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DALLA RIVOLUZIONE ALLA RESTAURAZIONE - Coggle Diagram
DALLA RIVOLUZIONE ALLA RESTAURAZIONE
MONDO NUOVO
Guardando la situazione generale sembrava che la rivoluzione francese fosse conclusa e che la sconfitta di Napoleone portasse al punto di partenza
la realtà era diversa
la Rivoluzione aveva posto fine all'Antico Regime, che sembrava immutabile, mondo chiuso, fatto da autorità lontane, in cui il re comandava per "diritto divino" e la gente doveva ubbidire
qui i sovrani disponevano la vita e i beni dei loro sudditi, per loro esistevano solo obblighi senza diritti
la Rivoluzione dimostrò che era possibile un'altra maniera di vivere e di organizzare la società
un mondo in cui tutti sono uguali davanti alla legge e tutti i re dovevano rispondere ad essa
anche i giudici possono essere gli stessi per tutti
un mondo dove la sovranità proviene dal popolo e i rappresentanti dovranno rispondere del proprio operato
DIRITTI E LIBERTà
La Rivoluzione affermò il valore della libertà in campo politico e civile
ciascuno possiede per natura dei diritti che nessuno può sottrargli
diritto di avere libere opinioni e manifestarle in campo politico e religioso
muoversi liberamente e associarsi con altri, leggere e stampare qualsiasi cosa
erano nati i giornali, liberi di pubblicare articoli su ogni argomento e criticare il governo
libertà personale si allargò alla sfera economica
libertà di lavorare e commerciare dove e come meglio si credeva
si diffuse l'idea che chi lavora e produce è più utile alla società di coloro che vivono di rendita
i nobili dell'Antico Regime ricevevano beni in eredità, ma non faticavano per metterli a frutto e accrescerli
SOCIETà TRASFORMATA
queste idee sono state elaborate dall'Illuminismo
la Rivoluzione francese le incarnò per la prima volta nella realtà
in poco la società francese fu sconvolta da cambiamenti impressionanti
nelle campagne non esistevano più signori, decime o proprietà ecclesiastiche
non c'erano re e diritti dei nobili
religione e chiesa furono ridimensionate
molti contadini votarono per eleggere i loro rappresentanti
i funzionari di governo, i sottufficiali e ufficiali dell'esercito venivano scelti con nuovi criteri
ora si faceva carriera per le proprie capacità, non perchè si era figli dei signori
la Rivoluzione Francese avrebbe dato alle moderne democrazie un importante modello e un punto di partenza
TUTTO FINITO
dopo la sconfitta di Napoleone e il ritorno di Luigi XVIII sul trono di Francia, tutte le conquiste della Rivoluzione sembravano svanite per sempre
non rimase più nulla, portando la Francia ai suoi vecchi confini, umiliata da un trattato di pace, sottomessa a un re dell'Antico Regime
Gli altri popoli europei stanchi di guerre, accettarono la "restaurazione", ovvero il ritorno sul trono dei vecchi sovrani
molti erano impauriti della parola "rivoluzione", confondendola con il dominio napoleonico
impressione motivata dal dominio duro e intransigente che Napoleone impose nei Pesi asserviti alla Francia
NAPOLEONE
Regime napoleonico era lontano dagli ideali di libertà e uguaglianza proclamati dalla Rivoluzione
Napoleone non aveva del tutto tradito quegli ideali, in quanto dove era arrivato aveva ribaltato la vecchia società aristocratica
aveva abolito le servitù contadine, ridotti o cancellati i privilegi dei nobili
furono dati amministratori più efficienti allo Stato e fondate buone scuole
Potevano emergere uomini nuovi, facendo carriera nell'esercito e burocrazia
i beni confiscati ai nobili e alla Chiesa furono messi a frutto dalla borghesia, classe sociale su cui poggiava l potere di Napoleone
ILLUMINISMO
Napoleone non rinnegò l'Illuminismo, ma interpretò il pensiero dei Lumi in chiave borghese
a questi principi s'ispirava il codice civile, garantendo ai civili importanti libertà, assieme a ordine e stabilità
esso diffuso dalla Francia a tutta l'Europa Napoleonica il Codice svecchiò leggi che risultavano arretrate
CAMBIAMENTO
L'Europa fu sconvolta dalla Rivoluzione e da Napoleone, ma anche ammodernata
si diffuse un vento di cambiamento
le forti opposizioni che suscitò il dominio napoleonico contro di sè risvegliarono quel sentimento di libertà che avrebbe alimentato le lotte nazionali e risorgimentali
CONGRESSO
sconfitto Napoleone, le potenze vincitrici si trovarono davanti il problema di come riparare i guasti recati dalla Rivoluzione Francese
per risolvere la situazione, capi e rappresentanti delle monarchie assolute coalizzati contro la Francia si ritrovarono a Vienna, in un Congresso riunito nel 1814
le riunioni proseguirono per mesi, turbate dall'episodio dei 100 giorni, nel momento in cui Napoleone, fuggendo dall'isola d'Elba, potesse rimettere tutto in discussione
il re Luigi XVI era stato ghigliottinato e la monarchia francese soppressa
le conquiste napoleoniche avevano sconvolto la carta della vecchia Europa
con sollievo il Congresso apprese la notizia definita sconfitta di Napoleone a Waterloo
in quei giorni il Congresso si sciolse
RESTAURARE
L'obiettivo del Congresso era "riportare indietro l'orologio della storia", ovvero ripristinare l'ordine politico europeo, ricostruendo la situazione precedente alla Rivoluzione
ciò diede inizio all'ETà DELLA RESTAURAZIONE
la prima preoccupazione fu rimettere sul trono i sovrani legittimi, scacciati dai Rivoluzionari o da Napoleone
la loro legittimità costituiva un principio-cardine dell'assolutismo settecentesco: "Dio stesso aveva messo quei re sul trono e nessuno poteva infrangere la sua volontà divina"
SUCCESSI FRANCESI
Alle riunioni di Vienna fece parte anche la Francia del nuovo Re Luigi XVIII
la Francia appariva non solo come una nazione sconfitta, ma anche come la colpevole dei recenti sconvolgimenti
la Francia ne venne fuori da vincitrice, grazie alla politica del ministro Talleyrand, diplomatico a capo della delegazione francese a Vienna
egli riuscì a conservare i confini francesi nello stato in cui si trovavano prima delle conquiste napoleoniche
METTERNICH
i successi del ministro Talleyrand furono possibili grazie all'appoggio del primo ministro austriaco Metternich, ispiratore e vero protagonista del Congresso
egli riuscì a bilanciare la forza degli altri alleati, ovvero Prussia, Russia ed Inghilterra, ponendo l'Austria come punto principale dei nuovi assetti europei
convinse gli altri partecipanti che occorreva rimanere sordi ai desideri delle varie nazioni
ridisegnare i confini europei sulla base delle aspirazioni nazionali avrebbe comportato la polverizzazione del continente e la fine della stabilità politica generale
GERMANIA
sulla base di questo criterio, Metternich diede una nuova sistemazione al mondo tedesco
non era concepibile una Germania unita, per questo fu perpetuata l'esistenza di 39 Stati tedeschi, grandi, piccoli e il maggiore era la Russia
questi Stati furono riuniti nella nuova Confederazione Germanica, presieduta dall'impero Asburgico, quindi dall'Austria
Metternich riuscì a mettere sotto controllo la potenza prussiana
VARI ASSETTI
Il Congresso decise che Francia e Spagna dovessero tornare ai confini precedenti alla Rivoluzione Francese
sul trono di entrambi salirono due sovrani della famiglia Borbone, già regnante precedentemente
la Russia ottenne ingrandimenti territoriali, impossessandosi della Finlandia e gran parte della Polonia
l' Inghilterra rafforzò la sua supremazia sui mari, grazie a nuove basi come Malta nel Mediterraneo e la colonia del Capo nell'Africa del Sud
Olanda e Belgio vennero fusi in un solo regno, ovvero i PAESI BASSI
Svizzera divenne una confederazione di 19 cantoni e le fu riconosciuto il diritto alla neutralità
STATO ITALIANO
il criterio applicato da Metternich per la Germania, fu applicato anche all'Italia, che era considerata una "semplice espressione geografica", non costituendo una realtà politica
la penisola rimase politicamente divisa e fu soggetta alla supremazia austriaca
furono frustrati i desideri di coloro che speravano di riunificare politicamente la penisola, quindi il "Regno d'Italia" fondato da Napoleone era solo un ricordo
Veneto e Venezia furono accorpati alla Lombardia, già possesso austriaco, così formando il nuovo regno lombardo-veneto, soggetto all'Austria
la Toscana andò a Ferdinando III di Lorena, fratello di Francesco I d'Austria
alla figlia Maria Luisa toccò il Ducato di Parma
a un ramo austriaco della famiglia degli Estensi fu assegnato il ducato di Modena
INDIPENDENZA
Altri stati italiani rimasero indipendenti all'Austria, che però dovevano seguire una politica conforme ai principi dell'assolutismo
I Savoia riebbero il Regno di Sardegna, con l'aggiunta di altri territori
a Napoli rientrò Ferdinando I di Borbone con il titolo "Re delle due Sicilie"
Lo stato Pontificio venne restituito ai Papi
Stato della Chiesa e Regno delle 2 Sicilie costituivano gli stati più arretrati italiani
qui mancavano libertà e la società appariva ingessata tra la categoria dei ricchi e nobili da una parte, dall'altra la massa della popolazione
mancava il ceto medio-borghese che costituiva il motore dello sviluppo economico e sociale
PUGNO DURO
gli stati italiani erano governati da sovrani assoluti e la polizia teneva sotto controllo coloro che difendevano le idee liberali
libri e giornali giudicati pericolosi non potevano circolare o essere pubblicati, ma ogni tanto lo erano in maniera clandestina
l'oppressione fu soffocata e repressa
solo la Toscana godeva di maggiore tolleranza, che consentì libertà di stampa e di opinione
COALIZIONE
I monarchi riuniti a Vienna volevano impedire qualsiasi modo scossoni rivoluzionari, contrastandoli con energia
perciò lo zar russo propose ai sovrani d'Austria e Prussia la "SANTA ALLEANZA", il cui scopo era difendere l'ordine voluto da dio contro idee e azioni rivoluzionarie
i tre sovrani si promisero aiuto reciproco contro chiunque li minacciasse dentro e fuori i loro confini, l'ordine restaurato a Vienna
fu sancito il PRINCIPIO D'INTERVENTO negli affari interni di altri Stati
ACCORDO
l'Inghilterra non aderì la "Santa alleanza", ostile ai principi della monarchia assoluta e fedele a quella parlamentare
le tre potenze dell'Europa centro-orientale rimanevano il baluardo dell'Antico Regime, governando senza contrappesi e organi di controllo, mentre nobili mantenevano il proprio privilegio politico e sociale
all'accordo politico-religioso della Santa Alleanza aderirono la Francia e anche altri stati europei
la Restaurazione raggiunse il massimo della propria forza
non si allineò papa Pio VII poichè non era a favore di un accordo che univa paesi cattolici e non
MERITI
il congresso di Vienna fu giudicato a lungo in maniera negativa, in quanto l'idea di riportare l'orologio della storia indietro era irrealizzabile
esso pose le basi per un ordine internazionale legittimo, cioè condiviso sulla base di principi riconosciuti dalla maggioranza degli Stati Europei
il sistema internazionale messo in piedi a Vienna durò un secolo, in cui non furono combattute guerre
nel congresso però si cercò di garantire l'equilibrio generale attraverso la diplomazia, evitando che la potenza di qualche nazione potesse alterare il principio di equilibrio caro a Metternich
DEMERITI
Riproporre l'Antico regime appariva già un'operazione destinata al fallimento
un altro demerito fu la sua sordità davanti alle rivendicazione nazionale dei popoli e alle richieste di libertà provenienti dalla società europea
di conseguenza l'ordine stabilito a Vienna comincerà a perdersi
la rivoluzione europea e le unificazioni nazionali di Italia e Germania avrebbero dato uno scossone decisivo alla costruzione voluta da Metternich