A Sassello, un paese in provincia di Savona appartenente alla diocesi di Acqui (Piemonte), il 29 ottobre 1971 nasce Chiara Badano.
La piccola mostra subito un temperamento generoso, gioioso e vivace, ma anche un carattere franco e determinato. La mamma la educa attraverso le parabole del Vangelo ad amare Gesù, ad ascoltare la sua voce e a compiere tanti atti di amore.
Chiara prega volentieri a casa e a scuola ed è aperta alla grazia, sempre pronta ad aiutare i più deboli, si impegna a essere buona. Vorrebbe che tutti i bimbi del mondo siano felici come lei, in special modo ama i bambini dell’Africa e, a soli quattro anni dopo che viene a conoscenza della loro estrema povertà, afferma: «D’ora in poi penseremo noi a loro!».
A questo proposito, a cui mantiene fede, seguirà molto presto la decisione di divenire medico per poterli andare a curare.
Dai quaderni delle prime classi elementari traspare tutto il suo amore per la vita: è una bambina davvero felice. Nel giorno della prima Comunione, da lei tanto atteso, riceve in dono il libro dei Vangeli. Sarà per lei il «libro preferito».
Pochi anni dopo scriverà: «Non voglio e non posso rimanere analfabeta di un così straordinario messaggio». È socievole, ma riuscirà –sebbene molto vivace- a divenire “tutta ascolto”, mettendo “l’altro” sempre al primo posto.
Fisicamente bella, sarà da tutti ammirata. Intelligente e ricca di doti dimostra una precoce maturità. Molto sensibile e servizievole verso “gli ultimi”, li copre di attenzioni, rinunciando anche a momenti di svago, che ricupererà con spontaneità. In seguito ripeterà: «Io devo amare tutti, sempre e per prima», vedendo in loro il volto di Gesù.