarsi a quei messaggi che appaiono in contraddizione con le opinioni preesistenti.
=l’esposizione o mancata esposizione>frutto numerosi fattori di natura tecnologica, politica ed economica, ai quali si aggiungono fattori volontari> scelta di esporsi o meno all’ascolto -> in questa ottica l’esposizione> considerata variabile interveniente nel processo di comunicazione .
Inoltre necessario vi sia forma di interesse ad acquisire info sull’argomento trattato -> Lazarsfeld , Berelson e Gaudet= in occasione della campagna presidenziale 1940 interesse diversificato per elezioni si correlava con l’esposizione alle occasioni comunicative della campagna. divisero i soggetti del panel in 3 gruppi:
1) Opinioni precise sui temi della campagna
2) Partecipavano frequentemente ad eventi elettorali
3) Si esponevano più spesso degli altri all’offerta di comunicazione politica
Per comprendere meccanismi della selettività> riferimento al concetto di dissonanza cognitiva>
Leon Festinger
: gli individui maggiormente propensi ad esporsi a quei messaggi che riducono la discrepanza tra l’effettivo comportamento e ciò in cui essi stessi credono es. accanito fumatore esporsi messaggi tesi a sostenere fumo provoca danni relativi .
Se soggetto no innalzare reti protettive intorno alle opinioni preesistenti intervenire
meccanismo della percezione selettiva,
= porta distorsione del significato del messaggio fino renderlo coerente e integrato all’interno del proprio sistema valoriale.
L’ultima barriera> della
memorizzazione selettiva
= costruzione ricordo depurato dalla presenza di eventuali fonti di disturbo.
I fattori di mediazione rispetto al messaggio
Sia le risultanze empiriche che le variabili intervenienti che circoscrivono la validità degli assunti a particolari situazioni> troppo numerose: accadere messaggio costruito in un certo modo efficace per alcuni ma non per altri.
frammentazione delle risposte> ciò che guida pratiche di
targettizzazione
della comunicazione> diffuse con media digitali.
I messaggi elettorali costruiti in base alle caratteristiche e alle preoccupazioni dei destinatari non altro che prodotto della cosidetta Prototype Politics.
obiettivo costruire teoria sistematica della persuasione
Hovland
e collaboratori vita a più di 50 esperimenti: Communication and Persuasion. presero in cosiderazione diverse aree di indagine:
Credibilità della fonte: maggior credito a fonti autorevoli e dotate di credibilità rispetto all’argomento trattato.
Ordine e completezza delle argomentazioni: progetto “The american soldier”> autorità statunitensi commissionarono esperti sociali ricerche sui soldati in partenza 2GM. per prepararli autorità militari complesso piano di comunicazione persuasoria> coinvolto anche regista
Frank Capra
film Why We Fight e The Battle of Britain .
Esplicitazione delle conclusioni
si può sostenere> rilevanza delle differenze individuali tale da lasciare senza risposta numerosi interrogativi circa la maggiore o minore capacità persuasoria dei messaggi comunicativi .
L
’influenza personale: i leader di opinione e il “flusso a due fasi della comunicazione”
La ricerca empirica> elementi utili evidenziare ruolo esercitato dall’influenza personale -> l’interesse per tale ruolo si manifestò prima volta nell’ambito ricerca condotta da
Lazarsfeld
et al. Su campagna presidenziale 1940: Nel trarre le conclusioni> studiosi dichiararono> comunicazione personale più citata di quella mediale e stessi intervistati indicavano i contatti personali.
La maggior efficacia dei contatti personali>da alcune caratteristiche dei contatti face to face= casualità, non intenzionalità della comunicazione, flessibilità dei messaggi, gratificazione personale dei soggetti coinvolti e attribuzione di autorevolezza, fiducia e prestigio ad alcuni di essi
I ricercatori> l’influenza personale è più pervasiva e meno autoselettiva di quanto lo siano i media. i contatti personali caratterizzano per elemento delle flessibilità> aiuta ad evitare effetti boomerang. Ciò i ricercatori a individuare soggetti dotati di influenza, definiti prima volta
“leader d’opinione”
Tali leader all’interno di qualsiasi strato sociale ed economico, tanto da definire
leader molecolari
.
Ora necessario analizzare rapporto intrattenuto dai leader di opinione con i mezzi di comunicazione di massa.
Dai dati raccolti= leader utilizzavano i media per l’acquisizione di info politiche.
Per interpretare i dati raccolti Lazarsfeld Berelson e Gaudet>
modello del “ 2 step flow of communication”
: le idee spesso passare da radio/stampa ai leader d’opinione e da questi ai settori meno attivi della popolazione”.
Gli assunti del modello in seguito ripresi Lazarsfeld e katz> ricerca sull’influenza personale> coinvolgendo 800 donne di decatur e alcuni risultati circa la caratterizzazione dei soggetti influenti e loro rapporto con i media.
affermano che un diverso consumo mediale>primo elemento di differenziazione tra le leader d’opinione e i soggetti influenzati -> nel modello i leader espongono maggiormente ai media e individui assolvono funzione di sbarramento rispetto ad alcune comunicazioni .
I due studiosi differenzazione tra leadership:
Leadership orizzontale d’opinione : influenza esercita tra simili e può intercambiabile
Leadership verticale d’opinione: influenza da soggetti collocati a un livello superiore nella scala sociale, ai quali attribuita maggiore competenza su certe questioni.
Successivamente
Merton
ulteriore distinzione :
Leader locale (polimorfico); sempre vissuto all’interno della comunità , conosce molti individui e aderisce a iniziative della comunità, no competenze specifiche
Leader cosmopolita (monomorfico): no membro comunità, intrattiene poche e selezionate relazioni interpersonali e consuma media di elevata qualità specialistica .
L’inefficacia delle campagne giustificazione e una indicazione di comportamento: arrivare a comunicare con i leader di opinione.
Un approccio del genere essere applicato in un ambiente mediale semplice, cosa accade in un contesto comunicativo come quello attuale?
Dal leader di opinione all’influencer
Duncan J. Watts e Peter Sheridan Dodds
modello di influencer networks differisce da quello a due fasi -> il modello reticolare l’influenza propagarsi per molte vie e il flusso in ogni direzione. Tale modello spiegare> come avviene la diffusione: la propagazione attraverso il modello di influenza capace di generare cascades>
Questo processo è parte della logica che caratterizza catene d
i following e followers
.
W. lance
Bennet e Jarol B. Manheim
conto di realtà mutata dell’ecosistema mediale e del cambiamento di abitudini> concettualizzato un flusso di informazioni a una fase come risultato di fonti mediali sempre più altamente differenziate e che si basano su sistemi di targettizzazione sempre più specifici .
I
modelli multiflusso
e a
un flusso
rappresentano estremi teorici del modello di influenza> possono no solo convivere negli ambienti mediali ma consentire porre l’attenzione su nuovi modelli di persuasione e diffusione
è in questo contesto introdurre figura di intermediazione come influencer -> lavora> generare forma di capitale di celebrità sviluppando massima attenzione possibile e creando autentico personal brand attraverso social network> pensare
microcelebrity
= insieme tecniche a che fare con crescita popolarità online e gestione dei propri followers come proprie audience.
Il problema generale>tentativo di applicare il modello di flusso di propagazione delle informazioni a pratiche di comunicazione dei membri delle comunità online è l’assunto implicito di questi modelli=i contenuti dei media la principale fonte di informazione.
Invece comunità online i media solo una delle tanti fonti informative .
Lo scopo=acquisire status all’interno della community o di specifica piattaforma.
Negli ambienti digitali coesistere diversi leader molecolari:
Leader di opinione>influenzare propria rete personale secondo il modello two step flow
Influencer utilizzano propria visibilità e centralità= garantire propagazione del messaggio.
-> L’influenza e la propagazione =due aspetti cruciali delle strategie persuasorie online.
producono effetto di massa no realizza per opera di alcuni individui altamente influenti che influenzano tutti gli altri, ma causa massa critica di individui facilmente influenzabili> influenzano a loro volta altre persone facili da influenzare= considerare anche la rilevanza di altri nodi.