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TRANSIZIONE STATO LIBERALE-STATO FASCISTA - Coggle Diagram
TRANSIZIONE STATO LIBERALE-STATO FASCISTA
quando Mussolini divenne capo del governo nel 1922, al governo vi era la presenza, oltre che di 5 ministri fascisti, anche di liberali, popolari e nazionalisti. Mussolini creò poi due nuove istituzioni: il
Gran Consiglio del Fascismo
e la
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
IL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO
formato da dirigenti fascisti nominati direttamente da Mussolini
aveva il compito di consigliare il governo sulle linee guida da seguire e di proporre leggi
l'ultima seduta del Gran Consiglio fu quella del 25 luglio 1943 che sancì la fine del regime fascista
MILIZIA VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE
istituita nel 1923 per normalizzare le squadre d'azione che erano fino a quel momento illegali
Mussolini la utilizzava contro qualsiasi forma di opposizione e in sostituzione dei corpi armati ufficiali
le violenze squadriste continuarono a colpire gli oppositori politici (Amendola e Gobetti morti in Francia per le conseguenze dei pestaggi, don Giovanni Minzoni ucciso in un'azione squadrista )
LEGGE ACERBO
i provvedimenti presi dal governo di Mussolini erano del tutto sconcordanti con un paese democratico e posero le basi per la costruzione di un regime
serviva una legge che potesse favorire il partito Fascista in Parlamento
la legge Acerbo fu approvata nel 1923 e prevedeva che il partito o la lista che si fosse assicurato il 25% dei voti avrebbe avuto due terzi dei seggi parlamentari
ELEZIONI 1924
il 6 aprile 192 si svolsero le elezioni con la uova legge Acerbo
i fascisti si candidarono alla ''Lista nazionale'' che comprendeva anche nazionalisti, cattolici e liberali conservatori
le consultazioni elettorali (durante le quali i fascisti utilizzarono strumenti come intimidazioni e brogli) furono un successo per la Lista nazionale che ottenne il 65% dei voti e si assicurò una netta maggioranza parlamentare
DELITTO MATTEOTTI
il segretario del Partito Socialista Matteotti ebbe il coraggio di denunciare le violenze fasciste contro gli oppositori e di mettere in discussione la validità degli scrutini, chiedendo l'annullamento delle elezioni
Matteotti, durante il suo discorso, si impegnò anche di portare in aula le prove delle sue affermazioni
il 10 giugno del 1924 Matteotti venne rapito e assassinato da sicari fascisti, il suo corpo martoriato dalle pugnalate venne abbandonato e trovato e ritrovato due mesi dopo
RESPONSABILITA' DELITTO MATTEOTTI
Mussolini inizialmente negò la propria responsabilità e condannando pubblicamente il delitto
per dimostrare la sua innocenza pretese le dimissioni dalla Milizia di chi aveva avuto responsabilità dell'accaduto
temendo di perdere potere, Mussolini nel suo discorso in Parlamento il 3 gennaio 1925 si assunse la piena responsabilità del delitto Matteotti e minacciò di lasciare libero sfogo alla violenza squadrista contro tutti gli avversari