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3-UTILITA' DELLA CLASSIFICAZIONE E INCIDENZA VS PREVALENZA
Manuale necessario che facilita la comunicazione tra gli esperti del settore (se mi parlano di depressione so a cosa fa riferimento anche se l'obiettivo non attribuire etichette ai soggetti, le patologie cambiano soggettivamente--> non è possibile trovare uno schizofrenico = ad un altro)
DSM:
Le classi sono definite sulla base di un consenso di esperti e su dati empirici
E’ possibile replicare studi su soggetti che hanno caratteristiche simili sulla base di definizioni comunemente condivise
Serve a fare predizioni e favorire i processi decisionali (diagnosi)
L’assegnazione di un paziente a una categoria diagnostica permette di sintetizzare le informazioni che lo riguardano.
Utile per definire meglio i concetti e favorire il confronto teorico
INCIDENZA
In sostanza, mi permette di fare un filmato delle persone che hanno un certo comportamento in un arco di tempo
Misura la proporzione di "nuovi eventi" che si verificano in una popolazione in un dato lasso di tempo.
Anche in questo caso, per "evento" si può intendere la comparsa di un qualsiasi carattere. Tuttavia, quasi sempre l'incidenza si utilizza per misurare la comparsa di nuovi casi di malattia.
Per questo motivo, possiamo dire che l'incidenza rappresenta la proporzione di individui che vengono colpiti dalla malattia in un determinato periodo di tempo.
L'incidenza, è bene sottolinearlo, misura il numero di nuovi casi nel periodo di tempo e individua il rischio (cioè la probabilità) che ha un animale di contrarre la malattia in quel periodo di tempo.
Può essere vista come un modo per misurare la velocità di transizione dallo stato di salute (assenza di malattia) allo stato di malattia in una popolazione. Rappresenta la variazione di una quantità (i nuovi ammalati) rispetto alla variazione di un'altra quantità (il tempo); essa quindi è una misura dinamica e costituisce un vero «tasso».
=NUOVI IN UN ARCO DI TEMPO
PREVALENZA
Misura la proporzione di "eventi" presenti in una popolazione in un dato momento; per «evento» si intende un qualsiasi carattere ricercato; ad esempio: infezione, presenza di anticorpi, stato di gravidanza ecc…
Molto spesso l'evento che si ricerca è rappresentato dalla malattia o dall'infezione, e pertanto possiamo dire che la prevalenza misura la proporzione di individui di una popolazione che, in un dato momento, presentano la malattia.
Poiché il fattore «tempo» - a rigore - non è importante nel calcolo della prevalenza, questa misura è di tipo statico e quindi non è un «tasso»; si tratta invece di una «proporzione» (che assume un valore compreso fra 0 e
1).
In sostanza viene fatta una "foto" della situazione attuale di un dato fenomeno in un determinato momento
=TUTTI (IN UN ISTANTE)