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gli imperatori flavi - Coggle Diagram
gli imperatori flavi
l'anno dei quattro imperatori
Alla morte di Nerone l’impero cadde in preda all’anarchia.
Galba assunse il potere, ma i pretoriani lo assassinarono e acclamarono imperatore il loro candidato Otone.
Le legioni sul reno appoggiavano Aulo Vitellio e sconfisse Otone.
Le legioni d’Oriente acclamarono imperatore Flavio Vespasiano.
I due eserciti di scontrarono presso Cremona dove Vespasiano ebbe la meglio e Vitello fu ucciso
Vespasiano: da cavaliere a imperatore
Con Vespasiano iniziò la dinastia dei Flavi: per la prima volta divenne imperatore un esponente del ceto dei cavalieri.
Riportò ordine e pace nell’impero.
Estese a tutta la spagna il diritto di cittadinanza.
Vespasiano ottenne successi con i Germani.
La situazione era invece molto difficile in Galilea, dove la ribellione antiromana dei Giudei aveva assunto caratteri di una guerra popolare.
Tito, figlio dell’imperatore pose fine alla rivolta conquistando Gerusalemme e distruggendone il tempio.
Vespasiano morì nel 79 d.C.
il governo moderato di Tito
Tito si dimostrò moderato e prudente
Durante il suo regno venne conclusa la costruzione dell’anfiteatro Flavio cioè il colosseo.
Nel 79 d.C. una gigantesca eruzione del Vesuvio seppellì la città di Pompei ed Ercolano provocando migliaia di morti.
Nel 80 d.C. un incendio devastò gran parte di roma e lo stesso anno nella capitale si diffuse una pestilenza.
Tito morì nell’81 d.C. e a lui succedette suo fratello Domiziano
il dispotismo di Domiziano
Domiziano fu fautore di un potere assoluto.
Si assicurò il favore del popolo e aumentò il potere del consiglio del principe.
Domiziano operò confische ed espropri continui a danno della nobiltà.
Ottenne ottimi risultati sul piano militare e di politica estera e rafforzò i confini sul Reno.
Lungo il confine con i Germani fece costruire una linea di difesa costruita da forti accampamenti.
Ampliò i possedimenti romani in Britannia e riportò una sconfitta in Dacia.
Negli ultimi anni del regno le congiure contro l’imperatore si fecero sempre più frequenti, nel 96 d.C. una congiura ebbe successo e Domiziano morì pugnalato.
La sua memoria venne sottoposta alla pubblica esecrazione