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LA SECONDA GUERRA PUNICA (218-202 a.C.) - Coggle Diagram
LA SECONDA GUERRA PUNICA (218-202 a.C.)
Dopo la prima guerra punica, Cartagine ebbe dure conseguenze
la Sardegna e la Corsica passarono sotto il dominio di Roma
Roma riuscì ad ottenere un grande successo
aveva sconfitto gli
illiri
(pirati che avevano il controllo del mare e rendevano difficile la navigazione nell'Adriatico)
aveva sconfitto le popolazioni celtiche con la vittoria del console romano Caudio Marcello a Casteggio nel 222 a.C.
ma
Amilcare Barca
(veniva da una nobile famiglia) che aveva convinto i suoi concittadini a muoversi verso la
Spagna
(ricca di risorse minerarie, utili per pagare le spese di guerra imposte da Roma)
Roma era preoccupata per la ripresa di Cartagine e decide di concludere con
Asdrubale
(generale di Amilcare) un trattato che stabiliva che
i cartaginesi, nell'occupazione della Spagna, non potevano arrivare oltre il fiume Ebro.
Alla morte di Asdrubale, il comando passò ad
Annibale
(figlio di Amilcare)
che decise di riprendere la guerra contro Roma, infatti, per provocarla, attaccò Sagunto e riuscì a conquistarla
.
Annibale
decise di condurre la
guerra via terra
e portò l'esercito in Italia e voleva far ribellare le città italiche così da isolare Roma.
nel 218 a.C. Annibale
, con il suo esercito formato anche da elefanti,
attraversò le Alpi
.
Sconfisse i romani prima vicino al fiume Ticino, poi vicino il Trebbia
Vinse anche l'anno successivo vicino al lago
Trasimeno
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