Franco Basaglia fonda il MOVIMENTO DELL'ANTIPSICHIATRIA per dire di andare in un'altra direzione, rompe le sbarre e apre i manicomi. e il suo messaggio è talemente forte che nel 1968 in Italia viene APPOVATA LA 'LEGGE STRALCIO': si parla di RICOVERO VOLONTARIO nel manicomio e per la prima volta veniva NON trascritto il ricovero nel CASELLARIO GIUDIZIALE (è un documenti che sta negli uffici giudiziari di un paese e dice chi ha avuto una condanna o ha un processo in corso; prima della legge Stralcio il ricovero in manicomio equivaleva a un reato). 1978 (10 anni dopo) viene approvata in Italia la LEGGE BASAGLIA (Basaglia non era un parlamentare, la moglie lo diventò, egli morì di cancro al cervello, lui che aveva liberato i pazzi dal manicomio) che dice: I MANICOMI SI CHIUDONO, non servono a far guarire le persone, l'assistenza psichiatrica si fa sul territorio (USL, ASL). 1995 LEGGE FINANZIARIA: si sono chiesti come mai continuassero a pagare la luce, l'acqua, gli stipendi a psichiatri e infermieri, se i manicomi erano stati chiusi nel 1978, non c'erano più ricoverati ma gli ospiti erano rimasti lì--->>'entro un anno tutti i residui manicomiali devono essere dimessi' residui manicomiali=scrivanie, letti, donne e uomini che erano rimasti là dentro. Le sbarre erano state rotte dal 1968 ma si erano create amicizie, amori, tra i ricoverati che dunque stavano li, non sapevano dove andare. Nel 1978 si doveva chiudere ma nel '95 il manicomio era ancora aperto, perchè ci guadagnavano sopra, erano persone che avevano tutte la pensione di invalidità, c'era tutto un mercato parallelo che si era creato per la presenza dei manicomi e in un anno si doveva smantellare tutto
FAUSTO ROSSANO nel 1995 sarà l'ultimo a dirigere il manicomio di Napoli (Leonardo Bianchi fu il primo, il manicomio di Napoli prenderà il suo nome) e si trovò a dove collocare 1000 persone (senza carta d'identità). Rossano riesce a ottenere un uffizio speciale per la dismissione, direttamente sotto i direttori della ASL, e comincia ad attivare un MOVIMENTO NAZIONALE in cui si cerca di far capire che la dismissione non può essere un fatto amministrativo ma sanitario, ci vuole il tempo giusto, un anno è troppo poco, e il Ministro della Sanità dell'epoca, Rosy Bindi, comprese tale ragionamento. Bisognava 1.DARE L'IDENITA' a ciascuno a partire dalla carta di identità, e poi 2.DEPORTARLI: Rossano li porta in delle nuove strutture sul territorio ma loro erano abituati a stare insieme, così nel Leonardo Bianchi hanno pensato di recuperare tutte le palazzine e costruire un unico padiglione di 9.000 metri quadri dove metterci i ricoverati intitolato SCIUTI (importante psichiatra) e hanno costruito due torrette per i bagni, ma nessuno ci andava perchè troppo distanti. Nelle strutture i pazienti scelgono i colori, si mantiene l'unità di amicizia, sentimentale. Ma c'erano ricoverati che non erano da Napoli, Rossano cominciò a prendere le storie di tutti, uno ad uno (storia della donna che parlava solo sardo stretto)