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((DISPOSITIVI DI GESTIONE DEL TEMPO NARRATIVO, La contrazione temporale:…
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L'ellissi ha varie funzioni, la più usata consiste nell'eliminazione dei ''tempi morti'' del racconto perché permette di giocare sulla velocità del tempo narrativo.
Altre funzioni dell’ellissi: nascondere un fatto significativo al fine di creare sorpresa, cioè di interrompere di colpo l’azione per determinare un effetto di sospensione riguardo alla sua conclusione che verrà poi mostrata successivamente.
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Il procedimento inverso all'ellissi è il montaggio estensivo dilata l'azione oltre quelli che sono i
suoi confini naturali, producendo così una sfasatura del tempo diegetico (tempo della storia) e del tempo del racconto (tempo filmico). Che si dilata espandendo innaturalmente la durata dell’azione.
Il ralenti o slow motion take ottenuto con speciali macchine da presa ad alta velocità, le quali
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campi e piani di diversa grandezza., una delle caratteristiche più evidenti è il montaggio ''a sintagma alternato'' di alcune scene riprese a velocità normale e di altre al ralenti o slow motion.
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il tempo della storia abbraccia l'arco di sviluppo del racconto, dal prologo all’epilogo
il tempo del discorso manipola e ricombina la successione degli eventi, usando vari procedimenti
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Il flashback procedimento narrativo, uno strumento convenzionale che ci fa accettare l'intromissione del passato nel presente.
Il flashforward anticipa eventi successivi a quelli che si stanno narrando, è una forma di anticipazione del futuro in cui il discorso fa un salto avanti nel tempo.
Si possono distinguere due tipologie di flashback a seconda di dove vengono collocati all’interno della storia:
flashback d'introduzione collocati all'inizio, si affida alle parole o alle immagini
flashback informativo dialogato ha la funzione di fornire informazioni preliminari in modo che lo spettatore possa entrare nel racconto
il flashback informativo visivo strumento espressivo, consente di sintetizzare il carattere di una storia o di un personaggio in poche immagini.
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Il frashback rivelatore particolare tipo di flashback a cui si affida la funzione di rivelare un aspetto risolutivo della storia.
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Nel passaggio da una scena o da una sequenza alla successiva, si può usare lo stacco o altre figure di
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la dissolvenza al nero o dissolvenza in chiusura o fondu l'immagine si oscura gradualmente finché lo schermo rimane nero.
La dissolvenza in chiusura è seguita da una dissolvenza in apertura o assolvenza il quadro da nero va
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La dissolvenza incrociata è un procedimento che oggi si realizza in post-produzione digitale si ha quando all'inquadratura finale di una scena che va scomparendo si sovrappone gradatamente l'inquadratura iniziale della scena successiva.
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l'inquadratura seguente si apre con la nuova immagine che, da fuori fuoco, andrà progressivamente focalizzandosi fino a raggiungere la completa nitidezza.
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la tendina la nuova inquadratura entra lateralmente e si sostituisce alla precedente spingendola fuori campo
l'iride foro circolare che si apre o si chiude come un’iride intorno a una parte dell'immagine (tipico del cinema muto)
la sfocatura nella sua forma semplice presenta un'immagine che inizia fuori fuoco e va progressivamente focalizzandosi (può rendere la perdita di coscienza di un personaggio)
lo stacco su un'area scura dell'immagine la mdp con un movimento raggiunge una zona scura dell'immagine e chiude la scena, che verrà aperta da un movimento inverso
il cambiamento della luce naturale che illumina la scena può essere utilizzato per segnare il passaggio del tempo;
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dialoghi, si può prevedere che un personaggio ponga una domanda a cui l'interlocutore risponda
nella scena successiva, che si svolge in un ambiente o in un tempo diversi.
Un altro procedimento per cambiare tempo e spazio consiste nella ripetizione di una parola, pronunciata due volte: una volta a chiudere una scena e la successiva ad aprirne un'altra.
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Il fermo-fotogramma procedimento per cui, durante lo svolgimento di un'azione, d'un tratto il movimento si blocca in un'immagine fissa. Si tratta di una soluzione per concludere una scena o una sequenza.
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Due grandi invenzioni linguistiche, agendo sulla durata, manipolano il tempo filmico creando dimensioni temporali simultanee o a-sincrone il montaggio alternato e il montaggio parallelo.
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il montaggio parallelo o “sintagma parallelo” ravvicina e intreccia due o più motivi che alternativamente si ripetono, senza che questo ravvicinamento stabilisca alcun rapporto.
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La caratteristica del montaggio accelerato, consiste nell'abbrevazione progressiva delle
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Il montaggio metrico basato sulla diminuzione della lunghezza delle inquadrature prima di raggiungere il climax successivo. Il risultato è un crescendo di tensione che esplode nell'inquadratura finale.
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La fragilità esistenziale e percettiva induce lo spettatore ad interrogarsi riguardo l’identità delle opere stesse. L‘identità è un luogo di conflitto, che si autodetermina dal confronto con ciò che è altro da sé.
Questo cinema si propone di mettere in atto un dibattito sull’identità, così da pregiudicare, le possibilità di coinvolgimento emotivo dello spettatore.
Focus di questo cinema è una riflessione sull’ambiguità delle immagini stesse e della propria estetica.