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L'EPISTOLARE, IL SECRETUM, I TRIONFI - Coggle Diagram
L'EPISTOLARE
Raccolta di oltre 500 lettere in latino, comprese in 5 raccolte, alcune delle quali raccolte in libri.
La raccolta maggiore è la prima chiamata Familiares o Familiari divisa in 350 lettere, suddivise in 24 libri scritte tra il 1325 e 1361
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La terza è intitolata Seniles o Senili organizzata da Petrarca dopo il 1361. Essa è formata da 17 libri comprendenti 125 lettere
La quarta fu organizzata dopo la morte di Petrarca, con le lettere da lui scartate e predene il nome di Variae
La quinta va considerata a parte e comprende le 66 epistolae metricae cioè lettere in versi, divise in 3 libri. Queste lettere si dividono dalle altre a causa del tema trattato, cioè l'amore per Laura, non trattato prima.
Le più antiche risalgono alla giovinezza di Petrarca, mentre le ultime sono state scritte durante gli ultimi mesi di vita, di conseguenza L'epistolare racconta la vita del poeta attraverso circa mezzo secolo di storia
Attraverso quest'opera, infatti, viene rappresentata una società in rapida trasformazione, sia dal punto di vista politico che sociale. Si nota inoltre la nascita di una nuova mentalità grazie all'analisi delle opere classiche e alla valorizzazione della cultura e dell'arte
In quest'opera Petrarca tende a rappresentare in modo ideale la propria vita, senza analizzare le sue insicurezze morali e psicologiche, come per esempio l'amore per Laura non viene citato
IL SECRETUM
Si divide in 3 libri, che occupano 3 giorni diversi
Nel primo libro emerge la debolezza di Petrarca a causa della quale non riesce a sconfiggere l'attaccamento ai beni materiali. Sant'Agostino cerca di far ammettere a Petrarca che la sua infelicità non è dovuta a cause esterne, ma solamente da lui stesso
Nel secondo libri vengono passati in rassegna i 7 peccati capitali e Sant'Agostino si sofferma principalmente sull'accidia, cioè uno stato di debolezza morale che ci porta ad uno stato di tristezza perenne, che ci limita nel nostro percorso verso la salvezza. Ed è da questa debolezza di volontà da che deriva la profonda insoddisfazione di Petrarca
Nel terzo libro si analizza il desiderio della gloria terrena che fa perdere di vista a Petrarca le cose eterne. si afferma anche che un altra causa della sua infelicità è l'amore per Laura, un amore terreno e passionale che lo allontana dalla salvezza spirituale. Questi per Petrarca sono solo delle piccole inclinazioni, mentre per Sant'Agostino sono basse passioni che non gli permettono di elevarsi a Dio
Racconta un dialogo tra Petrarca, Sant'Agostino e una donna che rimane sempre muta, in quanto rappresenta la verità, che non viene mai citata
In quest'opera emerge nuovamente il duplice desiderio dell'animo di Petrarca. Essa infatti è stata scritta nel 1347, poco dopo il periodo di maggior crisi spirituale di Petrarca tra il 1342-1343
In questo dialogo Sant'Agostino rappresenta la parte dell'animo di Petrarca che sa cosa è giusto, cioè la coscienza, che cerca di smontare tutte le illusioni di Petrarca, facendo emergere la verità
I TRIONFI
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A quest'opera Petrarca lavora molto dal 1351 al 1374, anno della sua morte
I Trionfi è un opera incompiuta divisa in 6 parti. Il metro adottato è la terzina incatenata, o dantesca. E presente infatti un forte riferimento alla Divina Commedia che ne determina una impalcatura allegorica
L'opera si apre il giorno dell'anniversario dell' 'innamoramento verso Laura e il poeta si trova addormentato in Valchiusa, quando si presenta una serie di 6 visioni, che rappresentano il dissidio interiore di Petrarca.
Inizialmente si presenta Il Trionfo d'Amore su un carro di fuoco. Il poeta insegue il carro, attratto da una fanciulla che rappresenta Laura e si ritrova sull'isola di Venere, Cipro, dove si rende conto di essere schiavo dell'amore
Successivamente arriva Il Trionfo della Pudicizia, dove Laura riesce a sconfiggere l'Amore, rinchiude4ndolo nel tempio della Pudicizia.
Poi compare Il Trionfo della Morte, in cui Laura muore e questa perdita viene rappresentata da Petrarca come un segno di fiducia nei confronti del volere di Dio.
Sulla morte trionfa però la Fama che il poeta rappresenta come una galleria di uomini famosi, scegliendoli soprattutto tra i romani.
Poi arriva Il Trionfo del Tempo che svela la vanità della fama, distruggendola.
Infine giunge Il Trionfo dell'Eterno, in cui la vanità di tutte le cose mondane è riscattata dalla forza rassenerante di Dio