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((Indizi di un cambiamento, C’è senz’altro «una nuova tendenza» del cinema…
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C’è senz’altro «una nuova tendenza» del cinema italiano, di quello che è il New-New Italian Cinema.
Ci sono anzi molte tendenze, delle linee tematiche, estetiche:
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Il rapporto tra cinema & storia, tra cinema & ideologia;
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FUORI NORMA: cinema a basso o zero budget, indipendente non pensato nelle regole del mercato tradizionale, difficilmente connotabile e identificabile e spesso invisibile ma coraggioso.
Se si parla di sperimentazione, non si può non citare il cinema fuori norma:
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Un universo semi-sommerso di film alternativi o complementari a quelli «normali», prodotti, distribuiti e veicolati con regole consuete e desuete.
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Un adattamento del deserto dei Tartari di Dino Buzzati, messo in scena dai reclusi del carcere di Civitavecchia TRIPLA SCRITTURA: 1) Libro 2) Teatro 3) Cinema
Usare la metafora – Raccontare il carcere senza dichiararlo, attraverso la metafora del tempo
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1) PIANO SEQUENZA 6’53’’ La Mdp precede e segue il protagonista e con un piccolo spostamento del protagonista che esce dal campo l’inquadratura da oggettiva diventa soggettiva.
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2) Altra scena risolta con il MONTAGGIO ANALITICO (stacchi, dettagli, soggettive e sguardi in macchina) (scena finale lui che viene ucciso) e poi ALTERNATO (si uniscono 2 sequenze narrativamente relazionate ma con ambienti, personaggi e azioni diversi. Alla fine vi è un congiungimento delle 2 storie) (scena dove lui viene portato in macchina e si vede cosa era accaduto in albergo)
3) Finale in macchina del protagonista e sguardo in macchina dell’amico che chiude l’ultima inquadratura rivolgendosi allo spettatore.
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anche una VISIONE ETICA della Vita: l’idea di non manipolare la realtà, di rispettare il tempo e lo spazio, di coinvolgere lo spettatore nella particolare retorica filmica.
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Il nuovo cinema italiano ama il LONG TAKE: la steady cam o la Mdp seguono spesso l’attore da dietro.
Il LONG TAKE è anche una delle scelte del Cinema del Reale (nuovo documentario italiano), che applica alla documentazione della società contemporanea l’ideologia di Bazin: (rifiuto del montaggio classico):
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FRAMMARTINO produce un testo visionario, propone allo spettatore un patto che lo costringe alla concentrazione e all’abbandono, gusto della lentezza, sorpresa di micro-emozioni, piacere dello sguardo misto alla percezione di una profondità di simboli tutti da elaborare.
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E’ volutamente una riflessione sulla forma, ma ambisce ad essere anche POLITICO, nella sua rappresentazione di uno spaccato dell’Italia da basso impero.
Film di grande spessore che conferma l’autorialità del regista, che si misura con il Fellini di Roma e de La dolce vita: nei quali si raccontano la simbolica caduta di un impero occidentale, la corruzione, il degrado e la morte di un’intera nazione e civiltà.
Sequenza iniziale: il turista che muore d’infarto guardando il panorama di Roma – fa sfoggio di movimenti di macchina mozzafiato, stupisce lo spettatore con le acrobazie della Mdp
Può apparire anche compiaciuto narciso, autoreferenziale nel modo in cui ci guida alla scoperta della grande bellezza nascosta nelle piaghe di Roma.
IL CINEMA PRIMA DELLA PANDEMIA: La nuova estetica del cinema italiano che mette in scena tutti gli aspetti di un paese pieno di contraddizioni. Il cinema rifonda le sue forme e rivela la sua essenza, perché ci riconsegna un reale senza più la mediazione dell’azione/narrazione, attraverso una vicinanza alla vita indiscriminata, che viene restituita in un intreccio di rivelazione/invenzione.
Il cinema italiano è vivo e vegeto, non solo da un punto di vista del successo al botteghino.