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La crisi Europea dopo La grande guerra - Coggle Diagram
La crisi Europea dopo La grande guerra
La Prima Guerra mondiale produsse grandi cambiamenti nella società e nei rapporti tra le classi sociali
Nel dopoguerra la borghesia imprenditoriale assunse un potere enorme.
Dopo aver comunicato profitti colossali nel periodo bellico, grazie alle forniture per l'esercito, poteva adesso contare su ulteriori guadagni in vita della costruzione materiale ed è economica dei paesi segnati dal conflitto
Terminata l'economia di guerra, affidata alla gestione dello stato per la produzione di armi e mezzi bellici, era infatti Giusto il momento di partire la produzione industriale a beni di consumo
La maggior parte della popolazione era ancora costituita da operai e contadini, già poveri e ulteriormente impoveriti dalla guerra e dall'inflazione
Al termine del conflitto i prezzi dei prodotti erano aumentati, mentre i salari erano rimasti invariati.
Numerose fabbriche chiusero e licenziarono gli operai. Molti operai iniziavano perciò a vedere nella rivoluzione Russa un modello da imitare è, tra la fine del 1918 è il 1920, in diversi paesi si verificarono scioperi, proteste e occupazioni di fabbriche: si tratta del cosiddetto biennio rosso
L'economia dei paesi sconfitti era poi gravata dai debiti di guerra, che la soffocava n'ho pesantemente.
Furono queste condizioni sociali, economiche e politiche a favorire la nascita di regimi autoritari in gran parte dell'Europa
Le difficoltà del dopoguerra e la paura dell'espansione del comunismo sovietico spinsero le classi dominanti ad appoggiare governi antidemocratici, che spesso sfociarono in vere e proprie dittature
L'impero Ottomano uscì sconfitto dalla prima guerra mondiale e nel dopoguerra si trovò ad affrontare grandi difficoltà
Il governo e il sultano Maometto IV apparivano incapaci di opporsi al controllo straniero punto di questa situazione di debolezza approfitto Mustafa, capo del movimento nazionalista dei giovani turchi
Kemal costituì un esercito e scatenò una guerra civile contro l'ingerenza degli stranieri negli affari turchi contro i curdi e gli armeni
La guerra si concluse nel 1922 con il riconoscimento del nuovo stato è l'istituzione di un parlamento che abolì il sultano e trasformò il paese in una repubblica
Francia e Gran Bretagna, uscite vincitrici dal conflitto mondiale, avevano sistemi politici democratici stabili e consolidati
In Francia si alternarono al governo coalizioni di partiti moderati e conservatori e altre composte da partiti di sinistra
Tra il 1926 e il 1929, fu raggiunta una certa stabilità politica con la creazione di un nuovo governo di Unione nazionale
In Gran Bretagna la scena politica fu dominata per tutti gli anni venti dei conservatori
Si riacutizza inoltre la questione irlandese. L'Irlanda reclamava l'indipendenza dell'Inghilterra anglicana
Dopo alcune rivolte soffocate nel sangue degli inglesi, nel 1919 il partito irlandese del Sinn Féin proclamò l'indipendenza dell'isola e cerco un parlamento nazionale
Scoppio allora una guerra civile che si concluse, nel 1921, con la divisione del paese in due parti: le nuove conte settentrionali che continuarono ad appartenere al Regno Unito, mentre alle Conte meridionali fu riconosciuta l'indipendenza però dichiarata ufficialmente solo nel 1949 con la creazione della Repubblica d'irlanda