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LA RIFORMA DEI GRACCHI - Coggle Diagram
LA RIFORMA DEI GRACCHI
si doveva trovare una soluzione allo strapotere della classe senatoria e l'aumento dei nullatenenti
Tiberio Sempronio Gracco
(tribuno della plebe) propose al concilio della plebe di rieleggere una
legge di Roma
: che i contadini potevano avere massimo 500 iugeri (125 ettari) di appezzamenti e 250 per ogni figlio maschio. il resto veniva dato ai nullatenenti (30 iugeri a testa).
non tutti i senatori erano d'accordo e questo causò molti scontri. Ma alla fine Tiberio riuscì a far approvare la sua proposta
nel 123 a.C. venne eletto tribuno della plebe
Gaio Sempronio Gracco
(fratello di Tiberio)
egli voleva
continuare la riforma del fratello a vantaggio dei ceti più poveri
per fare ciò cercò di portare dalla sua parte il popolo di Roma: ripropose la legge, favorì la distribuzione di grano e cereali a un prezzo ridotto.
e voleva
ridurre il potere della nobiltà senatoria.
voleva aumentare il potere degli equitas.
ma loro non si comportavano molto bene e per questo Gaio propose una
legge giudiziaria
che stabiliva che le commissioni incaricate di giudicare i governatori fossero composte da esponenti della classe degli equites.
divennero quindi una forza concorrente rispetto alla nobilitas.
Dopo queste riforme, Gaio ottenne il consenso del popolo e venne rieletto al tributo della plebe.
propose una legge elettorale
: che stabiliva che nelle elezioni e nell'approvazione delle leggi, votava una centuria estratta a sorte. (questo sempre contro la nobiltà)
propose di concedere la cittadinanza agli alleati italici
non tutti erano d'accordo e per questo si riaccesero gli scontri tra le diverse parti
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