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Divisionismo italiano :, Pittura, origini, luce, ispirazione, inquadratura…

- - - - raffigura un gruppo di braccianti che marcia in segno di protesta in una piazza, presumibilmente quella Malaspina di Volpedo.
        
        La quinta costituita dal resto dei manifestanti si dispone sul piano frontale
        
        rivolgono lo sguardo in più direzioni, suggerendo di avere il pieno controllo della situazione.
        
        Tutti i contadini compiono gesti molto naturali
        
        reggono bambini in braccio
        
        appoggiano la mano sugli occhi per ripararli dal sole
        
        guardano diritti davanti a loro.
        
        In primo piano, davanti alla folla in protesta, sono definiti tre soggetti, due uomini e una donna con un bambino in braccio.
        
        Al centro procede quello che probabilmente è il protagonista della scena, un uomo sui 35, fiero, intelligente e lavoratore che, con una mano nella cintola dei pantaloni e l'altra che regge la giacca appoggiata sulla spalla, procede con disinvoltura, forte della compattezza del corteo.
        
        Alla sinistra del vi è un altro uomo che avanza muto, pensoso, con la giacca fatta cadere sulla spalla sinistra.
        
        Sulla destra del protagonista c'è una donna, che Pellizza plasmò sulle fattezze della moglie Teresa, è a piedi nudi, e invita con un eloquente gesto i manifestanti a seguirla.
        
        La sensazione di movimento trova espressione nelle numerose pieghe della sua veste.
        
        Le figure dei contadini sono disposte orizzontalmente, secondo i dettami della composizione paratattica.
        
        Soluzione compositiva che da un lato ricorda il classicismo del fregio e dall'altro evoca brutalmente una situazione molto realistica come una manifestazione di strada.
        
        Fusione armoniosa tra i valori riferiti all'antica civiltà classica e la moderna consapevolezza dei propri diritti civili.
        
        Sulla tela si affacciano i volti di numerosi amici di Pellizza, spesso anche loro nativi di Volpedo.
    - - spazio quasi totalmente occupato dai soggetti umani, posti in un luogo piano con prospettiva frontale leggermente rialzato.
      - lo sfondo è piano, togliendo profondità, data invece dalla folla e dal ponte sotto cui passa
    - - Gli aveva dedicato dieci anni di studi e fatiche.
      - Venne portato a termine nel 1901
    - - Grande dinamismo e plasticità tradotti nella modulazione delle immagini
        
        Gamma di cromie calde, tendenti all'ocra-rosato, disposte con pennellate fatte di lineette e puntini
    - - dipinto olio su tela di 293×545 cm
    - - L'opera, esposta nel 1902 alla Quadriennale di Torino, non ottenne il riconoscimento sperato, anzi scatenò polemiche e sconcerto presso molti dei suoi amici.
      - Oggi è esposto al Museo del Novecento a Milano
- - - - ci resta fino al 1873
        
        poi va a vivere con il fratellastro Napoleone a Borgo Valsugana
        
        laboratorio di fotografia del fratello : primo contatto artistico
      - ristrettezze economiche
    - - vive in Brianza e dipinge a stretto contatto con la natura
        
        Nel 1894 Segantini si sposta a Maloggia, in Engadina, con lo scopo di dedicarsi alla meditazione personale e di approfondire il proprio sentimento mistico
        
        Nel 1886 Giovanni Segantini (artista affermato) decide di andare via dall'Italia per spostarsi nel cantone Grigioni, a Savognin.
      - 1778/79 frequenta corsi di pittura all'accademia di brera
        
        conosce emilio longoni
      - Nel 1883 Giovanni Segantini vince la medaglia d'oro all'esposizione internazionale di Amsterdam grazie ad "Ave Maria a trasbordo"
    - - affidato alla sorellastra si trasferisce a Milano
    - - non nasce italiano bensì austriaco (trentino era austriaco)
  - - - accomunate nel ruolo di madri(tema maternità)
      - ricorda la natività
        
        scena notturna in una stalla
    - - atmosfera cromatica calda e dorata
      - Il chiaroscuro / accostamento di toni chiari e più scuri crea volumi che si integrano con l’ambiente circostante.
        
        maggiori possibilità espressive (illuminazione debole e centrale in ambiente interno)
    - - soggetti naturali e della realtà contadina
      - aspetto simbolista dell'immagine
    - - opera esposta alla triennale di Brera nel 1891
      - Una seconda versione del dipinto fu ambientata all’interno di un paesaggio della Brianza. Raffigura una donna, che cammina verso sinistra con il piccolo figlio in braccio.
  - - - stabilisce un contatto con il realista Millet
    - - si tiene distante dalla città
      - denuncia sociale
    - - la sua pittura si fa fortemente simbolica
- - - - pittura lenta e studiata
      - teoria del contrasto simultaneo
      - teoria della scomposizione del colore
- - - - piccoli puntini di colori primari accostati a "mosaico"
    - - superamento del concetto di "luce intera"