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motivazione - Coggle Diagram

- - - - l'individuo prova bisogno in determinate circostanze di pressione
- - - - le attribuzioni causali influiscono sull'individuazione di obbiettivi, sull'impegno e l'energia profusi per raggiungerli
        
        attribuzione di un fallimento a fattori stabili o variabili
        
        stabili: capacità, difficolta
        
        variabili: fortuna
        
        dall'attribuzione delle cause dipende la tendenza al successo o all'insuccesso
- - - - Innati – pre-esistenti – pre-programmati
      - Rigidi – stereotipati – non modificabili con apprendimento
      - Biologicamente fondati
      - Evolutisi in base alla selezione naturale (Darwin)
    - - per mcdougall gli istinti sono motori di ogni condotta
        
        individua 18 categorie
        
        le teorie della motivazione basate sugli istinti non offrivano spiegazioni sul perchè di uno specifico comportamento
    - - riflessi e istinti usati come analisi del comportamento umano sono riduttivi
      - nel comportamento umano sono presenti strutture comportamentali performate, come istinti e riflessi, ma non bastano a spiegare la totalità dei comportamenti
- - - - gli istinti sono sequenze complesse di movimenti sensibili ad uno stimolo chiave
      - lorenz elabora il concetto di imprinting
        
        comportamento geneticamente programmato, corrispondente alla tendenza innata del piccolo a considerare come propria madre, esibendo verso di lei un attaccamento, considera come madre il primo oggetto in movimento con cui entra in contatto
        
        l'imprinting è il comportamento di attaccamento del piccolo, attuo a garantire protezione e vicinanza
        
        lorenz: 1950: modello idraulico: modello energetico fondato sull'energia specifica per istinto quale forza che motiva il comportamento accumulata all'interno dell'organismo che spinge per essere liberata
- - - - teoria basata sull'idea che il comportamento sia guidato dalla necessità di mantenere un equilibrio, omeostasi
        
        teoria biologica della motivazione: il corpo ha bisogni biologici da soddisfare per mantenere l'omeostasi
- - - - secondo questa teoria la motivazione scaturisce dal desiderio di raggiungere obbiettivi di valore esterno a noi
        
        anche in assenza di pulsioni interne, questa teoria spiega il motivo per cui ci facciamo sopraffare da un incentivo di natura ambientale
        
        non fornisce tuttavia una spiegazione esauriente della motivazione, poichè tendiamo a soddisfare bisogni anche quando non vi sono incentivi
        
        le due teorie lavorano quindi in modo congiunto
        
        alcuni comportamenti, però, non sono spiegabili da queste due teorie, non tutti i comportamenti sono volti a ridurre pulsioni
        
        le teorie dell'arousal spiegano comportamenti che mantengono o incrementano l'attivazione che ciascun individuo cercano di mantenere un livello ottimale di stimolazione e attività
        
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- - - - il comportamento che ha maggior successo nella riduzione della pulsione verrà facilmente appreso e ripetuto
        
        attraverso gli incentivi e ricompense, quindi rinforzi, è possibile determinare l'apprendimento di comportamenti e abitudini
        
        attraverso i rinforzi positivi o negativi possiamo motivare un individuo ad un comportamento
        
        primari: soddisfano bisogni biologici
        
        secondari: appresi e culturalmente determinati
- - - - la motivazione non appartiene alla sola sfera biologica, si declina nelle capacità di individuare mete e scopi in base alla probabilità di successo o insuccesso
        
        modello aspettativa x valore
        
        edwards 1961
        
        teoria dell'utilità soggettivamente attesa
        
        le scelte che ogni soggetto compie possono essere scomposte in probabilità e preferenze
        
        nel momento in cui si sceglie, si fanno stime soggettive, diventa quindi fondamentale l'aspettativa
        
        atkinson nel 1964 parla di tendenza al successo, ipotizzando l'intervento di diversi fattori nella motivazione e nella scelta
        
        I: livello di ispirazione: cioò che ognuno si propone di raggiungere
        
        II: valutazione della probabilità di successo: probabilità di avere successo in un compito in base alla difficoltà
        
        la valutazione di difficoltà di un compito avviene in termini soggettivi
        
        III: incentivo: tanto più elevato tanto più il compito è reputato difficile
        
        parla anche di tendenza a vitare l'insuccesso
        
        tali individui eviteranno compiti di media difficoltà e prediligono quelli semplici, in cui il successo è molto più probabile
        
        gli individui con una forte tendenza la successo prediligono mete di difficoltà intermedia, tralasciando quelle troppo semplici