Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
LA CRISI EUROPEA DOPO LA GRANDE GUERRA - Coggle Diagram
LA CRISI EUROPEA DOPO LA GRANDE GUERRA
Queste condizioni sociali, politiche ed economiche favorirono la nascita di regimi autoritari che alcune volte divennero dittature, in diversi Paesi europei, che erano stati sconfitti o che sono rimasti neutrali in guerra.
La guerra provocò grandi cambiamenti nella società e nei rapporti tra le classi sociali e la borghesia imprenditoriale aveva assunto un potere enorme.
Alla fine della guerra bisognava convertire la produzione industriale.
La popolazione era composta da operai e contadini, che si impoverirono a causa della guerra e dell'inflazione.
Molte fabbriche chiusero e licenziarono gli operai. Essi credevano che bisognava imitare il modello della Rivoluzione Russa.
Perciò tra la fine del 1918 e il 1920 in molti Stati avvennero delle rivolte.
Andarono in crisi la classe operaia, contadina e borghese. Inoltre ci fu una crisi economica dei Paesi sconfitti a causa dei debiti di guerra.
Anche la Francia e la Gran Bretagna attraversarono periodi di tensione e di crisi politiche.
Francia
Tra il 1926 e il 1929 si raggiunse la stabilità politica con la creazione di un governo di centro-destra.
Gran Bretagna
Si riaccese la questione irlandese
Nel 1919 scoppiò la guerra civile che terminò nel 1921 con la divisione del Paese in due parti:
L'Ulster continuò ad appartenere al Regno Unito.
Le contee meridionali ebbero l'indipendenza e nel 1949 si unirono e diventarono la Repubblica d'Irlanda.
La Turchia nel dopoguerra era sotto il controllo straniero. Il governo e il sultano non riuscivano ad opporsi.
Di ciò approfittò Mustafa Kemal che organizzò un esercito e scatenò una guerra civile.
La guerra terminò nel 1922 con il riconoscimento della Turchia e l'istituzione del Parlamento che proclamò la Repubblica.
Il Paese divenne uno stato laico.